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sgombero

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SOLARO - Sgombero questa mattina, giovedì 23 aprile, al cantiere immobiliare di via San Pietro. Alle 8.30 sono intervenuti gli…
23 Aprile 2020

SOLARO - Non sono passati inosservati stamattina, mercoledì 25 ottobre, i mezzi dei carabinieri (della stazione di Solaro e della compagnia di Rho) e della polizia locale che sono arrivati nel quartiere di via Sampietro per lo sgombero della palazzina utilizzata, in diverse circostanze, come ricovero da parte dei senzatetto.

L'abitazione che non è mai stata completata e per questo risulta incompleta e inutilizzata da tempo è stata al centro di diverse segnalazioni da parte dei residenti per i problemi di sicurezza e decoro creati dalle occupazioni. Come avvenuto in passato stamattina i carabinieri sono intervenuti di buon ora scoprendo all'interno 5 abusivi che, malgrado il freddo e l'assenza di luce, acqua e servizi igienici, utilizzavano la palazzina come alloggio.

In diverse circostanze l'Amministrazione comunale ha emesso ordinanze per imporre alla proprietà di chiudere lo stabile in modo da evitare occupazioni notturne.


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In orario mattutino diverse persone hanno udito un messaggio registrato, e diffuso ad alto volume, che invita ad uscire di casa immediatamente per una "evacazione dell'edificio". Non è chiaro a cosa facesse riferimento, e non si trattava di un intervento di protezione civile ma, si pensa, opera di qualcuno deciso a prendersi beffe dei cittadini della zona. C'è chi si è comprensibilmente allarmato e chi ha telefonato ai centralini delle forze dell'ordine per segnalare l'accaduto, nel quartiere sono state inviate alcune pattuglie ma il messaggio non è stato più udito. Le indagini proseguono per chiarire con precisione quel che è successo. Se trovato, il responsabile potrebbe trovarsi sulle spalle una denuncia per procurato allarme. 16082021 [post_title] => Falso sgombero, arrivano le forze dell'ordine per una misteriosa registrazione [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => falso-sgombero-arrivano-le-forze-dellordine-per-una-misteriosa-registrazione [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-08-16 00:25:02 [post_modified_gmt] => 2021-08-15 22:25:02 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=255094 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 1 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 230733 [post_author] => 1 [post_date] => 2021-01-13 06:01:44 [post_date_gmt] => 2021-01-13 05:01:44 [post_content] => SARONNO - Si è concluso lo scorso settimana il processo a carico degli anarchici saronnese del centro sociale Telos per la vicenda, che risale al 2013, dell'occupazione dell'ex macello a cui ha fatto seguito il taglio dell'acqua e la tensione in municipio tra anarchici e agenti della polizia locale. Alla sbarra sono finite 17 persone per diversi reati dalla violenza alle minacce fino al furto dell’acqua. Il processo di primo grado si è concluso con condanne per una decina di persone che vanno dai sei mesi all’anno e due mesi e un risarcimento di circa 1.500 euro nei confronti del Comune. La vicenda è nota: lo stabile, di proprietà comunale, era stato occupato dagli anarchici il 2 novembre 2012. Un anno dopo, il 15 novembre 2013, gli operai di Saronno Servizi avevano tagliato l’acqua nella speranza che questo ponesse fine all’occupazione dello stabile dove era stato realizzato anche un allacciamento per la corrente elettrica. Ne era nata una giornata di tensione: prima i tafferugli durante il taglio dell’acqua, quindi uno scontro in Municipio tra polizia locale e anarchici. Qui alcuni articoli che raccontano le diverse fasi della vicenda