Stendardi, Airoldi: “Miope non investire nelle bellezze della città”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi in merito ai 30 stendardi con le bellezze artisti rimossi dall’Amministrazione comunale.
Gentile direttrice,
apprendo con sincero dispiacere, dalle pagine del Suo giornale, della decisione dell’Amministrazione Fagioli di rimuovere dalle vie di Saronno i 30 stendardi raffiguranti le principali opere d’arte presenti in città!
Al dispiacere si somma, però, lo sconcerto.
Mi risulta, infatti, che i sostenitori che avevano reso possibile il progetto “Saronno città d’arte” da me iniziato in occasione di Expo 2015, si siano recentemente offerti di rinnovare l’intera collezione di stendardi, facendosi completamente carico delle relative spese. Mi risulta anche che l’Amministrazione Fagioli abbia rifiutato l’offerta.
Il progetto “Saronno città d’arte” è nato con l’obiettivo di valorizzare i tesori artistici, architettonici e di fede di cui Saronno è ricca: il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, la chiesa di S. Francesco, il Museo Gianetti, solo per citare alcuni esempi che connotano la storia della città, già oggi attirano migliaia di visitatori e di fedeli nel corso dell’anno. Del medesimo progetto faceva parte anche il sito saronnocityguide.com, cui è stata poi affiancata la relativa “app”: oggi versano entrambi in stato di abbandono.
Se poi ricordiamo la presenza della seconda stazione ferroviaria per importanza di Trenord, la raggiungibilità, in meno di mezz’ora, di Milano Cadorna, Milano Centrale e Malpensa, comprendiamo come Saronno goda di un indubbio vantaggio sul quale è davvero miope non investire. Come miope si è rivelata, in questi anni, la rinuncia al processo di adesione alla Città Metropolitana.
E’ un panorama desolante. E’ una delle molte conseguenze di una Amministrazione che non ha mai osato alzare lo sguardo, non ha mai investito sul domani della città. Forse perché non crede nelle potenzialità dei saronnesi. Ma così una città muore. C’è però una nota positiva: se i saronnesi lo vorranno, tutto questo sta per finire.
(foto archivio)
24082019