Domà nunch chiede al sindaco di chiudere le sale slot
SARONNO – Anche a Saronno “fioriscono”, con anche recenti nuove aperture: il riferimento va alle sale slot, contro le quali il movimento politico Domà Nunch lancia ora la sua crociata.
“Il gravissimo problema della proliferazione delle “sale Vlt” dedicate al gioco d’azzardo “legalizzato” nei nostri paesi e città è un fenomeno che Domà Nunch giudica immorale, e che va nel segno della distruzione non solo del nostro tessuto comunitario ma soprattutto dei risparmi e della salute delle famiglie” scrive Domà Nunch in un comunicato stampa.
Questa è la denuncia alla base di una campagna, lanciata in rete da alcune settimane, dal movimento nazionale per l’Insubria.
“Ora basta: le sale slot vanno chiuse immediatamente – in sintesi la dichiarazione di Lorenzo Banfi, presidente del movimento – Gli amministratori, a partire dai sindaci, devono aprire gli occhi e fermarlea popolazione, già terribilmente provata dalla crisi economica”.
“Lo Stato italiano ha regalato ai “signori delle slot” tra 97 e 100 miliardi di euro, ma non riesce ancora a colmare il debito che ha verso le imprese – ricorda Banfi – Paradossalmente lo Stato incasserà, quest’anno, 8 miliardi di euro, dalle tasse versate dai concessionari dei giochi: ma uno studio promosso dalle associazioni dei consumatori stima una cifra compresa tra i 5.5 e i 6.6 miliardi di euro annui solamente per i costi sociali e sanitari che il gioco d’azzardo patologico comporta per la collettività, a cui si aggiungono 3.8 miliardi di mancato versamento dell’Iva, sui 18,4 miliardi persi dai giocatori. La spesa pro capite annua per ogni italiano maggiorenne va, a seconda delle stime, da 1703 a 1890 euro. Le persone che hanno problemi di dipendenza sono tra le 500mila e le 800mila; quelle a rischio quasi due milioni”.
170413