Ex asilo, Ciceroni (Ob Sar): “Va bene perservare ma serve una destinazione per evitare anni di degrado”
SARONNO – “Le nostre città pullulano di edifici che vengono lasciati all’incuria ed il cui stato di progressivo abbandono non è utile a nessuno: è necessario, perciò, formulare una proposta di destinazione d’uso per l’intero patrimonio pubblico della città, valutandone la posizione, la possibile funzionalità, il valore artistico e architettonico, essendo consapevoli dell’impossibilità economica di mantenere tutti gli immobili con un fine pubblico”.
Inizia così il commento della candidata sindaco Novella Ciceroni, sostenuta da Obiettivo Saronno, sul vincolo che tutelerà l’ex asilo di via Manzoni e via Roma.
“La proposta di Obiettivo Saronno è quella di concentrare gli sforzi su Palazzo Visconti e una eventuale integrazione con la vicina Villa Gianetti che, dal nostro punto di vista ha un maggior valore estetico e architettonico.
Per quanto riguarda la ex-Asl, riteniamo che porre vincoli senza avere un’idea di utilizzo di un immobile può significare la persistenza di non utilizzo dell’edificio stesso per anni e, quindi, il suo degrado: pensiamo sia doveroso conservare il contesto architettonico in cui l’immobile si inserisce in via Manzoni e in via Roma, evitando di snaturarlo rendendo possibile la costruzione di un palazzo di 10 piani, ma valutandone una finalità privata, se ciò sarà possibile”.
27062020
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Commenti
CAlzari , 20 anni di residenza non bastano per ergerti a candidato sindaco di una città . Non sei nato qui , non conosci le tradizioni, la storia , il dialetto , le persone che ci vivono, i luoghi . Forse viene il sospetto che anche tu non sei Saronnese, o se lo
Sei non hai capito dove hai vissuto finora
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I Sarunat DOC sono inorridì da questa sua visione. Lei crede che siano così piccini e ottusi? Per fortuna non è così.
Tornando all’ex asilo ex ASL di via Manzoni: quello che dice l’ingegnere Novella Ciceroni è che va bene preservare le strutture storiche saronnesi, se hanno un valore, ma che serve anche definire e realizzare un progetto di riqualificazione che permetta ai cittadini di godere di questo bene. La Ciceroni dice NO alla speculazione edilizia e ai grattacieli e dice SI al ridare vita alla città. La critica, in questa operazione, è rivolta al Comitato: ok l’ex asilo è salvo, e quali sono i progetti di riqualificazione e destinazione d’uso? Qualcuno ci sta ragionando? Per cambiare non è sufficiente “bloccare” ma bisogna proporre, progettare e realizzare. Questa è concretezza e questo si aspettano i Sarunat.
Gentile Anonimo, che utilizza il plurale majestatis ma non scrive il proprio nome sapendo che il suo commento sulla frase di Novella Ciceroni “lontanissima dalla cultura lombarda” è offensivo (le ricordo che Novella Ciceroni, risiede a Saronno da oltre 20 anni e che lavora qui), esattamente cosa della frase da lei citata non è chiaro?
L’idea di valutare l’eventuale collaborazione con un privato per evitare che l’edificio cada in uno stato di abbandono le sembra una cosa così surreale o complessa da comprendere?
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risiedere a Saronno è un fatto fisico; essere di Saronno (o diventarlo, certamente) è un fatto culturale;
e così è per “Lombardia”, “Italia”, “Europa”;
un luogo non è acqua, senza odore, senza sapore -
ribadisco: quel modo lì di parlare è politichese bizantino, molto lontano dalla cultura pratica lombarda; poi si offenda chi vuole
Buongiorno a tutti. Rispondo solo una volta. La maggior parte dei commenti è pura denigrazione che non merita neanche considerazione.
Rispondo agli altri.
Che su quella struttura del XIX secolo ci sia un valore storico siamo d’accordo tutti. Ma se ci vuole essere la volontà di preservarla, questa deve essere preceduta da una progettualità o rischia di diventare come Palazzo Visconti, che la giunta Porro aveva promesso di valorizzare e che invece ha poi abbandonato a se stesso.
Per l’ex asilo c’è un progetto di ristrutturazione e di riutilizzo con dei costi ben definiti in questo momento?
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Gentile Calzari, quando lei sarà capace di spiegare al popolo bue questa frase bizantina (lontanissima dalla cultura lombarda) della sig.ra Ciceroni:
“pensiamo sia doveroso conservare il contesto architettonico in cui l’immobile si inserisce in via Manzoni e in via Roma, evitando di snaturarlo rendendo possibile la costruzione di un palazzo di 10 piani, ma valutandone una finalità privata, se ciò sarà possibile”
ecco, saremo tutti contenti.-
Non si capisce niente, vergognoso!!!
