Ventitre associazioni per l’Università dei migranti: si parte stasera
Si tratta del primo di cinque appuntamenti, rigorosamente gratuiti, uno al mese, che da qui al maggio prossimo coinvolgeranno la città, con il preciso scopo di “conoscere per capire. Per combattere la disinformazione. Per abbattere luoghi comuni e pregiudizi. Per diventare protagonisti di una società accogliente. Per conoscere in profondità il mondo delle migrazioni e dei rifugiati, che sta cambiando l’Europa”. Così si evince dal messaggio di convocazione, distribuito venerdì sera scorso all’incontro pubblico “Accogliere i rifugiati” con don Virginio Colmegna, tenutosi all’auditorium Aldo Moro e all’indomani, in occasione dell’inaugurazione della mostra interculturale “Le mille e una rotta” all’istituto Padre Monti, che sarà aperta fino al 18 febbraio, in un ideale “passaggio di testimone” con l’Università delle migrazioni.
“I docenti – sostengono gli organizzatori – appartengono quasi tutti al mondo universitario, e hanno una caratteristica peculiare: quella di conoscere il fenomeno delle migrazioni forzate dall’interno, perché operano in stretto raccordo o addirittura all’interno dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela per richiedenti asilo e rifugiati”.
Inoltre hanno uno strettissimo contatto con numerosi operatori nel campo delle politiche dell’asilo, sparsi in tutta Italia: le cinque lezioni, infatti, altro non sono che la riproposizione, su scala saronnese, di uno dei percorsi formativi che vengono seguiti dagli operatori del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati: quello Sprar, che la legge indica come la forma di accoglienza cui tutto il sistema nazionale dovrebbe uniformarsi.
Proprio per questo motivo, oltre che gratuite (ci si può iscrivere al momento, ad ogni incontro formativo), le “lezioni” sono davvero aperte a tutti: il linguaggio utilizzato sarà estremamente comprensibile, ma al contempo saranno affrontati temi alti, per aumentare l’informazione e la consapevolezza dei cittadini su una questione troppo spesso vittima di pregiudizi e strumentalizzazioni.
“Vorremmo riuscire ad arrivare non solo a chi è già sensibilizzato e interessato al tema, della cui presenza saremo comunque felici. Ci interessa che partecipino anche e soprattutto persone curiose, che magari sinora non hanno avuto il tempo, la voglia o la possibilità di approfondire queste conoscenze” concludono gli organizzatori. “Perché, di fronte a palesi bufale in circolazione sul tema dei migranti, siamo sempre più in grado di riconoscerle e di formarci un’idea propria”.
(foto archivio: un recente incontro all’Aldo Moro)
16022017