https://ilsaronno.it/2013/11/21/taglio-dellacqua-e-blitz-in-municipio-14-denunce/ https://ilsaronno.it/2014/01/24/sgombero-ex-macello-la-versione-degli-occupanti/ https://ilsaronno.it/2014/01/22/sgombero-allex-macello-la-videocronaca/ https://ilsaronno.it/2013/11/26/notificata-lordinanza-di-sgombero-allex-macello-va-liberato-immediatamente/ https://ilsaronno.it/2013/11/15/ex-macello-noi-aggrediti-la-versione-degli-occupanti/ tutte le foto della vicenda [gallery link="file" ids="24801,24802,24804,24799,24798,4230,4228,4229,28187,28197,28198,28202,28313,37352,37362,37363,42225,42224,42226,42227,42228,42229,42231"] [post_title] => Telos, taglio acqua all'ex macello e tensione in Municipio: condanne in primo grado [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => telos-taglio-acqua-allex-macello-e-tensione-in-municipio-condanne-in-primo-grado [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-01-13 03:21:21 [post_modified_gmt] => 2021-01-13 02:21:21 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=230733 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 5 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 220638 [post_author] => 1 [post_date] => 2020-10-22 05:54:59 [post_date_gmt] => 2020-10-22 03:54:59 [post_content] => SARONNO - Ieri mattina la squadra degli operai si è messa al lavoro per cancellare i graffiti realizzati dagli anarchici che per tre giorni hanno occupato lo stabile di via San Francesco 11. Ieri mattina è sparito sotto uno strato di vernice bianca il maxi graffito bianco e rosso che annunciava il nome dello spazio comune di solidarietà "Ca Libertaria". Eliminato anche il graffito multicolore realizzato sul muro del garage della palazzina. L'edificio, già occupato e sgombero in una settimana nel maggio 2018, è stato nuovamente invaso dagli anarchici sabato mattina. Nel weekend si sono susseguiti momenti di incontro, assemblea eventi ed appuntamenti fino a quando martedì mattina non hanno fatto irruzione le forze dell'ordine dopo aver bloccato via San Francesco. In realtà complice il tetto sfondato all'interno dell'edificio non c'erano occupanti. La proprietà ha così provveduto a far murare l'accesso eliminando anche l'allaccio alla rete elettrica. (foto: la cancellazione dei graffiti dalla palazzina occupata) [gallery link="file" ids="220641,220642,220643,220644,220645,220646"] [post_title] => Ca' Libertaria: vernice bianca cancella il graffito sulla casa sgomberata [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ca-libertaria-vernice-bianca-cancella-il-graffito-sulla-casa-sgomberata [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2020-10-22 01:32:23 [post_modified_gmt] => 2020-10-21 23:32:23 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=220638 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 5 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 220507 [post_author] => 1 [post_date] => 2020-10-21 05:59:09 [post_date_gmt] => 2020-10-21 03:59:09 [post_content] => SARONNO - E' durato tre giorni l'occupazione del collettivo Adespota al quartiere Prealpi. Ecco un sunto della vicenda. A partire dal commento del sindaco Augusto Airoldi "Sono contento dello sgombero rapido - ha dichiarato il primo cittadino - realizzato dalle forze dell'ordine. Un'operazione che è stata più semplice del previsto e senza tensione. Sono contento che la proprietà sia tornata in possesso dello stabile". C'è una possibilità di dialogo con gli anarchici? "Il sindaco è pronto ad ascoltare tutti i cittadini ma ci sono dei requisiti quelli del rispetto e della legalità. Con questi presupposti sono disponibile a tutti i dialoghi" LO SGOMBERO I blindati hanno chiuso un tratto di via San Francesco alle 7,30 e le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nella palazzina occupata. Così ieri mattina al civico 11 è inizio lo sgombero