Ottantenne senza casa “espulso in Tunisia”: le verità della Sessa
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del cda della Sessa (firmato da Marco Castelli, Stefano Morandin e Federica Carlomagno) in merito alla vicenda del 80enne sfrattato per non aver pagato l’affitto della casa popolare che il prossimo 6 novembre sarà costretto a partire per la Tunisia.
A seguito del rilievo dato dai media alla vicenda dello sfratto del Sig. Monti, è nostro volere e soprattutto dovere quali consiglieri di amministrazione della Sessa S.r.l., società partecipata dal Comune, precisare alcuni punti, al fine di dare un quadro il più trasparente e completo possibile, comprendendo che inesatte e/o omesse informazioni fornite dal Sig. Monti possano alimentare polemiche che ben si prestano alla strumentalizzazione politica in periodo pre elettorale.
Come già precisato dall’Assessore ai Servizi sociali, il Sig. Monti e la moglie tunisina si rivolgevano ai Servizi Sociali facendo presente la loro difficoltà abitativa e di concerto con l’Ufficio casa veniva assegnato loro ed ai due figli della moglie del Monti (anch’essi nati in Tunisia e di 39 e 33 anni, entrambi disoccupati) un appartamento con box, presso gli stabili della Sessa srl ed a canone agevolato (contratto 3+2). Il contratto veniva sottoscritto il data 01/06/17 non solo dal Monti e dalla moglie ma anche dai di lei due figli in quanto si riteneva che nel mentre avrebbero reperito un’occupazione.
Sin dall’inizio della locazione né il Monti né i suoi familiari hanno pagato il canone di locazione e neppure le spese condominiali, accampando di volta in volta scuse differenti al precedente CdA ed all’Amministrazione comunale che, da subito, si sono dimostrati più che disponibili a venire incontro agli inquilini morosi, cercando soluzioni condivise per il rientro del debito che puntualmente venivano però disattese dai medesimi.
Durante il mandato di Castelli come amministratore unico, sono pervenute diverse lamentele da parte degli altri inquilini che riferivano di un “via vai” dall’appartamento di soggetti estranei e dell’occupazione del box a fine abitativo da parte di soggetti non meglio identificati. Ciò ha portato alla richiesta di formale intervento alle Forze dell’ordine ed a seguito del sopralluogo effettuato lo scorso mese di giugno è risultato accertato il costante utilizzo dell’appartamento anche da parte di altri due familiari della moglie del Sig. Monti e la presenza di una persona extracomunitaria che dormiva nel box, priva di documenti e di permesso di soggiorno. A tale persona veniva immediatamente notificato dalle Forze dell’ordine provvedimento prefettizio di espulsione, veniva denunciata per di violazione delle norme del Testo Unico sull’immigrazione e rilasciata a piede libero.
Quanto sopra e l’insolvenza, un consistente arretrato insostenibile ai fini del bilancio della Società e irrispettoso verso gli altri condomini, hanno spinto l’attuale CdA a procedere con lo sfratto per la liberazione dell’appartamento e del box.
Siamo sicuri che tali informazioni chiariscano le esternazioni del Sig. Monti che se, con i suoi congiunti, ha deciso di trasferirsi all’estero, lo ha fatto per sue ragioni di opportunità personale, comunque dimostrando di voler ignorare la proposta di differenti soluzioni abitative da parte dell’Amministrazione comunale.