SARONNO - Come funziona la bonifica dell'ex Isotta Fraschini? Lo spiega Vivaio Isotta che in questi giorni sta spiegando come procedono i lavori nella maxi area dismessa tra via Milano e via Varese.
"L'area dell'ex-Isotta Fraschini è stata divisa in una serie di poligoni (detti di Thyssen), ciascuno dei quali è stato caratterizzato con un differente indice di contaminazione del terreno. I poligoni della Fase 1 (indicativamente quelli compresi tra i binari e il corpo dell'edificio 1880) verranno scavati fino a bonificarli completamente.
Il terreno escavato verrà quindi portato all'interno di una tensostruttura da 1000 mq posta al centro del cantiere. Qui verrà vagliato ed esaminato in tempo reale con un diffrattometro a raggi X (la "pistola" che abbiamo già mostrato) per la determinazione immediata degli eventuali inquinanti, per poi venire comunque inviato in un laboratorio certificato per le analisi ufficiali, eseguite “in contraddittorio” con Arpa Lombardia in laboratorio indipendente. La parte “buona” del terreno e le macerie, frantumate attraverso un macchinario posizionato sul piano interrato delle ex-cantine, verranno mantenute all'interno del cantiere per il suo riutilizzo.
Quella inquinata, invece, verrà caricata su camion coperti e conferita in una struttura di smaltimento certificata. Tutti i mezzi pesanti, prima di lasciare il cantiere, passeranno da una stazione di lavaggio delle ruote in modo da evitare di portare al di fuori dell'area residui di terreno, minimizzando così la dispersione di terra e fango nelle strade che percorreranno.
Questa procedura sarà la stessa seguita per tutte le varie fasi di bonifica, fino a completamento di tutta l'area, previsto per la primavera del 2024".
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SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Amministrazione comunale in merito all'ex Cantoni.
Nelle due conferenze dei servizi svoltesi nel mese di gennaio, alla presenza di Arpa, Provincia di Varese, Utri, Comune di Saronno e azienda incaricata della bonifica, è stato discusso il progetto di variante depositato dall’attuatore Sarin srl nel dicembre 2021.
In questa sede gli Enti hanno concordato di aumentare i pozzi barriera dagli attuali due a quattro con una portata complessiva di emungimento di 25 l/s, di aggiungere due piezometri di controllo, localizzati in area meridionale.
La funzionalità di quelli già in servizio è stata nel contempo ripristinata completamente, dopo i danneggiamenti occorsi nell’agosto 2021, a seguito della demolizione degli edifici.
Si è inoltre deciso di intensificare i campionamenti idro-chimici, portandoli a una frequenza trimestrale, dalla precedente semestrale. Ciò permetterà di controllare con maggiore tempestività l’efficacia del processo di bonifica e consentire eventuali modifiche, aumentando ad esempio la portata di emungimento. Il potenziamento del processo di trattamento per la bonifica delle acque e delle modalità di controllo della sua efficacia, ridurranno i tempi della bonifica. Si stima comunque che l’impianto debba restare in attività ancora per i prossimi cinque anni.
L’Amministrazione comunale continuerà a vigilare su un cantiere centrale per il territorio.
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SARONNO - Come va la bonifica dell'ex Cantoni dopo il problema dei materiali danneggiati? A fare il punto è l'ex assessore ora consigliere comunale Gianpietro Guaglianone.
"Martedi 18 gennaio ho parecipato come uditore alla conferenza dei servizi sulla bonifica della area ex-Cantoni.
Come consigliere comunale continuo a seguire il tema delle bonifiche dopo averlo fatto come assessore all'Ambiente. Un argomento sicuramente poco trattato dall'amministrazione del sindaco Augusto Airoldi fatta di tanti proclami e pochi fatti come denota la mancanza sistematica di comunicazione.
Poco male come consigliere comunale ho la possibilità di effettuare accessi agli atti e partecipare come uditore alle conferenze dei servizi. Nella giornata di martedì la proprietà ha proposto agli enti presenti una variante al progetto. Quello che si è appreso sono buone notizie, la bonifica delle acque funziona, il pozzo barriera è stato riprestinato dopo l'incidente intercorso nei mesi scorsi.
Nei pozzi più profondi non c'è più inquinante mentre in quelli più surpeficiali si è passati da 30 microgrammi a 2 microgrammi. La proprietà ha proposto, dopo un'interlocuzione con il Comune agli enti di controllo presenti, Arpa, Provincia, Utr Insubria una variante al progetto di bonifica.
Verranno realizzati quattro pozzi barriera superficiali, a fronte della disattivazione di quelli più profondi che hanno esaurito il loro scopo. Si ridurra da 30 litri al secondo a 25 litri al secondo la capicaità di emungimento derivanti alla dimensione dei nuovi piezomentri. Tutti gli enti con le dovute specificità hanno accettato questo progetto.
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GERENZANO - Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pierangelo Gianni di Gerenzano democratica.
Nel consiglio comunale dello scorso 30 novembre si è discussa una interrogazione di Gerenzano Democratica su due progetti che interessano l’area della discarica e del torrente Bozzente.
In particolare è stato chiesto
1) un aggiornamento sulla nuova rete di piezometri a valle della discarica che monitorano l’inquinamento dell’ acquifero e l’efficacia della barriera idraulica;
2) un aggiornamento sul progetto di messa in sicurezza delle sponde del torrente Bozzente dal valore di 1,2 milioni di euro.
