Giorgia Meloni ricorda “il sacrificio e il coraggio di Maria Cristina Luinetti” nel trentennale della morte
SARONNO – Dopo il ministero della Difesa con il ministro Guido Crosetto anche la premier Giorgia Meloni ha ricordato il trentesimo anniversario dell’uccisione di Maria Cristina Luinetti crocerossina saronnese vittima di un attentato in Somalia.
“Nel trentesimo anniversario dalla sua scomparsa – commenta il primo ministro Giorgia Meloni – desidero ricordare il sacrificio e il coraggio di Maria Cristina Luinetti, giovane donna appartenente al Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Perse la vita a Mogadiscio, il 9 dicembre 1993, mentre cercava di impedire ad un uomo armato di entrare nell’ospedale in cui prestava servizio, incarnando fino all’ultimo il motto “Ama, conforta, lavora e salva”. Fu la prima italiana a cadere in missione di pace all’estero. Nel suo nome, e nei valori di eroismo e altruismo, non dimentichiamo”.
A ricordare la storia di Maria Cristina e il suo sacrificio il sito di Croce Rossa: “Ricorrono i trenta anni dal sacrificio di Sorella Maria Cristina Luinetti, una donna della Croce Rossa, una Rappresentante del Corpo delle Infermiere Volontarie della Cri che, lontano da casa, decise di incarnare quel motto ‘Ama, conforta, lavora e salva’ fino alle sue estreme conseguenze, divenendo la prima donna italiana caduta in una missione internazionale di pace. Sorella Luinetti passò soltanto 19 giorni in Somalia; inviata a Mogadiscio il 20 novembre 1993 per prendere parte alla missione internazionale UNOSOM II, venne uccisa il 9 dicembre 1993. Le sue altissime azioni furono guidate da una profonda consapevolezza relativa ai rischi che correva nell’offrirsi ostaggio che fu seconda soltanto alla altrettanto profonda consapevolezza di proteggere vittime innocenti all’interno del poliambulatorio dove prestava servizio in favore della popolazione somala. La sua azione, mossa dall’imperituro principio di Umanità che rappresenta il pilastro della nostra azione umanitaria, è ancora oggi fonte di ispirazione per il personale militare in Italia e all’estero e per i 160.000 Volontari e Volontarie presenti nei quasi 700 comitati della Croce Rossa Italiana che, ogni giorno, si confermano un punto di riferimento per la popolazione”.
Una vicenda che continua ad avere contenuti e valori di grande attualità come ricorda il presidente Cri Rosario Valastro: “Il messaggio di Sorella Luinetti è più attuale che mai. Ancora oggi assistiamo a gravi violazioni della neutralità del personale sanitario e delle strutture sanitarie che sono sistematicamente oggetto di attacco. Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è impegnato affinché gli Stati e tutte le parti in conflitto si rispettino il diritto internazionale umanitario e il personale sanitario sia sempre rispettato e protetto”.