Scontro ultras Molinello-Dal Pozzo, lettera aperta del sindaco: “Fatti che non ci appartengono”
CESANO MADERNO – “???????? ????? ?????, ??? ?????? ????????? ??? ???????, ??? ???????? ??? ????????? ???? ????? ???????????. Altri modi di intendere lo sport non ci appartengono, non sono mai appartenuti a Cesano Maderno e mai ci apparterranno. Non tolleriamo e condanniamo con fermezza episodi di violenza e criminalità che nulla hanno a che vedere con la sana pratica sportiva”. Lo ha dichiarato il sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca, in seguito agli episodi di inconcepibile violenza accaduti domenica scorsa in città. Il riferimento va agli scontri fra ultras avvenuti a margine della partita di calcio di Seconda categoria, Molinello-Dal Pozzo.
Daspo in arrivo?
Ringrazio, dice il sindaco, “le forze dell’ordine sia per la loro presenza che per il tempestivo intervento che ha consentito di ripristinare la normalità dopo attimi di autentica guerriglia, nonché per il lavoro quotidiano che svolgono sul territorio. Mi sono personalmente recato sul luogo degli incidenti e nella giornata successiva ho interloquito con il questore di Monza che mi ha rassicurato sul fatto che saranno accertate le responsabilità ed applicate le sanzioni del caso: queste situazioni non possono essere tollerate, ma soprattutto non appartengono alla cultura della nostra comunità. Cesano Maderno è una città inclusiva, partecipativa, le nostre strutture sportive sono aperte e destinate ad una pratica sana, che guarda allo sport quale momento di sviluppo e crescita dei ragazzi, anche sociale e culturale. Sono affidate alle nostre società sportive che, storicamente, hanno sempre contribuito a trasmettere ed insegnare ai ragazzi il rispetto dei propri compagni di squadra e degli avversari, ad avere la sensibilità di supportare ed aiutare, a vincere insieme nell’ossequio delle regole, guardando alla sana competizione per alimentare la capacità di migliorarsi. Alle stesse società, in un’ottica di condivisione ed esaltazione della pratica sportiva, è affidato il delicato compito di coinvolgere gli appassionati ed i sostenitori, respingendo, però, frange violente ed inappropriate. Sono concetti basilari e fondamentali ed è per questo che non possiamo che dissociarci e condannare quanto accaduto. In questo senso sono certo di interpretare il sentimento di tutta la nostra comunità, incredula e sconcertata davanti ad episodi di violenza totalmente estranei allo sport e che mai troveranno spazio nella nostra città”.
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Il tifo organizzato è solamente una raccolta del peggio della società