Valorizzazione del territorio saronnese: le domande e lo stimolo alla riflessione di Gian Paolo Terrone
22 Ottobre 2023
SARONNO – Una serie di domanda, una proposta, uno spunto a riflettere per Saronno arriva da Gian Paolo Terrone mailartist, ambasciatore della Repubblica du Uzupis e ideatore di tante proposte cittadine.
Essendo un tema a me molto caro e affrontato più volte nel corso degli ultimi anni avrei piacere di essere nuovamente e semplicemente uno stimolatore di neuroni. Propongo alcune domande affinché ciascuno dei lettori dia a sé stesso (non certo a me); un modo per contribuire a ragionare senza pregiudizi, senza opportunismi di parte; ciascuno responsabilmente con sé stesso. Non offro le mie personali soluzioni, ma credo possano essere considerate costruttive. Io ho piena consapevolezza dei miei limiti personali a differenza delle certezze assolute con cui in molti entrano nel merito delle migliori strategie e soluzioni da applicare in capo alla comunità per la valorizzazione del nostro territorio.
Sul tema dell’attrattività la primissima serie di domande che mi sono posto e che giro anche a voi tutti sono:
1 Siamo a veramente a conoscenza delle dinamiche e motivazioni che spingono le persone ad andare a visitare un certo luogo piuttosto di un altro?
2 Con statistiche e dati ufficiali alla mano siamo a conoscenza di cosa vanno cercando gitanti e viaggiatori quando vanno a visitare le località? Non quello che ciascuno cerca per sé stesso, ma cosa cercano le masse che si muovono perché incuriosite?
3 Non è forse opportuno ragionare con oggettività e non a sensazioni personali o peggio a nostro gusto o interesse personale o degli amici?
4 Quando si deve scegliere cosa andare a proporre a terze persone deve prevalere il nostro gusto personale oppure devono prevalere le Statistiche che indicano gli interessi di terzi che si muoveranno?
5 È molto noto che le masse ricercano e prediligono le unicità e le località fortemente emozionali per i cinque sensi. Sotto questa luce, forse il nostro bellissimo elenco di attrazioni locali si riduce molto proprio per la mancanza di questi due elementi fondamentali, qualche pezzo di ciò che riteniamo attrattivo forse agli occhi dei visitatori potrebbe non esserlo, o no? –
Una seconda serie di domande da porsi e risposte da darsi, ancor prima di arrivare a formulare delle proposte/soluzioni, sarebbero queste:
6 Cosa pensiamo, noi saronnesi, di avere come vere attrattività da proporre al mondo che possa interessare a mondo? E qui ciascuno farà i suoi personalissimi lunghi elenchi, immagino. Bene: Chiese, Musei, Monumenti, Teatri, Bar, Negozi, Sport e via dicendo. Ottimo potrebbe sembrare; vero?
7 Ma queste offerte attrattive attraggono veramente, incuriosiscono, riescono a stimolare un interesse reale tale da intraprendere un viaggio per una visita mirata fino a Saronno? … in grandi numeri?
8 Tutto quello che a tutt’oggi si è promosso e si promuove abitualmente come iniziativa attrattiva risponde a quali bisogni reali? Ai bisogni della politica, ai bisogni dei commercianti, ai bisogni veri della Città/Comunità di Cittadini oppure rispondono alle vere esigenze/aspettative della enorme massa del mondo turistico sia vacanziero sia festivo/domenicale e gitaiolo/vitaiolo che ogni anno si muove in tutt’Italia? Morale: ma chi si vuole attrarre nelle strade di Saronno: i saronnesi (potenziali elettori) oppure i forestieri?
9 Siamo veramente certi di voler che le soluzioni al tema siano quelle di soddisfare le aspettative dei forestieri in visita e non i nostri opportunismi locali dei tanti orticelli? Dobbiamo quindi chiarirci le idee tra di noi, si deve stabilire chi si vuole attrarre per e su queste bellissime attrazioni locali del nostro bellissimo elenco. Ci sarebbe da notare anche il fatto che, sino ad oggi, tutti si sono mossi e tutti si muovono ancora con iniziative scoordinate tra loro, prive di ogni logica sinergica, senza un coinvolgimento collettivo della comunità. L’individualismo regna sovrano in città. Almeno questi errori sono da evitare in futuro ecco che si può anche pensare di creare un ufficio di promozione e coordinamento locale omnicomprensivo di iniziative ed eventi di tutti sostenuto economicamente dall’Amministrazione diminuendo/girando parte dei fondi dell’Ufficio Cultura; così da sgravarlo da incombenze organizzative.
