Condanne e patteggiamenti per il “Free pass” saronnese
BUSTO ARSIZIO – Raffica di patteggiamenti per la maxi operazione “Free ‘pass” realizzata nella notte del 14 maggio dai carabinieri della compagnia di Saronno guidati dal capitano Giuseppe Regina e dal maresciallo Salvatore Carrà.
Martedì il gup Nicoletta Guerrero ha ratificato il patteggiamento di Gianfranco ed Emanuele Sozzi rispettivamente a due anni e sei mesi e tre anni e quattro mesi. Per Gianfranco Sozzi alla pena si aggiunge la confisca di tutti i beni già in sequestro pari a 5 milioni di euro. Completano il quadro 4 pattuggiamenti con pene dagli 8 mesi ai 4 anni. Cinque le condanne con rito abbreviato da 5 anni e 4 mesi a 7 anni e sei mesi.
Il dibattimento del processo a carico degli altri 8 imputati, tra cui la madre dei fratelli Sozzi, i commercialisti ed alcuni poliziotti inizierà il prossimo 21 aprile.
“Free pass” era la seconda tranche dell’operazione San Marco. Nella notte del 14 maggio carabinieri della compagnia di Saronno e guardia di finanza di Varese hanno dato esecuzione nelle Province di Varese, Como e Brindisi a 17 misure cautelari (di cui 14 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 all’obbligo di presentazione) e 16 perquisizioni, emesse nei confronti di appartenenti ad una compagine criminale, operante principalmente nel saronnese e nella bassa comasca.
L’operazione, avviata dai carabinieri di Saronno, ha permesso di individuare le responsabilità di un sodalizio criminale attivo nelle province di Varese, Milano e Como dedito alle estorsioni in danno di imprenditori, all’usura, alla corruzione e al falso in atto pubblico, allo spaccio di stupefacenti.
Gli approfondimenti investigativi avevano fatto emergere l’esistenza di un articolato sistema corruttivo di pubblici ufficiali collusi con imprenditori della zona disponibili ad intrattenere rapporti illeciti di reciproca convenienza. Lo sviluppo delle indagini faceva emergere altresì il compimento, di illecite operazioni societarie e finanziarie poste in essere, grazie al supporto di alcuni professionisti, al fine di sottrarre all’erario beni e capitali e neutralizzare azioni esecutive, a fronte di un debito verso il fisco di oltre 5,5 milioni di euro.
(foto due momenti della conferenza stampa)
14022015