Le coalizioni si spaccano e così si esplorano nuove geometrie
Le scadenze elettorali si avvicinano a grandi passi ma la matassa delle coalizioni sembra annodarsi invece che dipanarsi.
Partiamo dal centrosinistra dove la coalizione che ha guidato la città negli ultimi 5 anni si è ormai spaccata: Sel ed Idv sono usciti sbattendo la porta per “l’eccessivo autoritarismo del Pd che ha imposto il suo segretario come candidato sindaco senza passare dalle primarie” e Tu@Saronno ha scelto di tornare alle sue origini civiche dopo aver ammesso l’indisponibilità del primo partito a continuare l’esperienza di coalizione. Silenzio per il momento dal Psi. Mentre L‘altra Europa per Tsipras ha iniziato un percorso partecipato per arrivare a dare il proprio contributo.
Ancor più caotica la situazione nel centrodestra: l‘accordo trovato due settimane fa dai vertici provinciali su una coalizione a sostegno della candidatura dell’ex sindaco Pierluigi Gilli è ormai saltato. Non ci sono ancora state comunicazioni ufficiali ma il niet della base della Lega (indisponibile non solo al voto ma anche a fare la campagna elettorale) ha lasciato il segno e i malumori tra i possibili alleati non mancano. Se l’asse Forza Italia e Unione Italia appare ormai consolidato la presenza della Lega in squadra non appare più scontata. Del resto è noto che se il Carroccio presentasse un proprio candidato questo potrebbe essere sostenuto anche da altri gruppi dai FdI a Silighini.
Altra incognita è quella di Saronno al centro: la lista civica di Paolo Strano ed Enzo Volontè ribadisce, in volantini e serate pubbliche, la volontà di una corsa in solitaria ma le esplorazioni a destra e a sinistra non mancano. Anche qui la base non è contenta: non piacciono le porte lasciate aperte a sinistra per il secondo turno e neanche della possibilità di ritrovarsi in opposizione in caso di una vittoria del centrodestra.
Una situazione locale molto complessa e frammentata che si inserisce in un contento nazionale ed regionale altrettanto fluido. Così mentre arriva la notizia dell’inusuale alleanza Fi, Ui e Pd nella vicina Turate, a scapito della Lega, non stupisce che anche nella città degli amaretti si perlustri anche questa strada.
In questo contesto s’inseriscono quindi i contatti delle ultime ore tra Pd e Fi che hanno provocato un vero e proprio terremoto soprattutto tra le forze del centrodestra. Del resto la frammentazione e la presenza di molti candidati non farebbe che penalizzare i due grandi partiti cittadini a favore di un Movimento 5 stelle che ha avuto il coraggio di scommettere sul giovane 28enne Francesco Impari e degli outsider.
06032015