I Comuni si rimangiano la parola: via anche il giudice di pace
Dopo anni di lotta per trattenere il servizio nel Saronnese con una riunione lunedì sera i comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Cislago e Gerenzano hanno deciso che “il servizio non è prioritario” e quindi di rinunciarvi a fronte dei tagli subiti dai bilanci negli ultimi mesi e della mancata partecipazione alle spese di Origgio e Uboldo. La vicenda si trascina da anni da quando, complice la spending review il ministero ha chiesto di chiudere l’ufficio del giudice di pace di Saronno.
Il sindaco Luciano Porro aveva iniziato una vera e propria crociata chiedendo l’appoggio dei Comuni limitrofi. Nonostante Origgio e Uboldo avessero negato da subito l’appoggio all’operazione, Saronno era andata avanti con il si di Cislago e Caronno. Visto lo scarso entusiamo delle altre Amministrazioni il sindaco Porro si era già detto disponibile a rinunciare al servizio.
In realtà però la procedura era andata avanti e quando il ministero aveva dato l’ok al mantenimento del giudice di pace nella città degli amaretti il comune di Saronno, il sindaco Porro e l’Amministrazione avevano accettato con entusiasmo rilanciando l’appello e rimarcando l’importanza del mantenimento del servizio. Non a caso a giugno il Comune ha messo a disposizione due dipendenti che negli ultimi mesi hanno frequentato un corso per lavorare alla segreteria del giudice di pace ottenendo la necessaria abilitazione. Solo una settimana fa era stato annunciato l’imminente trasferimento degli uffici del giudice di pace a Villa Gianetti per evitare di dover riscaldare l’intero tribunale.
Ecco la nota congiunta inviata dall’Amministrazione comunale di Saronno con quelle di Caronno Pertusella, Cislago e Gerenzano
Le misure adottate dal governo centrale in materia di bilanci degli enti locali negli ultimi tre mesi con i conseguenti tagli e revisione dei trasferimenti, hanno obbligato gli enti locali ,non solo a rivedere le scelte per il 2014, ma pure quelle in previsione per il 2015.
Com’è noto alcuni comuni del Saronnese, in particolare Caronno Pertusella, Cislago, Gerenzano e Saronno avevano da tempo maturato la scelta di mantenere attivo presso la Sede del Tribunale di Saronno l’Ufficio del Giudice di Pace facendosi carico di spese di competenza del Ministero di Grazia e Giustizia per consentire agli operatori del settore e ai cittadini del territorio di fruire del servizio senza accollarsi i disagi del trasferimento a Gallarate, sede dell’Ufficio del Giudice di pace del Tribunale di Busto Arsizio.
Il sommarsi dei tagli subiti e la mancata adesione dei comuni di Origgio e Uboldo del Distretto Giudiziario rendono eccessivamente oneroso il mantenimento dell’Ufficio presso la sede di Saronno.
I Sindaci dei comuni di Caronno Pertusella, Cislago, Gerenzano e Saronno, vista la problematica prospettiva per il bilancio previsionale 2015, visto il continuo mutare delle condizioni di finanza pubblica, al fine di preservare e garantire i servizi pubblici di competenza degli enti locali, in considerazione che il mantenimento del Giudice di Pace si configura come un servizio non prioritario e per il quale le Amministrazioni Comunali non hanno l’obbligo del suo mantenimento, si vedono costretti, loro malgrado, nonostante tutti gli sforzi fin qui tentati, a recedere dall’iniziale disponibilità a sostenere i costi di gestione del locale Ufficio del Giudice di Pace .
22102014