Sel e Marco Pozzi: “Sicurezza a 360 gradi in un modello di città diversa”
SARONNO – “Sicurezza e partecipazione: due termini da coniugare per un modello di città diversa”: questa la premessa nel comunicato emesso da Sel, e nello specifico dal candidato sindaco alle elezioni del 31 maggio, Marco Pozzi.
Dice Pozzi:”E’ difficile parlare in modo credibile di sicurezza senza fare i conti con la crisi economica che impoverisce sempre di più ampie fasce di popolazione, con una politica della non accoglienza che criminalizza da subito parte dei cittadini extracomunitari che arrivano nel nostro paese. Battere la crisi economica, creare un sistema di solidarietà sociale, politiche di integrazione attive, sconfiggere le leggi discriminatorie e i regolamenti liberticidi è l’unico vero rimedio al problema della sicurezza.
Convivenza, rispetto delle regole e integrazione, collaborazione, partecipazione, sono i punti di riferimento centrali delle nostre politiche in materia di sicurezza urbana”.
Continua il candidato di Sinistra, ecologia e libertà
Che nelle città esista una questione sicurezza è innegabile, ma farne l’argomento predominante di una campagna politica costante non solo non aiuta a ridurre il problema, ma arriva ad aggiungere ulteriore insicurezza. Le forze dell’ordine e la questura hanno spesso fornito dati tendenti a dare una immagine più reale rispetto alla situazione della criminalità: Saronno non ha una situazione di criminalità molto diversa di quella di altre città simili. Il compito di garantire il rispetto delle regole spetta principalmente alle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza) e in parte, ed entro i limiti stabiliti dalla legge, alla polizia locale. Sì ad un controllo, no alla militarizzazione delle strade ed alle ronde, cosa questa che potrebbe portare a risultati ben diversi da quelli dichiarati. L’azione volontaria dei cittadini in questo ambito rischierebbe di provocare turbative, contrapposizioni e abusi, tali da aggravare i problemi di sicurezza anziché risolverli.
Azione volontaria dei cittadini invece così preziosa e a volte indispensabile in tanti altri campi, ad esempio quello della solidarietà e della lotta alla povertà, così necessarie proprio per contrastare l’emarginazione sociale prima causa della devianza e della criminalità. Il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine va incentivato e specializzato anche con l’uso di telecamere, in particolare nei luoghi più conosciuti, nelle zone più a rischio; luoghi peraltro noti anche alle forze dell’ordine. La zona attorno alla stazione è una di quelle da tenere in osservazione. C’è, poi, il problema della gestione di questi strumenti: potrebbe sembrare ovvio, ma non debbono essere “inoperose” o guaste, come spesso è avvenuto in passato. Quando i luoghi della città sono deserti ed abbandonati, finiscono per favorire l’insorgere di situazioni di degrado e di fenomeni criminosi. I Vigili di quartiere, potrebbero avere un ruolo positivo per un rapporto di fiducia con i cittadini del quartiere, per segnalare situazioni di pericolo, di degrado e di violazione di regolamenti comunali, di cui vengano a conoscenza. Il taglio dell’entrate dello Stato, però, ha portato a limitare gli organici, per cui questo servizio sembra proprio difficile riuscire ad attivarlo.
L’attività di vigilanza non si esaurisce nel compito di prevenire eventuali azioni criminose, ma si indirizza anche al mantenimento e decoro di parchi e giardini, al miglioramento della mobilità e sicurezza stradale, come pure di contrasto a fenomeni quali sosta vietata che intralcia la mobilità, disturbo della quiete pubblica; abusivismo commerciale; danneggiamento al patrimonio pubblico e privato; l’abbandono dei rifiuti sulle strade, nei sentieri di campagna.
Tuttavia, le attività di vigilanza, pur indispensabili, non sono da sole sufficienti a garantire quel livello di sicurezza urbana che la cittadinanza giustamente pretende. Bisogna ricostruire e difendere un tessuto sociale fatto di relazioni e partecipazione. Una città viva è già un rimedio alla insicurezza, sia reale che percepita: quindi aumento dei luoghi della città attivi, con la presenza di cittadini, di iniziative.