Si prende atto che l’amministrazione ha risposto esaurientemente sui due quesiti posti. In particolare abbiamo appreso che la nuova rete di piezometri, dopo le difficoltà incontrate da A2A per la loro ubicazione, è attualmente funzionante ed ARPA, secondo l’informativa ricevuta in consiglio, ha già eseguito il primo campionamento delle acque. Abbiamo scoperto anche che la messa in sicurezza delle sponde del torrente Bozzente è in fase progettuale e che il cronoprogramma prevede l’ultimazione dei lavori per dicembre 2022, data già originariamente prevista per la loro conclusione.
Questi due obiettivi che si stanno raggiungendo sono scaturiti principalmente dal lavoro del Comitato per la Bonifica della Discarica di Gerenzano che, con due audizioni a livello regionale e una lenta, ma decisa azione persuasiva verso i partiti e le amministrazioni comunali, provinciali e regionali, ha permesso di rimettere all’attenzione della cittadinanza e della politica la discarica di Gerenzano con i suoi problemi irrisolti. Si ricorda, che la discarica di rifiuti urbani e speciali è in una fase di messa in sicurezza operativa che, se venisse fermata, causerebbe l’aggravio dell’inquinamento della falda freatica.
E’ ora giunto il momento di pensare alla bonifica totale del sito, progetto sfidante ma ineludibile sia perché non è più tollerabile che questa falda acquifera, importante per la vita e la salute umana, sia inutilizzabile a causa dell’inquinamento, sia perché l’attuale messa in sicurezza operativa non è più sostenibile economicamente causando una perdita secca al gestore del sito. Bisogna pensarci adesso per cogliere l'occasione delle risorse messe a disposizione, sia a livello nazionale col PNRR che a livello regionale con gli investimenti del Piano Lombardia, per gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica."Gerenzano Democratica si associa al Comitato per la Bonifica della Discarica di Gerenzano nell’affermare con forza che “la bonifica si farà”, sono le popolazioni dei comuni di Gerenzano, Rescaldina, Uboldo, Origgio e Lainate che la pretendono.
SARONNO - No vax: denunciata 55enne per il raid a colpi di spray rosso in centro nella notte tra venerdì e sabato scorso.
Ex Cantoni: riattivata la bonifica delle acque bloccata da un problema al cantiere.
Incidente alla rotonda: scontro tra auto e moto.
Blatte e ascensori ko nelle case Aler di via Quarnaro: protesta dei residenti.
Esselunga di Solaro e Comune insieme per un carrello solidale.
Dal Granello un nuovo progetto solidale con la Fondazione Cariplo, arriva l'atelier.
SARONNO - Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Amministrazione in merito alla bonifica dell'ex Cantoni.
E’ stata ripristinata nei giorni scorsi la funzionalità dell’impianto di depurazione delle acque di falda all’interno dell’area ex Cantoni: la buona notizia è dunque che i lavori sono ripartiti come richiesto dall’Amministrazione comunale.
A seguito della rilevazione alla metà di ottobre dell’arresto dell’impianto di depurazione e dei danni ai piezometri di controllo, l’Amministrazione saronnese aveva intimato agli attuatori, direttori dei lavori ed imprese incaricate dei lavori di bonifica, demolizione, opere edili e stradali delle aree “ex Cantoni” e Tigros, di provvedere al ripristino entro un mese
della piena funzionalità dell’impianto di depurazione delle acque e dei relativi strumenti di controllo. Proprio nei giorni scorsi è arrivata la conferma del fatto che l’impianto è stato riavviato ed è ora funzionante come da progetto di bonifica.
SARONNO - Le bonifiche delle aree dismesse? "Sono un sogno di civiltà!" Così l'ex assessore comunale all'Urbanistica, ed esponente della Lega, Lucia Castelli, che prende spunto dalle opere di recupero all'ex Cantoni di via Miola.
L'abbattimento di parte del muro della ex fabbrica Cantoni ci ha svelato la bellezza e vastità di quel luogo che da alcuni decenni è abbandonato. E' stata questa l'occasione per prendere atto delle bonifiche a suo tempo realizzate e concluse e che hanno riguardato il terreno, le acque e la rimozione dell'amianto eventualmente esistente. Fin dal suo insediamento, è stata ferma intenzione dell'Amministrazione Fagioli ottenere dai privati la bonifica delle aree oggetto di convenzione tra il Comune di Saronno e la proprietà: unicamente ottenendo il certificato di avvenuta bonifica era possibile procedere alla formalizzazione dell'accordo e, successivamente, alla edificazione dell'area in questione. E' stato questo un buon metodo che ha permesso di regalare a Saronno vaste aree bonificate, salubri e vivibili, subito utilizzabili per le opere di urbanizzazione e per realizzare residenze sicure.
Naturalmente la bonifica, interamente a carico della proprietà, ha richiesto tempi piuttosto lunghi. Non si è trattato di inutili lungaggini ma di un meticoloso e complesso lavoro di risanamento che ha permesso alla città di ottenere vaste aree non più inquinate. E' stato così per la Cantoni, per la Cemsa/Isi, per la Fonderia Petri, per l'area che insiste su via Dante. Ed è per merito della lungimiranza di chi ha preteso dalla proprietà il certificato di avvenuta bonifica che l'area ex Cantoni oggi può mostrarsi alla città senza alcun timore e nel pieno della sua grandezza.
Lucia Castelli Lega Lombarda Saronno
19102021
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