di Ca’ Libertaria, spazio comune di solidarietà “liberato” sabato mattina dagli anarchici del collettivo saronnese Adespota. In realtà però da sgomberare non c'era molto. All'interno dello stabile non c'era nessuno “anche perchè – come hanno spiegato in una nota gli stessi occupanti - dall’ultimo sgombero lo stabile il tetto era rotto in più punti e pioveva letteralmente dentro”. Gli uomini della polizia di stato accertato che l'edificio fosse vuoto hanno lasciato posto agli tecnici della società elettrica che hanno tolto, con una piattaforma aerea, il collegamento alla rete cittadina e quindi una squadra di operai ha nuovamente murato la porta. Alle 11 la strada è stata riaperta e tutto è tornato alla normalità. IL PRESIDIO Malgrado lo sgombero i ragazzi non sono intenzionati a demordere: “Il bisogno di spazi rimane insopprimibile, ancor di più alle porte del primo paventato coprifuoco dal dopoguerra a oggi". Proprio per protestare contro lo sgombero è stato organizzato in serata un presidio alle 18 in piazza Cadorna davanti alla stazione. Una trentina di ragazzi si sono radunati dietro lo striscione. Hanno letto un comunicato che hanno distribuito ai passanti. Intorno alle 1845 hanno cercato di partire in corteo ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine presenti in forze con blindati di carabinieri e polizia di stato. Un cordone che caschi e scudi lo ha fermati prima in via Diaz e poi in piazza Cadorna. Sono rimasti sul posto leggendo il proprio comunicato e si sono allontanati alla spicciolata intorno alle 19,30. L'OCCUPAZIONE Tutto era iniziato sabato mattina quando i giovani arrivati in forze nel cuore del quartiere Prealpi si sono messi all'opera per entrare in casa. Incuranti di residenti, passanti ed auto nel giro di un'ora, solo rallentati da porte e finestre murate, gli anarchici del Collettivo Adespota hanno esposto i propri striscioni annunciando l'apertura di “Ca’ Libertaria, spazio comune di solidarietà”.Nella palazzina nuovamente occupata si è tenuta la festa d'autunno con musica, polenta e vin brulè che era in programma nel parcheggio di via Cesati davanti al Municipio. Non solo festeggiamenti, gli anarchici hanno distribuito anche dei volantini in cui spiegano le motivazioni dell'occupazione. “Viviamo in uno dei territori più cannibalizzati dalle industrie e dall’urbanizzazione, cosa propongono gli aspiranti ideologi di destra e di sinistra? Nuovi supermercati i primi, un polo universitario in odor di gentrificazione dell’intero quartiere Matteotti i secondi. Noi non ci stiamo. Crediamo però che ci sia qualcosa di insopprimibile, che ha bisogno di riconoscersi per potersi manifestare: la libertà e la comunità umana sono le nostre scommesse. Ricominciamo da qui, da uno spazio liberato e un mondo che ci opprime da combattere”. Volantini distribuiti anche domenica quando hanno realizzato il maxi graffito bianco e rosso che riporta il nome “Ca Libertaria” sulla facciata principale. IL PRECEDENTE Nel maggio 2018, infatti, la villetta in via San Francesco era stata occupata dai giovani anarchici del collettivo Telos. Gli occupanti avevano iniziato a pulire l’edificio, fortificando gli accessi per prevenire azioni di sgombero e avevano colorato i muri con diversi graffiti. Dopo poco meno di una settimana era arrivato lo sgombero. Alle prime luci del mattino le forze dell’ordine avevano fatto irruzione ed alcuni giovani erano scappati sul tetto dove sono rimasti diverse ore prima di essere convinti a scendere. In serata c’era stato un animato corteo con lanci di gavettoni di vernice e persino qualche tafferuglio tanto che si erano conclusi con alcuni fermi. 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Lo stabile di via San Francesco è stato murato nel corso della mattinata, e non si sono registrati incidenti.