Per Pozzi “è altrettanto indispensabile diffondere la cultura delle regole e della legalità, la pratica della convivenza nella vita quotidiana e la condivisione del senso di cittadinanza. Il Comune può, in questa ottica, predisporre con le scuole, con le associazioni giovanili progetti di formazione, di educazione alla legalità, al fine di arrivare alla condivisione dei valori di giustizia e di democrazia; la realizzazione di luoghi di scambio di esperienze, perché i giovani e non solo siano consapevoli della necessità del rispetto della dignità di ogni persona. Punto centrale di chi si occupa, a livello internazionale della questione sicurezza è la prevenzione. Prevenzione che non può essere pensata e realizzata senza la piena partecipazione dei cittadini e dei giovani in particolare, troppo spesso oggetto di critica”.
Per l’esponente di Sel “pure deve essere presente l’attenzione e l’educazione ai diritti delle donne e dell’uguaglianza tra i generi. Troppo spesso dietro un atto violento c’è maschilismo e omofobia. Quando si parla di sicurezza significa ricordarsi anche di questo: basta pensare al numero di omicidi di donne da parte di mariti, compagni od amici, che le cronache riportano quasi tutti i giorni. Infine: è sbagliata, pericolosa e controproducente l’idea che identifica il fenomeno dell’immigrazione quale causa pressoché esclusiva dei problemi di insicurezza dei nostri territori. Basta leggere la cronaca quotidiana per vedere smentita tale teoria. La risposta più adeguata alle questioni poste dall’immigrazione risiede invece nelle politiche di integrazione. Le persone ben integrate nella comunità in cui risiedono sono infatti, per definizione, persone che vivono in armonia con la comunità stessa. L’integrazione passa anche attraverso la conoscenza delle leggi, degli usi e costumi del Paese ospitante, verranno organizzati e proposti corsi sulla costituzione italiana e sulle leggi che è bene conoscere per vivere e lavorare in Italia e un confronto permanente tra culture e comunità religiose differenti”.
12052015
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Commenti
Sicuramente questo signore, pur essendo animato da uno “spirito evangelico”, non e’ in grado di poter dar alcun contributo alla citta’.
Molto filosofico vero … ma in giro a Saronno, vicino alla stazione , dentro intorno c’e’ altro.
Eppoi questi sinistroidi ci hanno abituato a fare i “grandi” con i soldi degli altri, a dar precedenza a extracomunitari piuttosto che a italiani..
I risultati per Saronno sono molto visibili… un Suk in alcuni casi .. una casbah in tal altri.
Ottimo Sig. Pozzi !!!
SELovolete… andate .. a lavorare!
Sel che parla di sicurezza??? Ahahahahahahahahah. . . . . . .ma dai, basta guardare il loro compagnio di partito Pisapia a come ha rovinato Milano, per capire che è pura follia e che c’e’ solo da farsi una sana risata. E poi, dai, già con Porro, Saronno è diventata una vera schifezza, volete proprio darle il colpo di grazia e rovinarla da buttare via come Milano. Dai, su, siate seri e se tenete a Saronno, SVEGLIATEVI e la prossima volta, cercate di votare bene, altrimenti non lamentatevi, zitti e subite. Ciao e buona fortuna a tutti.
Mentre la Albertini e la Moratti, in un momento di vacche grasse, cintavano ogni aiula, mettevano lucchetti e cancelli ai parchi… Pisapia ha riaperto la darsena, riaperto i parchi, rese pedonabili alcune vie… Vada adesso a vedere MIlano, domenica brulicava di gente e colori, di famiglie per strada a mangiare il gelato, di giovani sdraiati sui prati ad ascoltare musica….
Ops ! dimenticavo il contrario di Saronno con il draconiano Regolamento di Polizia Urbana, voluto dall’Assessore, socialisti in modello Lega, che vieta tutto e non fa rispettare niente!Mentre Albertini e Moratti, in un momento di vacche grasse, cintavano ogni aiuola, mettevano lucchetti e cancelli ai parchi…
Creando il deserto della paura…
Pisapia ha riaperto la darsena, riaperto i parchi, rese pedonabili alcune vie…
Vada adesso a vedere MIlano, domenica brulicava di gente e colori, di famiglie per strada a mangiare il gelato, di giovani sdraiati sui prati ad ascoltare musica….Ops ! dimenticavo il contrario di Saronno con il draconiano Regolamento di Polizia Urbana, voluto dall’Assessore, socialista in modello Lega, che vieta tutto e non fa rispettare niente!
