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SARONNO – “Il servizio pubblico degli autobus non funziona. Il livello di traffico automobilistico testimonia che gli orari e i percorsi degli autobus sono sbagliati. Questo non è dovuto alla mancanza di soldi, ma alla mancanza di attenzione per gli orari e per i percorsi in funzione dei servizi richiesti dai cittadini. Il servizio pubblico dei trasporti urbani così allestito non risponde alle vere esigenze dei cittadini e le spese sostenute dal Comune risultano solo uno sperpero di denari pubblici per mettersi a posto la coscienza”. Ne è convinto il capogruppo leghista Angelo Veronesi che ha raccolto le proteste da parte degli utilizzatori dei pullman e dei cittadini che non possono utilizzarli.
“Abbiamo ascoltato i cittadini e abbiamo verificato le loro affermazioni provando a fare delle simulazioni seguendo gli orari degli autobus cittadini facendo finta di impersonare uno studente che voglia recarsi ai licei o all’istituto tecnico, un pendolare che voglia arrivare in stazione, un anziano che voglia andare all’ospedale, una massaia saronnese che voglia andare in centro per far compere e un nonno che debba accompagnare il nipotino in piscina.
Simuliamo uno studente che voglia andare alle scuole superiori. Prima di tutto bisogna notare che c’è solo una linea che arriva ai Licei. Già questo dovrebbe mettere in agitazione i genitori facendo optare per l’uso dell’automobile.
Ci chiediamo se chi ha stilato gli orari si renda conto dell’assurdità di far convergere al mattino sulla stazione molteplici linee che arrivano da tutti i quartieri e poi chiedere a tutti gli studenti di salire su un unico autobus?
Lo studente che parte dalla Cassina Ferrara, dal Matteotti o dalla Colombara, ovvero dalla stazione di Saronno Sud che serve soprattutto i Comuni limitrofi, deve cambiare in stazione per arrivare a scuola in orario. Speriamo che non ci rispondano: sono giovani, vadano a piedi.
Al suo rientro lo studente che avrà la sfortuna di prendere la stessa linea di autobus, si troverà a viaggiare in via Volta prima di arrivare in stazione per ricambiare ancora e compiere un altro estenuante tragitto prima di tornare a casa. Ci chiediamo come sia possibile non aver verificato le uscite scolastiche in modo di rendere disponibili autobus per riportare a casa i ragazzi. Non vogliamo solo criticare la compagnia dei sette assessori. Siamo convinti che si possa cambiare facendo sì che le linee urbane in orario scolastico possano partire dai diversi quartieri e convergere in zona scuole passando dal centro e dalla stazione sfruttando Corso Italia in zona a traffico limitato (ZTL) per evitare code, come succede per altre Città. E’ assurdo che nella ZTL possano passare i camion e i TIR, ma non gli autobus di servizio pubblico.
Questo gioverebbe anche ai pendolari che ogni mattina devono andare in stazione per recarsi al lavoro. Sarebbe utile potenziare il servizio affinchè da ogni quartiere si possa raggiungere la stazione in orari consoni con quelli di lavoro. E’ incredibile che il primo autobus disponibile arrivi in stazione alle 7:06. Mi chiedo se chi ha stilato gli orari degli autobus abbia mai verificato le coincidenze con quelli delle Ferrovie. Il pendolare che dovesse andare a Milano, Como, Novara o Varese per arrivare intorno alle 8 non può usufruire del pullman!
Non parliamo poi dell’orario di rientro dei pendolari. Ammettendo che i pendolari non possano uscire prima delle 17 dal lavoro, si ritroveranno a tornare a casa a piedi dalla stazione con un pullman che passa una volta ogni mezz’ora o ogni ora nei quartieri sfortunati.
Mettiamoci poi nei panni dell’anziano che voglia andare all’Ospedale. In certi orari del mattino, ovvero quelli delle visite, dalle 8:45 alle 11:45 una linea, non ci sono autobus. Si è fatto un gran parlare degli orari di città, ma non sembra che il personale incaricato si sia dedicato a questo lavoro.
La massaia saronnese che si voglia recare in centro per compere avrà lo stesso problema dell’anziano.
Simuliamo poi il tragitto del nonno che dal Matteotti debba accompagnare il nipotino in piscina. Gli conviene andare a piedi saltellando tra i crateri dei marciapiedi rotti. Se non vuole rischiare di rompersi una gamba, con un pò di pazienza e facendo almeno un cambio di autobus si può arrivare in piscina: un’ora dopo! E’ ovvio che nessuno ha pensato di stilare degli orari decenti per rispondere alle esigenze sportive dei bambini, degli studenti o dei pendolari. Il pendolare che esce dal lavoro e vuole andare in piscina dovrà poi farsi il tragitto di ritorno a piedi perchè dopo una certa ora gli autobus spariscono dalla circolazione. Lo studente che voglia andare ad allenarsi ai campi di calcio cittadini, dovrà muoversi sulle proprie gambe o essere accompagnato in auto dai parenti.
