Ospedale Saronno: la morte del marito, lei lo avvelenava, lui era “pieno d’amore”
SARONNO – “Me lo ricordo il periodo in cui era malato: aveva detto di avere qualche problema con il diabete e poco per volta le sue condizioni si sono aggravate. La notizia che il suo destino possa essere stato così drammatico mi ha lasciato senza parole”.
Così un amico ricorda Massimo Guerra, il 45enne morto il 30 giugno 2013, secondo quando ricostruito dalla procura di Busto Arsizio grazie alle indagini dei carabinieri della compagnia di Saronno, per effetto della sovradosaggio di farmaci che gli aveva somministrato la moglie, l’infermiera 39enne Laura Taroni, arrestata martedì mattina con l’anestesista 60enne Leonardo Cazzaniga.
“L’ho visto in Comune poco prima che morisse era diventato l’ombra di sè stesso, ma sperava di farcela”. Nessuno avrebbe mai ipotizzato che dietro la morte dell’uomo ci fossero problemi in famiglia. “Sono incredula – continua la conoscente – Massimo parlava di sua moglie con gli occhi pieni d’amore. Ne tesseva le lodi in continuo. Pensavo che fossero una coppia fortunata”.
Massimo Guerra era molto conosciuto a Saronno soprattutto per la determinazione con cui si era dedicato al progetto della casetta del latte. “Aveva posizionato la prima in piazza Unità d’Italia se ne occupava con passione: ogni giorno la riforniva ed aveva anche deciso di aggiungere prodotti freschi della sua azienda agricola di Lomazzo dalle uova ai formaggio. Era un servizio apprezzatissimo dal quartiere. Mi ricordo perfettamente quella volta che, dopo una nevicata, era venuto a Saronno con il trattore per pulire il parcheggio davanti al distributore”. Ma non solo Massimo Guerra era stato protagonista anche di diverse iniziative organizzate con l’Amministrazione comunale: “Aveva allestito uno stand in cui mostrava ai piccoli come preparare la ricotta in occasione di diverse manifestazione da “Impara l’arte in cucina” e “La campagna va in città”.
(foto Laura Taroni mentre viene portata in carcere)
01122016