9 dic – La Intertype della tipografia dell’Istituto Padre Monti
Nel 1888 padre Luigi Maria Monti, saronnese di adozione, fondò l’Istituto dell’Immacolata Concezione con l’obiettivo di accogliere i ragazzi più bisognosi e gli orfani, per istruirli e avviarli al mondo del lavoro. Nacquero prima una legatoria per libri e subito dopo una tipografia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la tipografia si fuse con quella del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), già rilevata dai religiosi di padre Monti nel 1905, che divenne la tipografia della Curia Arcivescovile e dell’Università Cattolica di Milano. Padre Monti, morto nel 1900, fu beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 2003.
La macchina Intertype modello C4 esposta al Mils fu fra quelle utilizzate dalla tipografia dell’Istituto Padre Monti di Saronno. Fu costruita da un’azienda americana sulla falsariga della Linotype quando i suoi brevetti erano scaduti (1913). La macchina era una «compo-fonditrice» in lega di piombo di testo tipografico a linee intere. Era composta da tre sottoassiemi: il sistema di composizione, quello di fusione e quello di scomposizione. Aveva una tastiera, il contenitore delle matrici di lettere e simboli, un sistema di composizione, un crogiuolo oltre agli organi di distribuzione. Le matrici a forma di prisma erano in ottone con una lettera o un simbolo incisi a incavo su uno dei lati lunghi.
Sulla tastiera ciascun tasto, mediante una leva, era collegato a una matrice situata nell’apposito contenitore: quando si batteva un tasto, la corrispondente matrice scendeva attraverso una guida e veniva portata, mediante un nastro trasportatore, al sistema di composizione (“compositoio”). Una volta completata, la linea del testo veniva portata mediante un carrello alla «forma», che dall’altro lato era chiusa dalla bocca del crogiuolo contenente una lega di piombo fuso. Con il getto di piombo fuso si otteneva una corrispondente riga di testo in rilievo e un altro meccanismo permetteva poi la scomposizione della riga e il riposizionamento delle matrici dopo l’uso.
Sempre al Mils sono esposte altre apparecchiature usate dalla tipografia dell’Istituto Padre Monti; fra queste ricordiamo una macchina da stampa per volantini formato A3 (della «pedalina»), una macchina per la stampa di manifesti 50×70 cm e una grande apparecchiatura di costruzione tedesca per l’ingrandimento e la riduzione d’immagini fotografiche.
Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6.
I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.
Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni
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