Controllo di vicinato, in Prefettura per la firma del protocollo d’intesa che coinvolge 50 comuni (c’è anche Saronno)
31 Ottobre 2023

SARONNO – Con una nota diffusa ieri sera la Prefettura di Varese ha annunciato come giovedì 26 ottobre, alle 9.30, nella sala del consiglio provinciale di Villa Recalcati si sia proceduto alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa Progetto “Controllo del Vicinato” tra il Prefetto di Varese e 50 Sindaci dei Comuni della provincia. Tra questi anche il comune di Saronno come annunciato dal sindaco Augusto Airoldi la scorsa primavera durante l’incontro del progetto “Partecipiamo” organizzato al quartiere Matteotti.
Al suddetto protocollo aderiranno a breve anche altri Sindaci che hanno manifestato interesse per il progetto.
Predisposto dalla Prefettura di Varese, concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ed approvato dal Ministero dell’Interno, il Protocollo d’Intesa opererà per il secondo triennio – dopo la prima esperienza che ha avuto inizio nel 2019 – in un contesto nel quale la sicurezza è sempre più percepita dai cittadini come un diritto primario e componente indispensabile della qualità della vita.
“A fronte dell’incrementato livello della sensibilità sul tema e della partecipazione civica, permane l’esigenza di confermare l’impostazione di un sistema integrato di sicurezza orientato verso un modello di collaborazione tra le Forze dell’Ordine, le Polizie Locali e la società civile, ciascuno nell’ambito dei rispettivi ruoli e competenze”
Il protocollo di cui si tratta stabilisce in particolare quanto segue:
- Le Amministrazioni Comunali, con il coinvolgimento delle Polizie Locali, si impegnano a promuovere l’attuazione del progetto, favorendo la costituzione di una rete, con l’individuazione di uno o più coordinatori tra i cittadini delle aree interessate.
- I cittadini che intenderanno partecipare al “Controllo del vicinato” si costituiranno liberamente in “Gruppi di Controllo del vicinato” e comunicheranno tale costituzione alla Polizia Locale, unitamente ai nominativi dei componenti e del loro referente.
- I cittadini, in un’ottica di sicurezza partecipata, potranno svolgere un’attività di mera osservazione, segnalando, attraverso i propri coordinatori, alle Polizie Locali situazioni ed eventi attinenti la sicurezza urbana e il degrado sociale, tramite rete mobile o con l’impiego degli strumenti informatici in possesso, astenendosi in ogni caso dall’assumere comportamenti incauti o imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se medesimi o per altri.
- L’attività di segnalazione dei cittadini che necessiti del pronto intervento delle Forze di Polizia, a qualsiasi titolo, ovvero che riguardi altre situazioni che facciano presumere, anche solo potenzialmente, l’esistenza di un pericolo attuale per l’ordine e la sicurezza pubblica o la possibile flagranza della commissione di un reato, dovrà essere comunicata alle Forze di Polizia chiamando direttamente, e senza la necessità di alcun vaglio preventivo, il numero dell’emergenza 112 NUE.
- E’ fatto divieto, comunque, di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o denominazioni riconducibili, anche indirettamente, ai Corpi di Polizia statali e locali, alle Forze Armate o ad altri Corpi dello Stato, ovvero che contengano riferimenti a partiti, movimenti politici e sindacali, nonché sponsorizzazioni private.
- E’ esclusa qualsiasi iniziativa personale, ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio.
I Comuni si impegnano:
- a stimolare il dibattito e la partecipazione dei cittadini intorno ai problemi delle rispettive aree di residenza sui temi della sicurezza e della legalità, anche con il coinvolgimento delle Forze di Polizia, che potranno fornire suggerimenti e indicazioni operative sulle modalità di comportamento, di autodifesa, nonché sull’attivazione di adeguate misure di difesa passiva;
- a predisporre un’adeguata cartellonistica conforme a quanto previsto dal Codice della Strada indicante l’attivazione, sul territorio, del progetto di “controllo di vicinato”;
- a partecipare al progetto tramite la Polizia Locale, raccogliendo le comunicazioni relative all’intenzione di costituire i “Gruppi di Controllo di vicinato” con indicazione dei componenti e dei relativi referenti.
- a sensibilizzare i cittadini interessati all’attuazione del progetto “Controllo del Vicinato” affinché provvedano a segnalare ogni informazione di interesse alle Forze di Polizia ovvero alle Polizia Locali;
- a promuovere una cultura della sicurezza passiva (es. bandi o serate informative per incoraggiare l’installazione di sistemi di allarme, serramenti antiscasso, come difendersi dalle truffe, ecc) nonché la possibilità del collegamento dei sistemi di allarme con il 112 N.U.E.;
- a monitorare la corretta esecuzione del progetto “Controllo del Vicinato” attraverso periodici incontri con gli aderenti.
La Prefettura di Varese si impegna a:
- organizzare, con il coinvolgimento delle Forze di Polizia e delle Polizie Locali, d’intesa con i Sindaci, appositi incontri di informazione e formazione attinenti l’attività del “Controllo del Vicinato”, anche con il coinvolgimento delle Associazioni del territorio che promuovono il suddetto progetto;
- convocare apposite Riunioni di Coordinamento delle Forze di Polizia, con la partecipazione dei Sindaci interessati, al fine di monitorare periodicamente lo stato di attuazione del progetto e valutare l’adozione di eventuali modifiche.
Ieri, il prefetto ha inviato una circolare ai sindaci che non sono potuti intervenire all’incontro informandoli che potranno sottoscrivere il protocollo entro i prossimi 15 giorni; con l’occasione ha sottolineato che nella predetta riunione è emerso anche il valore altamente sociale di questo strumento, attesi i notevoli risultati positivi raggiunti anche in termini di maggiore conoscenza, solidarietà e collaborazione reciproca tra cittadini, “facendo gruppo” e “rafforzando i legami tra vicini”, in contesti purtroppo sempre più caratterizzati dall’individualismo e dal “ritiro dal sociale”.
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