Brexit, Airoldi: “Ue più povera, meno influente ma potenzialmente più disponibile all’integrazione”
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SARONNO – Pubblichiamo l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi in merito alla Brexit.
Il Regno Unito se ne è andato. Anche se, per ora, più formalmente che sostanzialmente: ci aspettano 11 mesi per raggiungere i necessari accordi commerciali con l’UE, ma difficilmente basteranno.
Da oggi l’Unione è più povera, almeno finanziariamente: nel bilancio comunitario si apre un buco di 60 miliardi. E anche meno influente in sede Onu: rimane solo la Francia con potere di veto nel Consiglio di Sicurezza.
Ma anche potenzialmente più disponibile ad una maggiore integrazione politica, fiscale, sociale e della difesa comune, che Londra ha sempre osteggiato. Di più: i britannici avevano detto no al trattato di Maastricht, no all’Euro, ed erano rimasti fuori dalla convenzione di Schengen.
Insomma, dopo 47 anni sua maestà britannica esce, con molta fatica, dalla porta dalla quale non era mai completamente entrata. E lo fa pagando il prezzo di forti tensioni interne che minacciano l’integrità stessa di un regno che si scopre meno unito di quanto si potesse pensare.
Sperando che, alla fine, gli unici a guadagnarci non siano gli alfieri del divide et impera: Putin, Xi Jinping e, soprattutto Trump, il cui motto è America first, non certo UK firts!”
02022020