Eccoci M5S siamo pronti a governare la nostra città, con un sindaco di 28 anni laureato in ingegneria aerospaziale, l’abbiamo scelto perché i conti in un comune devono essere trasparenti, l’abbiamo scelto perché l’innovazione è oggi unica strada per uscire da una profonda crisi in cui versa la nostra Saronno. Noi 24 candidati assieme ai cittadini che partecipando cambieranno le sorti della nostra bella Saronno.
Con sta sicurezza un pò avete rotto… se le persone non hanno da mangiare, se non gli si da un lavoro… E se casomai le si dichiara clandestini criminali a prescindere, di cosa pensate possano campare ? L’emarginazione ela miseria fanno la criminalità ! La solidarietà, il lavoro e l’integrazione rendono una città sicura….
Aòlmeno SEL queste cose le dice…
ah bhe … per dirle le dice… oh se le dice… ne dice ne dice… e poi?!?
Difficile pensare che non sia una presa di posizione elettoralistica. Dove ha vissuto Pozzi negli ultimi anni?
Di quale sicurezza vuole parlare?
Meglio trattare temi più cari alla sinistra e lasciar stare gli argomenti di destra, apparite ridicoli 😉
credo che Sinistra Nazionale non riuscirebbe ad arrivare in fondo neppure ai bigliettini dei Baci Perugina 🙂
lo vedi che se ti impegni a volte riesci ad essere simpatico? 🙂
Se non siamo graditi da un “sinistra nazionale” che nel nikname si richiama il movimnento nazi-maoista, siamo sulla strada giusta.
Se uno riuscisse ad arrivare in fondo ai comunicati di Sel (penso che in pochi ci riescasno) avrebbe pensieri autolesionisti. Bisognerebbe insegnare a Pozzi il dono della sintesi e che la politica oggi non è più pontificare e filosofeggiare. Anche al confronto è stato uno dei peggiori. Quando era ancora alle premesse il tempo era già scaduto. Mamma mia che pesante
IMpossibile condividere l’articolo, anche volendo appare una vignetta della LEGA ! Non è serio.
“…pure deve essere presente l’attenzione e l’educazione ai diritti delle donne e dell’uguaglianza tra i generi. Troppo spesso dietro un atto violento c’è maschilismo e omofobia…” Ma quante violenze sulle donne ci sono state a Saronno negli ultimi anni ? ( escludendo ovviamente la violenza domestica che sono casi in cui la sicurezza della citta’ non c’entra ).
“…idea che identifica il fenomeno dell’immigrazione quale causa pressoché esclusiva dei problemi di insicurezza dei nostri territori. Basta leggere la cronaca quotidiana per vedere smentita tale teoria….” Che vengano postati tali articoli. La maggior parte dei problemi di sicurezza ( reali o percepiti ) vengono dal vedere tutti questi immigrati ( molto spesso ubriachi in barba alle delibere del Dott Porro e ai dettami della religione islamica ) che stazionano nei pressi di supermercati, paline per il pagamento dei parcheggi, parcheggi ecc chiedendo soldi a chi passa. Alla sera dopo le 21 e’ praticamente impossibile fare un biglietto del treno data la presenza nell’atrio della stazione di extracomunitari e simili. Qui non si tratta di essere razzisti ma di poter usufruire dei servizi della città in sicurezza.
Non commento nulla sul fatto di far conoscere le leggi a persone che sono in Italia come clandestini e che quindi già a priori non rispettano alcuna legge.
Meglio pensare prima di scrivere.
Ma questi dove hanno vissuto negli ultimi cinque anni ? Dentro lo stabile occupato dal telos con quelli di @ Saronno ?
A me pare che la loro paura ora sia di scomparire dalla scena politica.
Intanto è scomparsa Forza Nuova… Chi vivrà vedrà.