L’astensione dei pm rinvia il processo per Casa Veleni
SARONNO – E’ stato rinviato al primo giugno 2015 alle 13 il processo a carico di 8 attivisti del Comitato auto-organizzato saronnesi senza casa alla sbarra per i reati di danneggiamenti, occupazione, furto di energia elettrica e resistenza a pubblico ufficiale. Alla base del rinvio l’agitazione sindacale a cui ha aderito il pubblico ministero Luigi Contento.
In aula accanto agli avvocati della difesa, Gabriele Fuga e Elio Giannangelo, quattro degli otto imputati. All’esterno una quindicina di attivisti del Comitato auto-organizzato saronnesi senza casa e del centro sociale Telos che hanno organizzato un presidio, posizionando sul cancello del tribunale lo striscione “La casa è di chi l’abita”.
Il giudice monocratico Luisa Bovitutti ha già fissato il calendario delle prossime udienze a partire da quella del primo giugno in cui sarà aperto il dibattimento con l’audizione dei primi testimoni.
“Prendiamo atto che mentre questo procedimento ha avuto una corsia privilegiata arrivando in tempi rapidi in aula – ha commentato ai giornalisti presenti in aula l’avvocato delle difesa Gabriele Fuga – quello avviato dalla denuncia presentata ai ragazzi per danneggiamenti, per i loro effetti personali distrutti dalla demolizione dello stabile è ferma davanti al giudice di pace dopo la richiesta del pubblico ministero di achiviazione seguita dalla nostra opposizione.
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Commenti
Quando arriverà la condanna definitiva per tutti i reati che hanno commesso (ne dubito) questi “signori” avranno raggiunto la terza età!! E quindi? Anche loro ai servizi sociali,magari ad assistere il 124′ Silvietto da Arcore in casa di riposo?
la casa é di chi la pagata; ne volete una? bene, andate a lavorare
te vai a studiare
Chi scrive probabilmente ha, per sua fortuna, poca dimestichezza con la giustizia italiana: che un processo penale, su vicende di questo tipo, arrivi in aula a soli due anni dai fatti non è molto, è anzi un vero record all’incontrario. Si sta facendo in frettissima
non è sbagliata la giustizia, ma la legge per applicarla costringe a queste schifezze…..(un paese di azzeccagarbugli…)
Misteriosamente sparita dalla pagina di Gerenzano la notizia delle due giovani nomadi del campo di Saronno, espulse dal territorio gerenzanese perché accusate di truffe agli anziani.
Cioè, a mezzogiorno di oggi la notizia c’era ( l’ho letta…) alle 13 e 19 non la vedo più.
Non voglio pensare male, solo non mi spiego il motivo:
eppure la notizia dei pericolosi trafficanti di DiSaronno rubato è ancora on line.
Meno spazio agli anarchici sulla stampa locale e più notizie utili alla collettività .
Mi riferisco in particolare all’incontro pubblico con il Capitano Regina al centro Anziani a Gerenzano.
Questa è la giustizia italiana….
E mala-giustizia è fatta.
io rimango allibito non tanto nel merito del processo, ma dalla lentezza della giustizia: ma che paese è mai questo?? forse gli amministratori pubblici dovrebbero intervenire, altro che articolo 18…