Caso Cazzaniga, “mi chiamava trans”: a che punto è il processo
BUSTO ARSIZIO – “Mi chiamava trans o mi dava della vecchia prostituta”: prosegue al tribunale di Busto Arsizio il processo al medico “veterano” del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, accusato di 11 morti in corsia, e prosegue la “sfilata” dei tantissimo testi. I giudici infatti stanno in questi giorni ascoltando i testimoni, in particolare il personale infermieristico del nosocomio di piazzale Borella che nel corso del tempo aveva lavorato fianco a fianco con Leonardo Cazzaniga all’interno dello stesso reparto, quelle delle emergenze, ovvero al pronto soccorso. E una delle infermiere ha riferito dei suoi contrasti con il medico, raccontando che era solito apostrofarla, dandole del transessuale o della ba… sino a quando avevano lirigato ed allora anche le ingiurie si erano ridotte.
L’infermiera ha detto che aveva lavorato con Cazzaniga sin dal 2011, descrivendo una persona particolarmente umorale, a volte tranquilla ed a volte verbalmente molto aggressiva.
(foto archivio; al centro, Leonardo Cazzaniga in aula a Busto Arsizio)
03072018