Saronno, Gratteri: “Dagli studenti di Saronno domande intelligenti e non banali. Serviranno loro per crescere e imparare”
SARONNO – “Sono un uomo molto libero, sapete perché? Perché mi sono costruito una vita per potermi permettere il lusso di dire quello che penso. Questa è libertà, dire il proprio pensiero senza preoccuparsi di danneggiarsi la carriera. Per fare questo sono necessari tanti sacrifici e rinunce, ma la libertà non ha prezzo”.
E’ una delle tante risposte schiette e pragmatiche che oggi pomeriggio, giovedì 18 aprile, Nicola Gratteri ha dato ai 300 studenti delle scuole saronnesi riuniti al cinema Silvio Pellico nell’incontro organizzato con passione e dedizione dall’itc Zappa.
L’incontro col Procuratore Nicola Gratteri è stato fortemente voluto dal Dirigente scolastico dell’Itc Zappa, Angelica de Angelis, e dal suo staff, tra cui i referenti di educazione civica e della legalità, M. Giuliana Santo, Marco Maggiore, Teresa Defina e Giuliana Leocata e grazie alla collaborazione del personale ATA. Lo stesso è stato patrocinato dal Comune di Saronno e sostenuto dall’ Associazione A. Castelli e P. Impastato di Milano.
Davanti ad un parterre di autorità civili e militari a partire dal prefetto Salvatore Pasquariello al sindaco Augusto Airoldi il magistrato ha risposto con la consueta franchezza agli studenti tra cui quelli del presidio di legalità del liceo Legnani, Grassi e Itc Zappa con Antonio Nicaso saggista ed esperto di ‘ndrangheta e autore con Gratteri del libro “Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘Ndrangheta”.
Le domande hanno spaziato dal caso Palamara alla legalizzazione delle droghe leggere, dai test attitudinali ai magistrati alla vita sotto scorta. Gratteri ha parlato con schiettezza al mondo della scuola del problema della droga: “Faccio un invito ai dirigenti scolastici e ai docenti portate i vostri ragazzi nei centri di tossicodipendenza. Un pomeriggio fateli parlare due ore con i tossici, fategli chiedere perché e come hanno iniziato. Sarà la migliore lezione della loro vita e non la dimenticheranno mai”.
E’ il rispetto delle regole uno dei punti su cui Gratteri torna più spesso rimarcando l’importanza nelle fasi d’indagine “per tutti magistrati e forze dell’ordine. Ho sempre avuto ottime squadre ma il rispetto delle regole e la deontologia sono gli aspetti secondo me più importanti da cui bisogna sempre partire. Non si deve tralasciare nulla”. Niente mezze parole anche sui problemi della magistratura: “La maggior parte dei magistrati sono persone che lavorano molto e bene. Dovrebbero però scendere dal piedistallo per parlare con la gente comune e con un linguaggio semplice per poter essere capiti da tutti”.
Prima del trasferimento a Legnano un firma copie con studenti e docenti. La chiacchierata saronnese ha colpito Gratteri: “Sono state domande belle, intelligenti e non banali. Gli studenti non lo sono mai. Fanno domande che servono a crescere e ragionare. Per me questi sono importanti per togliere tutti i dubbi sul fronte dell’importanza di libertà e legalità”.
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Commenti
Grazie al giudice Gratteri. Si, il rispetto delle regole e’ a salvaguardia della civilta’.