10 Allora chi mettiamo a coordinare l’attrattività e la valorizzazione? Come ben si può vedere i livelli che si possono e si devono prendere in esame sono vari e specifici.
Nella terza serie di domande a cui dare risposte ci sarebbero queste: Subito dopo aver stabilito se preferiamo avere una Città piena di saronnesi pantofolai che scendono per strada solo per far fare i bisognini ai loro amici pelosetti oppure se si desidera piena di allegri e spensierati forestieri spendaccioni che durante la/le giornata/e di frequentazione delle vie saronnesi frequenteranno bar, ristoranti, gelaterie, negozi e quant’altro (esattamente come facciamo noi saronnesi quando ci troviamo ad essere turisti o visitatori di altri luoghi; né più né meno) ecco che a questo punto dobbiamo creare delle vere strategie di promozione.
11 Qui (personalmente) vedo nascere il vero problema. A chi si deve affidare il comando, le strategie e il coordinamento? Sappiamo che la politica partitica regola la vita cittadina, sappiamo che la comunità è ricca di molte
12 Chi sarà il miglior soggetto che coordinerà? Quali caratteristiche dovrà avere? A quale bandiera di parte dovrà appartenere? Dovrà essere una figura notoriamente schierata o dovrà essere e apèparire libera da legami oltre che figura percepita come superpartes? Questa scelta è fondamentale. Forse può essere una tra le tante transitorie Amministrazioni comunali oppure le categorie delle associazioni sindacali produttive e quelle del commercio? Forse un mix di tutti questi? Chi può garantire alla comunità tutti i requisiti di terzietà da pressioni partitiche? Credo che tutti dovremmo ricordarci i fatti storici e storicizzati da tempo: una formazione politica fa e la successiva abroga; fino ad oggi le logiche sono state queste. Mettere in accordo la trasversalità politica più ampia è la regola guida auspicabile che potrebbe assicurare lunga vita ad una vera valorizzazione del territorio. Togliendo la possibilità ad una sola parte di autocelebrarsi appuntandosi al petto delle medaglie di valore e solo dando la possibilità alle fazioni opposte di porsi al petto contemporaneamente pure loro le stesse medaglie si assicurerebbe una lunga vita ad un progetto di così alta portata finalizzato al più autentico concetto di bene collettivo.
13 Una cartina turistica/guida cartacea con i luoghi d’interesse, può essere utile, ma non è indispensabile nel 2023, anzi al giorno d’oggi è quasi inutile. Dell’utilizzo di totem sparsi qua e là abbiamo già avuto prova della loro inefficacia: solo dopo pochi mesi erano senza aggiornamenti e deturpati da vandali. Nessun turista oggi gira/visita senza una app interattiva o con un motore di ricerca a portata di mano, o no? Nel caso in cui la scelta cadrebbe sul cartaceo si dovrebbe tenere conto della quantità dei pezzi da produrre, visto che il grosso del materiale dovrebbe essere significativamente inviato/distribuito capillarmente almeno nelle provincie di tutta la Regione, minimo; sarebbe un costo veramente notevole nel rapporto spese/benefici, vero? Solo una piccola parte di cartaceo potrebbe restare in Saronno, con la quantità odierna di visitatori reali sarebbe più che sufficiente. Vedo questa strada dispendiosa e poco efficiente. Idem per quanto riguarda i manifesti sui tabelloni … più che in Città sono da affiggere capillarmente come prassi almeno in una quindicina di Comuni limitrofi e quelli serviti dalla ferrovia e dall’autostrada. Tutta la comunicazione andrebbe fatta capillarmente nell’ampio territorio citato.
Gianpaolo Terrone
Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche la newsletter: clicca qui per info e iscrizione
Lascia un commento
Commenti
Troppe domande inutili.
Ottime riflessioni, purtroppo sono pochi coloro che hanno una mente aperta e libera da vincoli da poter ragionare in questi termini