Trasporto: la storia, la tradizione e il programma
SARONNO – Quella del Trasporto è una ricorrenza tutta saronnese che vede sempre una grande partecipazione dei fedeli non a caso il Crocifisso protagonista di questa celebrazione è stato scelto come simbolo della comunità pastorale che racchiude tutte le parrocchie cittadine.
Tutto è iniziato nel 1734, anno dell’abbattimento dell’antica chiesa di San Cristoforo dalla quale il santo Crocifisso fu trasportato e definitivamente collocato nella navata sinistra della Prepositurale. L’anno successivo l’allora arcivescovo di Milano Filippo Visconti istituì la ricorrenza del Trasporto in cui venne definita la processione, da tenersi la quarta domenica di ottobre, del Crocifisso.Si tratta di una scultura risalente al XVII secolo regalato alla saronnese confraternita di San Cristoforo da una comunità religiosa di Cernobbio sul lago di Como. Nel diario di uno storico conservato in Prepositurale sulla data del 3 maggio 1731 si può leggere che l’effige fu donata dalle monache benedettine di Cernobbio perchè “molto pesante e difficile da maneggiarsi da un sesso femminile“.
Pochi anni dopo nel 1783 arrivò l’ordine dell’imperatore Giuseppe II si sopprimere la chiesa di San Cristoforo da cui la necessità di spostare la statua in Prepositurale punto d’origine della festa cittadina.
Una novità fu introdotta nel 1940 quando il cardinal Schuster, in visita a Saronno, pose per la prima volta la corona di spine d’oro sul capo di Cristo al termine della processione rituale che viene ripetuto ancora oggi.
Nel pieno rispetto della tradizione anche il programma dei festeggiamenti che oggi prevede alle 10 in Prepositurale la messa solenne mentre sempre dalla chiesa di piazza Libertà partirà alle 15,30 la processione. Il corteo, alla presenza di monsignor Erminio De Scalzi, percorrerà via Portici, via San Cristoforo, via San Giuseppe e corso Italia. Lunedì 24 ottobre alle 10 sarà celebrato l’ufficio generale per i defunti della città e alle 18,15 la concelebrazione con i preti saronnesi.
(foto di Edio Bison)
23102016