Saronno, aumento da 1,5 milioni di euro dell’addizionale Irpef: ecco chi pagherà di più e quanto dovrà versare
SARONNO – E’ stato l’assessore al Bilancio Mimmo D’Amato con il sindaco Augusto Airoldi a fare il punto dell'”armonizzazione delle imposte locali” che proposta dalla Giunta che dovrà essere approvata e deliberata dalla maggioranza nel prossimo consiglio comunale, in programma martedì 20 e mercoledì 21.
LA MOTIVAZIONE
Spiegando la motivazione dell’aumento D’Amato ha parlato di una città solidale che si occupa di fornire servizi a chi vive una situazione difficile e il sindaco Augusto Airoldi ha rimarcato come ci siano ancora “le richieste delle fasce più fragili della popolazione che sono aumentate durante la pandemia e che malgrado la riduzione dei contagli non sono calate mentre si sono ridotti i contributi statali per fronteggiali”. E dopo il rimando all’articolo 53 della Costituzione, ossia al criterio della progressività delle imposte, è tornato al suo programma elettorale: “La Saronno amica che vogliamo non è una città del “Mulino bianco” ma è una città che si fa carico dei problemi della comunità”.
ESENZIONE FINO AI 15 MILA EURO
La Giunta ha proposto di esentare dall’addizionale Irpef tutti coloro che hanno un reddito complessivo annuo imponibile non superiore a 15.000. In sostanza considerando i 28 mila contribuenti saronnesi sono 9.580 persone che non verseranno nulla.
La delibera precisa che, se il reddito imponibile, determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, supera la soglia di esenzione di cui sopra, l’addizionale Irpef è dovuta sull’intero reddito complessivo ed è determinata con i criteri di progressività per scaglioni, applicando le aliquote progressive.
FASCIA 15 – 28 MILA EURO. “AUMENTO? UN CAFFE’ AL MESE”
Aumento di “un caffè al mese” per la fascia da 15.001 a 28.000 euro. Lo spiega D’Amato che chiarisce che per i saronnesi in questo scaglione (9.290 contribuenti), passerebbero dall’attuale aliquota del 0.43% a 0.50%, che corrisponderebbe nei fatti ad un incremento individuale di circa 1,20 euro al mese ossia 14,4 euro all’anno.
FASCIA 28 – 50 MILA EURO. “5,4 EURO AL MESE”
Per i 6.600 contribuenti saronnesi della fascia dai 28.001 a 50.000 euro l’aliquota passerà dal 0.48 % al 0.65%. Secondo i calcoli dell’assessore l’incremento effettivo mensile sarebbe di 4.50 euro ossia 54 euro all’anno.
FASCIA OLTRE 50 MILA EURO. “15,4 EURO AL MESE”
Per quanto riguarda i saronnesi dell’ultima fascia ossia quelli con un reddito oltre 50.001 si passerà da un aliquota a 0.61% a 0.80%. In sostanza per questi 3.200 contribuenti l’incremento sarà di 15,4 euro al mese ossia 184,8 euro all’anno. D’Amato ha ricordato come questa sia l’ultima fascia presente a Saronno per effetto della modifica agli scaglioni più alti apportata l’anno scorso dall’Amministrazione “per chi supera questa quota di reddito non è un problema contribuire in modo solidale alle esigenze della comunità”.
“Complessivamente con questo provvedimento – ha concluso D’Amato – otterremo 1,5 milioni di euro che per l’80% saranno utilizzati per fianziare servizi, a partire da quelli per i servizi sociali, per sostenere l’intera città.
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