Visto da Varese: Vacanze alle spalle e portafogli sempre più vuoti
3 Settembre 2023

di EZIO MOTTERLE
D’accordo, alla fine i più sono partiti, accreditando nel conto statistico l’attesa ripresa del turismo. Molti però sono tornati prima del previsto, riducendo il numero dei pernottamenti: più che l’aria salubre di mari e monti potè il rapido svuotamento del portafogli. Senza contare i tanti che all’ultimo minuto di partire non se la son proprio sentita e i tantissimi che dinanzi a prezzi in salita e meteo poco affidabile alle vacanze 2023 ci avevano già messo da tempo una pietra sopra. Numeri precisi su quanti siano questi o quelli? Chi può dirlo. Largo dunque a stime, sondaggi, sensazioni soprattutto, valutazioni incerte anche per un Varesotto che non brilla più come un tempo quanto a patria del benessere (pur registrando un boom di presenze turistiche, soprattutto straniere, grazie all’insostituibile motore dei suoi laghi). Varesini in realtà alle prese con ben altra acqua alla gola. Un dato ufficiale diffuso nel cuore della vacanza lascia poco spazio alle interpretazioni. Il risparmio in provincia di Varese – dopo un periodo positivo – al 31 marzo di quest’anno registra un’inversione di tendenza: i depositi bancari complessivi sono scesi a 25 miliardi e 954 milioni, un calo del 2,9% rispetto allo stesso trimestre 2022 quando erano 26 miliardi e 733 milioni. Depositi per circa tre quarti accantonati dalle famiglie, che nell’anno considerato riducono i risparmi da 19 miliardi 426 milioni a 18 miliardi 867 milioni con un calo del 3,4%, come dire che in dodici mesi quasi 700 milioni sono svaniti, per pura curiosità si può calcolare che sono rimasti in banca circa 800 euro in meno per ogni residente, neonati compresi, frutto evidente del diffuso ricorso al gruzzolo più o meno faticosamente accumulato per fronteggiare la persistente impennata del carovita alimentato dall’inflazione. Flessione dei depositi molto evidente anche per le imprese, che fanno registrare un calo del 6% bruciando quasi 300 milioni con un calo della somma complessiva da 4 miliardi 821 milioni a 4 miliardi 534 milioni, mentre decrescono intanto anche i prestiti, 19 miliardi e 790 milioni (-2% rispetto al dato di un anno prima).
In vista di un autunno già carico di guai c’è davvero poco da stare allegri. Le ferie, fatte o saltate, a questo punto sono acqua passata. Ma il portafogli pieno diventa sempre più una chimera.
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