L’ultimo “Voto” del sindaco Luciano Porro
SARONNO – Oggi pomeriggio i saronnesi hanno rinnovato il Voto perpertuo fatto nel 1577 alla Beata Vergine dei Miracoli per fermare l’epidemia di peste che aveva colpito la città: come tradizione centinaia di fedeli guidati dalle autorità cittadine hanno partecipato alla processione e alla messa in Santuario.
Qualche problema l’ha creato il maltempo, con molti fedeli che si sono recati direttamente in Santuario temendo un annullamento della processione. In realtà nel primo pomeriggio la pioggia ha smesso di cadere tanto da permettere ai piccoli di quinta elementare di accompagnare il corteo dalla chiesa di San Francesco al Santuario. Tanta curiosità per l’assenza del gonfalone che ha invece di essere portato in processione ha atteso l’arrivo del corteo direttamente in Santuario. “Il programma prevedeva che gonfalone e autorità si presentassero direttamente in Santuario – ha chiarito il primo cittadino Porro – Alle 15 sono stato presente a San Francesco solo come cittadino pellegrino”.
In Santuario dopo un canto e le intenzioni dei bambini dell’oratorio è iniziata la messa: “La festa del Voto – ha esordito don Armando Cattaneo – è un segno bello ed autentico di devozione della città alla Madonna. E’ un segno spirituale e religioso ma anche civico e civile perchè dimostra la capacità dell’intera città di mantenere fede ai propri impegni”.
L’omelia è stata segnata dalle parole dell’ex prevosto don Angelo Centemeri che è partito dall’attualità “dalle vittime del terrorismo alle difficoltà create dalla crisi economica” per spiegare perchè sia importante attualizzare e rinnovare il Voto. “Bisogna aver fiducia nella Vergine come la ebbero i nostri padri quando edificarono questo bellissimo Santuario” ha sottolineato con enfasi il religioso. Dopo aver ricordato che Saronno è stata consacrata alla Vergine nel 1959 dall’allora sindaco Ceriani l’ex prevosto ha affidato alla Madonna “non solo il nuovo consiglio pastorale ma anche il futuro consiglio comunale e più in generale quanti si impegnano nella vita cittadina affinchè tutti abbiano la fede necessaria per professare e fare il bene”.
A portare i ceri all’altare, per la prima volta in una moderna composizione con una foglia invece che nel tradizionale cestino il sindaco Luciano Porro. Come tradizione al termine della cerimonia religiosa, a cui era presente anche il presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi, i consiglieri comunali Francesca Ventura, Enzo Volontè e Raffaele Fagioli e il comandante della stazione dei carabinieri Diego Salvia si è tenuto il tradizionale concerto della banda cittadina.
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22032015
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Commenti
Ben vengano queste manifestazioni, a parte il rigore cattolico, ma è l’insieme che ci fa credere nell’amicizia e nel stare insieme speriamo che in futuro altre manifestazioni simili possano essere fatte in armonia con tutta la cittadinanza.