Sportello immigrati, Attac: “Con furore ideologico si copre la mancanza di idee”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Attac Saronno, Centro di Incontro e Centro Recupero Arti e Mestieri in merito alla decisione dell’Amminitrazione comunale di chiudere lo sportello immigrati.
“E così chi governa Saronno ha deciso di chiudere l’Ufficio Immigrazione del Comune. Secondo l’assessore Tosi, era “discriminatorio”. Secondo lui, chi ne usufruiva – cioè gli stranieri regolarmente residenti a Saronno – avrebbe avuto una sorta di “corsia preferenziale” ai servizi da esso erogati.
Ma quali sono questi fantomatici servizi preferenzialmente erogati agli stranieri?
Forse l’assessore dovrebbe sapere che in Italia esistono una legge sull’immigrazione e una normativa sull’asilo politico che prevedono documenti specifici per le persone straniere, soprattutto quelle regolarmente presenti sul territorio. Come avviene in ogni altro Paese. Dovrebbero saperlo bene, i nostri governanti cittadini, dato che questa legge porta la firma di Umberto Bossi e Gianfranco Fini, gente che negli anni ha ispirato la loro azione politica.
Ma soprattutto chi ci governa dovrebbe sapere che quell’ufficio viene quotidianamente usato da decine di cittadini italiani e stranieri per tutte le pratiche inerenti quelle persone nate fuori d’Italia con cui ogni giorno abbiamo a che fare: “colf”, “badanti”, lavoratori dipendenti.
E soprattutto non sfuggirà all’assessore Tosi che uno sportello in meno significherà più code per tutti i cittadini che ogni giorno vanno in municipio per ottenere documenti, istruire una pratica. Significa penalizzare decine di persone ogni giorno, migliaia di utenti ogni anno.
Significa, a smentire le parole della campagna elettorale del sindaco Fagioli, che non vengono messi “prima i Saronnesi”, dato che saranno penalizzati nella prestazione dei servizi comunali.
Allora perché viene chiuso l’ufficio immigrazione del Comune?
Noi proponiamo due motivazioni, tra loro complementari:
– la prima si chiama “furore ideologico”: l’amministrazione comunale ha vinto le elezioni agitando lo spettro della cosiddetta “sicurezza”, identificando gli stranieri presenti in città come fonte principale di insicurezza per i cittadini. Il problema è ben più complesso, ma gli “imprenditori politici della paura” preferiscono semplificare la realtà. E ora pensano che discriminare gli stranieri regolarmente presenti sul nostro territorio, negando loro servizi minimi, sia sinonimo di maggiore sicurezza per tutti. Invece ne aumenta l’insicurezza;
– la seconda si chiama “distrazione di massa”: che la maggioranza politica di Saronno sia assolutamente impreparata, per incompetenza e mancanza di idee, a governare questa città è sotto gli occhi di tutti. A partire dai problemi della vita di ogni giorno, Qualche esempio, dall’estate a oggi. Sparisce il Lura? Il sindaco non si vede. L’acqua è inquinata? Non se ne parla. L’aria è irrespirabile? Si riapra il centro storico al traffico delle auto! E allora, ecco che agitare lo spettro degli “immigrati cattivi” serve a coprire la totale incapacità di governo.
Ecco perché viene chiuso un servizio importante, e storico in città, come l’ufficio immigrazione.
Un errore clamoroso, da qualunque punto di vista la si voglia vedere.
L’ennesima conferma che Fagioli & C. sono forti con i deboli e deboli con i forti.
L’ennesima riprova che negare i diritti per alcuni significa limitare i diritti di tutti.
L’ennesimo motivo che ci deve far organizzare tra cittadini perché costoro se ne vadano a casa al più presto, prima che il disastro politico e sociale di Saronno venga completato da questi signori.
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Commenti
Dai Fagioli, continua per la tua strada ….grazie!!!!
era uno sportello completamente inutile
Forza Fagioli, vai avanti così! Lo sportello immigrati apriamolo in marocco e in romania!
I Saronnesi hanno appena votato. Per ora non è stato fatto nulla di bene o di male (tranne lo staff) lasciamoli lavorare e se ne parlerà fra 4 anni e mezzo ormai.
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cioè in sette mesi nulla hanno fatto e il cittadino (quello con la c minuscola) deve stare zitto e aspettare altri 4 anni??? lasciamoli lavorare era uno slogan di Silvio che è decisamente finito
Forse si da’ troppo risalto al fatto…ricordiamoci che he per gran parte dei documenti oggigiorno esiste l’autocertificazione!
Gli immigrati comunque possono fare la fila come chiunque altro cittadino, se tali li vogliamo considerare, altrimenti che uguaglianza e’???
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a questo sportello si rivolgevano anche saronnesi che avevano bisogno di informazioni per assumere colf o badanti e non solo gli stranieri. per compilare i moduli per l’assunzione occorre gente che lo sappia fare e non penso che molti anziani lo sappiano fare
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questi ignoranti non arrivano a capire neppure l’utilità di tale sportello. Ma si sa i talebani verdi ovviamente tanto intelligenti non sono
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Bravissimi…avete riassunto il pensiero di molti Saronnesi
Porca miseria se sono contento, meno male una buona notizia!!! Leggi e norme uguali per tutti senza favoritismi, altro che sportello dell’immigrazione!! Sindaco e giunta vi stimo!!
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Ma è un disservizio per noi saronnesi!
Prima di tutto, nonostante il nome, vi si rivolgevano soprattutto saronnesi che necessitavano di documentazioni relative al lavoro degli immigrati REGOLARI.
Seconda cosa, gli stessi compiti dovranno essere svolti dagli altri sportelli, aumentando le code.
Terzo: i costi dello sportello erano a carico della regione e la persona che era preposta era formata e competente, ora questo servizio sarà a carico dell’anagrafe, quindi a carico del comune che dovrà anche formare il proprio personale.
Lo sportello NON era una corsia preferenziale, perché non erogava gli stessi servizi degli altri sportelli. Anzi sono convinto che nel giro di qualche mese la giunta tornerà sui propri passi e lo reintrodurrà con un altro nome…
ma che cosa ci si può aspettare da questa giunta? niente di buono. meno male che il sindaco sà fare anche il fuochista per ricordare tradizioni che non sono di saronno.
Furore ideologico e distrazione di massa . Appunto !