“Creiamo un polo culturalmuseale e rilanci il prestigio e l’economia saronnese”
“Questo è uno dei punti focali del nostro programma elettorale – ha spiegato Volontè – ma siamo così preoccupati della fretta con cui l’Amministrazione sta portando avanti le operazioni di recupero dell’ex macello e dell’ex tribunale e dal rischio di un uso non efficiente delle risorse comunali abbiamo deciso di metterlo subito sul piatto”.
L’idea è quella di usare i 580 mila euro, già presenti nel bilancio comunale per la ristrutturazione dell’ex macello: ”Il progetto per il centro minori diurno è un’operazione molto costosa che non porterà particolari vantaggi alla città – ha rimarcato Volontè – con gli stessi fondi di potrebbe finanziare un’operazione che ridarebbe a Saronno il suo ruolo di punto di riferimento di un comprensorio, creando nuovi posti di lavoro e possibilità di sviluppo”.
Bocciata a priori, insomma, l’idea di Porro di trasformare l’ex tribunale nella “palazzina della sicurezza” con le sedi della polizia locale, della
Volontè e Strano non si limitano alle critiche: propongono di trasferire gli uffici del giudice di pace a Villa Gianetti, la tenenza della guardia di finanza nell’ex sede della polizia locale di via Varese, realizzare una nuova sede della biblioteca con spazi museali all’ex tribunale e creare un centro congressi che aiuti a far quadrare i conti del teatro Pasta a Casa Morandi.
“E’ un progetto complesso di cui, per quanto possibile abbiamo verificato la fattibilità e la sostenibilità – ha concluso Volontè – l’aspetto più interessante è proprio la capacità di quest’idea di ridare a Saronno il suo ruolo di punto di riferimento del comprensorio rilanciando anche l’economica cittadina”.
04032014