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SARONNO – “Dio ti dà quello che non hai: il coraggio di sognare” questa frase che aveva voluto nel suo ufficio ha accompagnato l’ultimo saluto a Pasqualino Cau fondatore della Cls scomparso lo scorso 31 gennaio.
Stamattina, sabato 4 febbraio, alle 10,30 in una chiesa di San Giovanni Battista gremita la città di Saronno ha circondato d’affetto la famiglia, i conoscenti e tutto il mondo della Cls ancora provati dalla comparsa del fondatore avvenuta dopo un breve ricovero. Nessuno ha voluto mancare: tanti i volontari, tanti conoscenti, tanti gli amici e le autorità dal sindaco Augusto Airoldi agli assessori Ilaria Pagani e Gabriele Musarò senza dimenticare i consiglieri Mattia Cattaneo e Mauro Lattuada.
A celebrare le esequie don Vincenzo Bosisio che nell’omelia ha ricordato come Cau abbia “saputo declinare un infinito amore per il prossimo imparando ad amare, servire, essere umile e utile dalla sua incrollabile fede”.
“Speriamo – ha concluso – che Cau continui ad essere un esempio per noi e per la nostra comunità: il suo sobno che si è concretizzato e quello per il quale stava ancora lavorando e lottando continuino ad essere per Saronno un modo per amare il prossimo”.
Toccante il ricordo della Cls che con un breve discorso ha voluto dedicare al proprio fondatore “padre, amico, volontario” un profondo, sentito e sincero grazie condiviso da tutti i presenti con un lungo applauso.
Intense le parole del ex prevosto monsignor Angelo Centemeri che commosso ha tratteggiato con affetto la figura di Cau come “un uomo di grandi sogni ma con i piedi ben radicati per terra”. “Credeva fermamente nella Provvidenza – ha concluso – ma faceva il suo meglio per concretizzare i suoi progetti mettendoci tutto il suo cuore, tutto il suo impegno e tutta la sua fede. E’ è proprio questo che ha donato alla città di Saronno la Cls un autentico gioiello di solidarietà”.






Chi era Pasqualino Cau
Aveva 88 anni vissuti intensamente prima in Sardegna, sua terra d’origine, quindi a Genova e poi a Saronno. Padre di due figli si è impegnato molto nel creare un aiuto alle famiglie che si occupavano della cura di una persona disabile. A Saronno quarant’anni fa con un gruppo di saronnesi tra cui Enzo Volontè, aveva creato la Coperativa Lavoro e solidarietà un progetto ambizioso nato “per aiutare chi ha bisogno di scoprire le proprie potenzialità inespresse, attraverso la formazione all’autonomia, per dare dignità di lavoratore a chi è ordinariamente escluso dal mondo del lavoro, per offrire una proposta positiva di vita a chi soffre situazioni di difficoltà e di emarginazione. La Fondazione Cls ha la missione di promuovere l’inserimento attivo nel tessuto sociale di persone disabili dello spettro psichico (psicofisici, autistici; psichiatrici).
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