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niente di nuovo sul fronte elettorale
è sempre la solita frittata riscaldata che subito dopo si raffredda e si butta
il signor Calzari chiaramente ha i piedi per terra e parla di progetti e costi ben definiti ma non avrà mai una risposta perchè la pubblica amministrazione di qualsiasi colore costa troppo e produce poco e male
e poi i vincitori invocheranno tutte le colpe dei predecessori
infine..gli euro non piovono dal cielo e nemmeno dalla UE
OBiettivo deserto, delle idee
Fatele un esame di cultura lombarda e Saronnese e vedrete il nulla emergere in maniera devastante
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Ci manca solo che adesso sia necessaria la patente del sarunat
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Ma quale patente? Molto semplicemente, se vuoi comandare devi prima studiare.
Ci manca solo che essere (o diventare) sarunat sia una colpa!
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Completamente d’accordo.
Chi viene in Lombardia dovrebbe avere come primo dovere di approfondirne la storia e la cultura . E chi viene ad abitare a Saronno e si candida spavaldamente a sindaco avrebbe il dovere di studiare, ascoltare e riflettere.
Saronno non è terra di conquista.
Dov’è il progetto ? Che cosa parli a fare se non sai cosa vuoi fare ? Ritiratevi prima possibile se volete fare un servizio alla vostra città
C’era bisogno di comunicarci il nulla ?? Evidentemente si per questa signora
Fuffa , nulla , deserto
Non dice niente ma lo dice bene
Non c’è niente da fare. Se non sei di Saronno, se non hai radici e cuore qui, se non sai nulla della storia di questa città, poi tiri fuori cose confuse come queste.
Un discorso così ambiguo che più ambiguo non si può. Leggendolo con attenzione il proposito è chiaro: la signora è per prendere l’ex-asilo e passarlo ai privati per “abbattere e realizzare”.
In fondo, dice la signora, basta che non si facciano 10 piani. Ah, allora stiamo tranquilli!
Questa dice tutto e il contrario, senza mai proposte concrete…solo chiacchiere!
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Sempre meglio delle “soluzioni” a rovinare Saronno di questa giunta. Sempre senza visione, piatte e mai disposta al confronto con i cittadini.
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hai ragione, bla bla bla
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eh si, chiacchierano preoccupandosi di dire sempre la loro inutile e non richiesta posizione
Cominciamo a risistemarlo nel mese di luglio e agosto per ricevere dal primo settembre tutti quegli alunni di elementari e medie che non potranno trovare posto nelle loro vecchie aule perchè troppo piccole per il distanziamento.
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ottima proposta, ma vedrà che non sarà nemmeno presa in consederazione
Una finalita’ privata non e’ piu’ possibile, dopo il vincolo della Sovraintendenza. Per fortuna.
Che poi Palazzo Visconti necessiti di un intervento siamo tutti d’accordo. E’ un problema di finanziamenti non indifferente, su cui si puo’ valutare con bandi specifici. Ma sull’area dell’ex asilo niente interventi privati. Vi manca forse qualche altro condominio in centro? Ecco svelata la vera natura della lista civica, per la serie “… continuiamo pure a cementificare”. Anche no, grazie!
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Non credo che il vincolo blocchi completamente l’intervento di un privato.
Blocca sicuramente la speculazione, ovvero distruzione e palazzina completamente nuova.
Ma l’affidamento a un privato che ne crei degli spazi o altro con un restauro conservativo e una condivisione di parte dei locali o dell’uso al pubblico ritengo sia ancora possibile.
IlSaronno potrebbe fare il solito giochino “10 domande ai candidati” e quella della destinazione degli edifici storici potrebbe essere una.
Vediamo chi ha veramente idee e proposte valide.
Esprimere per condividere è il senso di questo messaggio che precisa nella sua interezza la mancanza di una progettualità estesa alle proprietà comunali interessate, la cui azione rigeneratrice ad uso e consumo della Comunità è sempre più vincolata alle disponibilità di cassa dei fondi comunali. Nulla di nuovo sotto questo cielo per chi già conosce la realtà cittadina ed ha già espresso alcune considerazioni nel merito. E’ solo un motivo per non voler perdere il proprio posto di osservazione nella platea cittadina e prendere parte al dibattito del momento, punto focale di questa calda campagna elettorale che si spera possa esprimere trasparenza, concretezza e fattibilità, accantonando sia le illusioni che i sogni pindarici.
Ex-asilo potrebbe diventare succursale biblioteca!
O qualcosa stile Hangar Bicocca con installazioni permanenti e temporanee.
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Concordo con la scelta della biblioteca