Crisi economica: le tre proposte della lista Airoldi sindaco
SARONNO – “L’emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica si stanno combinando in una pericolosa morsa per la tenuta sociale del Paese. L’autunno, se non già la tarda estate, si caratterizzerà probabilmente per la concreta possibilità di una seconda ondata di contagio. I rischi e le conseguenze sono già visibili ed attuali: contrazione di liquidità e ricavi per le imprese, riduzione del reddito e capacità di acquisto per i lavoratori, perdita di posti di lavoro”.
inizia così la nota di Pietro Insinnamo della lista civica Airoldi sindaco sul rischio di una crisi economica in autunno in città e le possibili azioni da intraprendere.
Queste dinamiche investono anche il Saronnese, dove si corrono almeno tre rischi: la perdita di reddito medio pro – capite; la disoccupazione involontaria di lavoratori over 40 (spesso di difficile ricollocazione) e delle donne, la chiusura di attività commerciali, artigianali e produttive.
Esiste un ruolo che il Comune di Saronno può esercitare in questa situazione di crisi?
Si, certo. Anzitutto il Comune può relazionarsi col tessuto economico – produttivo del proprio territorio in modo sistemico e strutturato. In secondo luogo può individuare le criticità di maggiore impatto sociale ed agire su queste, creando condizioni di protezione per le fasce più deboli. Anche in questo caso servono soluzioni studiate e pianificate, nulla si improvvisa. Insomma Saronno deve passare da una logica di interventi tappa – buco e di rapporti estemporanei col mondo economico – produttivo ad un ruolo di indirizzo politico – amministrativo realmente esercitato. Condividiamo tre proposte presenti nel pacchetto impresa e lavoro del nostro programma:
Innanzitutto la costituzione di un Osservatorio per il Mercato del Lavoro al quale affidare il compito di monitorare lo stato dell’occupazione nel Saronnese, attivare i servizi e gli operatori presenti nel territorio (nell’ambito di un coordinamento stabile) per il contenimento della disoccupazione involontaria con misure di sostegno a percorsi di ricollocazione e riqualificazione, favorire la divulgazione della cultura di impresa e del lavoro nel territorio (ad esempio con l’istituzione di un premio per l’impresa e per il lavoratore dell’anno);
Poi il ricorso ad incentivazioni fiscali per il settore del commercio di prossimità attraverso la parziale defiscalizzazione dei tributi locali sugli immobili destinati ad attività commerciale.
Infine la costituzione di una agenzia per la connettività diffusa in città alla quale affidare il compito di mappare il reale livello di digitalizzazione della città. La connessione digitale, ricordiamo, ha rappresentato per tantissimi l’unico ponte verso il mondo esterno durante il lockdown, per studiare, per lavorare, per mantenere relazioni familiari e sociali.
Si tratta di misure alla portata di una Città come Saronno, certo non dell’attuale Amministrazione, che non risulta abbia mai attivato stabili relazioni e collaborazioni con le Associazioni economiche e sindacali, attraverso tavoli permanenti di coordinamento.
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Commenti
Mamma mia che pena … Fagioli non è certo un genio ma affidarsi a questi è da kamikaze!! Parlano giusto per parlare. Meglio un silenzio sensato che parole senza senso. Airoldi sei vetusto!!
La vera ricetta della sinistra è solo immigrati immigrati immigrati
commento che si commenta da se … personalmente quando uno va al governo spero faccia bene anche se non l’ho votato. Detto quando lega e fdi andranno al governo immagino risolveranno tutti i problemi e se non lo faranno, immigrazione compresa, sarà colpa di altri
La lega è già stata al governo, poco tempo fa. Infatti nei primi 2 mesi di governo hanno rimpatriato tutti gli immigrati, fermato gli arrivi, azzerato la criminalità e reso l’Italia la prima potenza economica mondiale uscendo dall’euro… Poi, dopo un po’ Salvini è andato Papetee e ha fatto cadere il governo perché ormai aveva già risolto tutti i problemi e non c’era più nulla da fare… É andata così, no?
Finalmente qualcuno che avanza proposte sulle quali confrontarsi e non rimane invischiato nelle logiche di una politica fatta di spartizione di potere e di personalismi esasperati.
Le 3 proposte lanciateda questa lista sembrano un pò poca cosa per fronteggiare una probabile crisi economica :
-Osservatorio per il Mercato del Lavoro
mi pare che solo osservare è monitorare sia insufficiente per fronteggiare una crisi occorrerebbe prendere anche iniziative
-incentivazioni fiscali per il settore del commercio di prossimità
bisobnerebbe anche dire in quali misura e come si intendono fare queste incentivazioni
-agenzia per la connettività diffusa
termini molto generici se non si sanno quali scopi concreti si intene fare
Insomma mi sembrano tante parole lontane dalla realtà quotidiana… bolle di sapone
Sono tre punti buttati li così o sapete già cosa fare nello specifico?
Detti così sebrano gli stessi punti proposti dagli altri.
Come si fa a distinguere chi votare dopo anni di proposte di questo tipo?
Aria fritta o doppioni di competenze statali
“servono soluzioni studiate e pianificate, nulla si improvvisa” basta ad “…interventi tappa – buco e di rapporti estemporanei col mondo economico – produttivo…” consiglio da girare ai tuoi compagni di partito del PD che stanno governando il Paese e che ne hanno in mano il futuro. Solita storia, belle parole mai concretizzate però.