Intanto, l'area dello scalo ferroviario di Ferrovienord in centro è sin da metà pomeriggio presidiato dalle forze dell'ordine di polizia di Stato, polizia locale e carabinieri della locale Compagnia. Questa la situazione che con un certo stupore per la presenza delle forze dell'ordine si sono trovati di fronte oggi i pendolari al ritorno dal lavoro e che non erano al corrente dello sgombero. Cà Libertaria era già stata occupata due anni fa, a fine maggio del 2018 ed anche quella volta l'edificio era stato sgomberato nel giro di pochi giorni. 20102020 [post_title] => Sgombero Cà Libertaria, presidio anarchico in stazione centrale a Saronno, diretta [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => sgombero-ca-libertaria-presidio-anarchico-in-stazione-centrale-a-saronno [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2020-10-20 18:50:32 [post_modified_gmt] => 2020-10-20 16:50:32 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=220469 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 3 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 220435 [post_author] => 1 [post_date] => 2020-10-20 12:39:46 [post_date_gmt] => 2020-10-20 10:39:46 [post_content] =>
SARONNO - Un presidio contro lo sgombero che stamattina dalle 7,30 ha chiuso Ca' Libertaria la palazzina occupata sabato mattina dagli anarchici.
Ecco la nota con cui danno l'appuntamento e riassumono l'accaduto.
"Stamattina presto polizia e carabinieri hanno sgomberato Ca' Libertaria, occupazione iniziata tre giorni fa a Saronno.
Nello stabile non c'era nessuno, anche perché dall'ultimo sgombero lo stabile aveva il tetto rotto in alcuni punti e pioveva letteralmente dentro.
Non ci stupisce: è questa la sorte di quasi tutti gli spazi che nell'ultimo decennio sono stati occupati a Saronno. Restituire uno spazio alla collettività significa aprirlo, sistemarlo, avviare progetti e iniziative; restituirlo alla proprietà il più delle volte significa lasciarlo marcire disastrato e pericolante (vedi via Concordia).
Ma il bisogno di spazi rimane insopprimibile, ancor di più alle porte del primo paventato coprifuoco dal dopoguerra a oggi.
Ci vediamo alle 18 davanti la stazione di Saronno per un presidio contro lo sgombero".
20102020
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Il collettivo Adespota era rientrato, incurate delle porte e delle finestre murate, a due anni di distanza dalla prima occupazione. Gli occupanti hanno affisso diversi striscioni ed hanno realizzato domenica pomeriggio un maxi graffito. Nell'edificio si erano tenuti anche un evento sociale e un'assembela operai. Stamattina blindati e auto della polizia locale bloccano la strada in modo da realizzare lo sgombero. La proprietà infatti ha presentato una denuncai per l'occupazione dell'edificio. All'interno della palazzina non c'era nessun occupante. Ora gli operai Enel stanno togliendo l'allaccio alla corrente elettrica e qui la struttura sará sigillata.     [gallery link="file" ids="220421,220422,220423,220417"] [post_title] => Sgombero di Ca' Libertaria: blindati schierati in via San Francesco (foto) [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => sgombero-di-ca-libertaria-blindati-schierati-in-via-san-francesco [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2020-10-20 08:54:53 [post_modified_gmt] => 2020-10-20 06:54:53 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=220416 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 34 [filter] => raw ) [9] => WP_Post Object ( [ID] => 209911 [post_author] => 12 [post_date] => 2020-07-21 12:15:18 [post_date_gmt] => 2020-07-21 10:15:18 [post_content] => LIMBIATE - Sono stati ripuliti e sgomberati i due scantinati occupati da diverso tempo a Limbiate in via Trieste. L'operazione della polizia locale limbiatese è scattata all'inizio di luglio, quando gli agenti hanno effettuato un sopralluogo nei locali seminterrati di un immobile in via Trieste. Durante il controllo, è emerso come i locali, in cui regnavano sporcizia e disordine,  fossero stati adibiti ad appartamenti, abitati da almeno tre persone, due delle quali rinvenute sul posto. Immediatamente è scattata la segnalazione all'Ats per le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versavano gli spazi e il comando di piazza Cinque Giornate ha avviato le procedure per lo sgombero e per la pulizia del seminterrato da parte degli occupanti. 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