Saronno, il bilancio di previsione passa grazie agli indipendenti Calderazzo e Marta Gilli
SARONNO – “I consiglieri pro amministrazione sono 14 e questo mi fa piacere”. E’ questa affermazione di Francesco Licata capogruppo del Pd a fare sintesi del consiglio comunale con cui la maggioranza del sindaco Augusto Airoldi ha approvato il bilancio di previsione.
Un risultato per cui sono stati determinanti i due consiglieri indipendenti Giuseppe Calderazzo e Marta Gilli che, con motivazioni diverse, “per aver partecipato ai lavori che hanno portaton alla redazione del documento e la condivisione del programma” il primo e per “fiducia verso l’Amministrazione per alcuni passi avanti fatti” la seconda hanno votato a favore del bilancio previsionale.
Una seduta in cui si è parlato molto dell’aumento delle tasse ritenuto fuoriluogo e impegnativo per i saronnesi dalle opposizioni che hanno parlato di come “chiedere oltre un milione di euro in più tra addizionale Irpef e Imu fosse inopportuno anche alla luce degli aumenti di bolletti e inflazione con cui stan facendo i conti le famiglie”. L’Amministrazione e la maggioranza hanno ribadito la propria tesi ossia che l’aumento delle tasse fosse necessario “avere una città solidale che si occupa di fornire servizi e aiuti tutti”. Per la prima volta è comparsa come motivazione per l’aumento anche la necessità di pagare aumenti delle bollette che per l’Amministrazione si aggirerebbero intorno ai 700 mila euro. Tra i temi diritti allo studio, sport, viabilità, servizi sociali ma anche Pnrr e un grande ritorno del Pgt.
Anzi è stato il sindaco Augusto Airoldi ad annunciare l’introduzione di fondi per modificare il Pgt cittadino “appena arriverà l’approvazione di quello provinciale” (con una stoccata all’immobilismo della gestione del presidente uscente Antonelli). Una dichiarazione che rompe il tradizionale silenzio del primo cittadino e che “si dimostra funzionale”, con altri elementi, al voto favorevole di Marta Gilli. Attesissimo l’intervento di Calderazzo, il consigliere (inspiegabilmente ancora seduto tra i banchi del gruppo del Pd e senza che il suo nuovo status di indipendente fosse stato annunciato dalla presidenza ad inizio seduta) conferma la volontà di valutare ogni provvedimento “in scienza e coscienza”. Del resto la stessa Marta Gilli pur annunciato il voto favorevole e esprimendo fiducia non rinuncia ad alcune stoccate su “un’amministrazione che procede a colpi di flop”.
Che altro resta della serata? L’amarezza dei cittadini per la decisione del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli di chiudere la parte aperta al pubblico ritardando le risposte degli assessori (a dopo il passaggio alla seduta ordinaria e la nomina dei revisori della Focris) che ha fatto sì che i cittadini avessero solo alcune risposte senza possibilità di ulteriori approfondimenti. Del resto quando il capogruppo Lega Raffaele Fagioli ha presentato una mozione d’ordine sottolineando come l’articolo 43 prevedesse che i cittadini nelle seduta aperta avessero le stesse prerogative dei consiglieri il presidente ha prima ammesso l’errore poi correggendosi dicendo che c’erano altri articoli che lasciavano spazio ad interpretazioni. In ogni caso la mozione d’ordine non è stato votata dal consiglio. Senza risposta, è rimasta, ad esempio, l’istanza sulla sicurezza presentata da un ragazzo a cui il sindaco, delegato alla partita, non ha risposto malgrado il quesito sia stato rilanciato dal capogruppo di FdI Gianpietro Guaglianone.
Il bilancio si è concluso con 14 voti favorevoli (Pd, Tu@, Lista Airoldi + Marta Gilli + Giuseppe Calderazzo) e 11 contrari (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Obiettivo Saronno).
Tutto bene quel che finisce bene? Non completamente. La seduta ha comunque raccontato di una maggioranza molto nervosa (ad inizio seduta consultazioni febbrili per un problema su una tabella segnalato in zona Cesarini tramite pec) e la consueta applicazione fluida del regolamento comunale soprattutto quando si rende necessaria una votazione. Il problema numeri resta una grande incognita come han svelato, meglio di qualsiasi intervento, le facce e le espressioni di sindaco, presidente e consiglieri durante le dichiarazioni di voto di Calderazzo e Marta Gilli. La sensazione di precarietà la fa da padrone e ne sono consapevoli tutti gli attori su entrambi i fronti.
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