Silighini si dimette dai Promotori, j’accuse al Pdl varesino
Ha deciso di dimettersi dall’incarico di presidente regionale dei Promotori della libertà, gruppo del Pdl.
“Questa decisione viene dopo una riflessione durata molti giorni, accelerata dopo l’ulteriore non considerazione del Pdl locale al quale come Promotori della Libertà abbiamo offerto perfino una sede nuova e gratuita per ricostruire insieme il centrodestra cittadino. Come risposta hanno detto che a Saronno basta quella di Varese lontana 44 chilometri. E dopo le esternazioni a mio giudizio offensive fatte da una persona a me sconosciuta che ora ricopre un incarico organizzativo nel Pdl varesino: alla luce di tutto ciò ho comunicato le mie decisioni alla direzione del Pdl”.
Per Silighini Garagnani “è impossibile militare in un partito dove le iscrizioni sono bloccate al 2011 e chi ha pagato 50 euro nel 2012 e nel 2013 convinto di iscriversi in realtà non ha fatto altro che un versamento a sostegno del partito, e per questo non viene minimamente coinvolto nelle iniziative varesine. Di questa “non considerazione” è vittima perfino un candidato alla Camera dei Deputati come l’amico Paolo Olcese che tuttora non ha ricevuto la minima telefonata per partecipare ad alcuna attività a Saronno o Varese. I malpensanti credono che il motivo sia la vicinanza col mio gruppo e non posso certo contraddirli. Fare riunioni e attività politica a Varese chiamando i soli iscritti di due anni fa e tralasciando persone che svolgono attività politica per il Pdl in un gruppo come i Promotori della Libertà, dove per statuto nemmeno è necessaria l’iscrizione al partito, per me resta una cosa sbagliata. Non mi piace il modo in cui è gestito il Pdl qui, non ho visto coerenza su alcune affermazioni circa il non ricandidare persone , non ho capito il perché a livello nazionale promettere un rinnovamento totale con il 70 per cento di eletti nuovi ed il 40 per cento di giovani under 40 ed invece ricandidare praticamente tutti gli uscenti,in modo visibile proprio qui nella circoscrizione “Lombardia 2”.
Prosegue il saronnese:”Non c’è stato nessun cambiamento a livello locale neppure dopo che nessun candidato varesino ha chiare possibilità di essere eletto a Roma, nonostante fosse stato auspicato non solo da me. In molti mi dicono di avere sbagliato durante le “primarie fantasma” a non seguire da subito Giorgia Meloni, una delle poche fuoriclasse viste in 20 anni di centrodestra, ma si fidavano delle parole che le loro orecchie hanno ascoltato. Non tolgo il mio appoggio al Pdl perchè non ho avuto la candidatura conquistata sul campo dopo essere stato candidato alle primarie nazionali e unico ad aver presentato una candidatura alla Camera con quasi 18 mila firme di supporto; lo tolgo perchè qui in provincia di Varese è venuta meno la fiducia e la speranza che ho dato a un partito, ad un’area politica dove milito da 20 anni; lo tolgo per l’impossibilità di partecipare all’attività politica varesina con il Pdl e svolgere opposizione interna a ciò che non va bene visto che da 2 anni non si accettano iscrizioni e i miei tentativi, perfino ieri, di un confronto e collaborazione con il Pdl locale non hanno sortito nessun minimo riscontro. Resta l’affetto per la persona che per 20 anni è stata il mio unico riferimento politico e che per sempre porterò comunque nel cuore: Silvio Berlusconi”.
07/02/13