Dure le conclusioni di Veronesi al termine delle analisi delle simulazioni:” Non ci possono venire a raccontare che questa è una città a 30 all’ora, dove bisogna ridurre l’uso dell’auto, dato che non ci sono servizi pubblici sostituivi in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, i marciapiedi sono per lo più impraticabili, le poche piste ciclabili esistenti sono pericolose.
Anzichè ridurre il numero dei parcheggi, bisogna investire sul trasporto pubblico, non tanto in termini economici, ma in termini di testa. Usino la testa regolando opportunamente gli orari e i percorsi come proposto, per venire incontro alle esigenze dei cittadini”.
29052013
Sui percorsi delle linee, il signor Veronesi è meglio che si rinfreschi la memoria, dato che sono state rivisitate anni fa durante le amministrazioni Gilli….
Se così stan le cose
.. e allora proprio NON CI SIAMO
questa Amministrazione ha ben da lavorare!
e no… willy! …memoria corta la tua e non quella del Veronesi, perché ti rammento che la lega di cui veronesi è rappresentante, all’epoca dell’amministrazione Gilli era all’apposizione e ti rammento ancora che l’orario e i percorsi dei bus urbani sono stati sotto osservazione del solo consigliere comunale Sig. Cenedese esperto del settore perché ex tramviere (scomparso come il suo partito …UDC) …critica ai tempi la posizione della lega, critica di pari livello oggi: Porro o non Porro …Gilli o no Gilli sta di fatto che NON E’ CAMBIATO NULLA! servizio di trasporto pubblico con costi esagerati, servizio inidoneo, pe questa volta …giusta la reprimenda di Veronesi!
strano che la Lega si svegli dopo un decennio…ma è sempre meglio tardi che mai…
Caro Willy, la Lega Nord ha sempre criticato il servizio di trasporto urbano negli ultimi dieci anni. Confermo quanto afferma poco sopra “il Saronnese”.
cordiali saluti
Probabilmente negli ultimi dieci anni sono rimasto molto distratto…, capita.
distrazione[di-stra-zió-ne] s.f.
Allontanamento del pensiero dalla realtà, come fatto episodico o come dato della personalità SIN disattenzione, sbadataggine: attimo di d.
10 anni di distrazione probabilmente sono una grave malattia, si faccia vedere da un bravo specialista 🙂
Grazie per il consiglio, sicuramente lo farò 🙂
se nel frattempo mi aiutate con una rassegna stampa degli interventi sul tema… 😉
Giusto per finire, deviando dalle polemiche.
Purtroppo quello del trasporto pubblico a Saronno è l’emblema di come non si dovrebbero fare le cose. Invece di costruire i sistemi a rete, si costruiscono sistemi a sé che non comunicano con gli altri. Per esemplificare, Saronno è attraversata da linee di TPL extraurbano e urbano. La logica su cui si dovrebbe ragionare è quella di bacino, per forza di cose sovracomunale. Gestire una micro-rete di trasporto pubblico urbano che non comunica con quella extraurbana e con quella ferroviaria è una battaglia persa in partenza, soprattutto in tempi come questi in cui bisogna tagliare (a Magenta, il servizio di trasporto pubblico urbano viene soppresso dal mese di giugno…). E qui la colpa, siamo onesti, non è della Amministrazione comunale o solo di questa: i Comuni confinanti ragionano guardando al proprio orticello e la Regione non fa quello che dovrebbe fare, vale a dire sistema.
Non c’è verso per gran parte degli amministratori (di centro, sinistra, destra) di imparare quelle che nelle aziende si chiamano “best practice”, cioè quello che altri fanno bene, magari spendendo gli stessi soldi.
Invece a Saronno, tanto per citare qualche esempio, si è costruita una “autostazione” per gli autobus extraurbani che non è che un parcheggio scoperto, distante tre-quattro cento metri dalla stazione, senza nessun servizio, spazi coperti di attesa e informazione.
Il capolinea degli autobus urbani è vicino alla stazione ma non prospicente, dove avrebbe più senso. Tutti i servizi tra loro (urbano, extraurbano, ferroviario) non dialogano fra loro: chi scende da un treno non sa dove prendere un autobus, non esistono mappe, non esistono monitor.
Gli autobus saronnesi girano su percorsi circolari che sfuggono all’utenza del bacino, non raggiungendo i comuni limitrofi. Sono mezzi vecchi, il parco non è uniforme, le informazioni sono conosciute solo dagli utenti abituali (non si usano le velette per indicare la linea ed il percorso), la vendita dei biglietti non si fa a bordo….
Devo continuare?
…autocritica che accetto e da “Saronnese” condivido questo tuo ultimo post: …domanda adesso? …chi governa amministrativamente Saronno? …perché non si è accorto che quello che tu hai evidenziato ..non funziona? …che sta facendo per cercare di farlo funzionare? …il car-pooling!!! ……….. è questa la soluzione?
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