Insulti razzisti, scure del giudice sportivo sulla Serenissima: “in prova” per un anno
La partita è sul 4 a 1 per i padroni di casa della Victor Rho quando l’arbitro Azzedine Boutmadirt sospende l’incontro e chiama i carabinieri. La partita viene portata al termine, i militari non prendono nessun provvedimento, ma le polemiche riscoppiano giovedì quando la società Serenissima diffonde un comunicato sostenendo che il direttore di gara avrebbe dato dei “terroni di m…” agli spettatori.
Evidentemente però il referto dell’arbitro diceva ben altro visto che il giudice sportivo ha condannato la Serenissima a disputare le proprie gare a porte chiuse. La sanzione è stata sospesa ma ponendo l’intera società “in prova” per un anno.
Dure le parole del comunicato del giudice sportivo Alberto Barbaglia che ha deliberato con il sostituto Stefania Negri ed il rappresentante dell’Associazione arbitri, Renzo Colombo: “Dal rapporto ufficiale di gara si rileva che i tifosi appartenenti alla Serenissima offendevano il direttore di gara con frasi discriminatorie per ragioni di razza, nazionalità e colore della pelle”.
E’ arrivata anche un’ammenda da 100 euro,”per comportamento offensivo e minaccioso dei propri sostenitori nei confronti del direttore di gara”.
Pugno di ferro anche contro i calciatori: due gare ad un giocatore, una gara ad altri due, ben dieci gare ad un altro atleta del Serenissima (in questo caso per insulti razzisti all’arbitro al termine della gara); quattro gare ad un altro giocatore ancora perchè “al termine della gara colpiva l’arbitro con i guanti alla schiena e con una pallonata la guancia dello stesso”. Diffida per un quinto giocatore.
24032017