Profughi, Licata: “Fagioli come Mellberg, si nasconde per non giocare la partita”
Ecco il testo
Forse ai più sfugge chi sia Mellberg. Fu un giocatore arrivato a Torino, sponda banconera, poco dopo calciopoli nel periodo di purgatorio che attraverso la mia squadra. Arrivò insieme ad un tale Poulsen, forse un pò più noto per aver ricevuto uno sputo da Totti durante l’Europeo del 2004, un gesto stupido da parte del Capitano della Roma che ci costo poi il biscotto nel derby scandinavo Danimarca-Svezia e l’esclusione da quel brutto Europeo.
La cosa che ricordo bene dell’opaco Mellberg, perchè mi valse numerosi mal di fegato, era il suo continuare a nascondersi dietro i compagni e gli avversari, quasi che non volesse farsi passare la palla. Lo svedese giocava tra l’altro in un ruolo strategico,un centrale di difesa, cioè quello che dovrebbe dannarsi l’anima per la squadra recuperando palloni, strappandoli dai piedi degli avversari per servirli ai propri compagni. In quel ruolo avrebbe dovuto dare riferimenti alla difesa ed all’attacco facendo da cerniera, avrebbe dovuto essere sempre vicino all’azione per farsi passare il pallone perchè, chi ha giocato a calcio lo sa, quello è l’uomo che tutti cercano quando in difficoltà o per far partire un’azione. Non si può nascondere sennò è l’intera squadra ad andare in sofferenza e si perde la partita.
Questo comportamento ed atteggiamento mi ricorda molto il nostro Sindaco verde-camiciato, non da ultimo sulla questione profughi.
Non è un atteggiamento conforme al ruolo ed alla responsabilità istituzionale del Primo cittadino quello di continuare a nascondersi dietro leggi e leggine o regolamenti estratti ad hoc dalla naftalina per mascherare scelte politiche ben chiare. Sarebbe meglio che il Sindaco leghista dichiarasse a gran voce le motivazione del suo agire: “Non voglio i profughi” e non si nascondesse dietro una presunta inagibilità della sede destinata ad ospitarli, estratta all’ultimo momento dal cilindro, per cercare di respingerli.
Ridicole ed a tratti imbarazzanti sono le dichiarazioni del Segretario del carroccio cittadino che a tentativo di difesa del suo Sindaco, in puro stile leghista, cerca di addossare le responsabilità al governo Renzi e ancora peggio dichiara, spero con ironia, che i fondi destinati ai profughi potevano essere destinati “mantenere il teatro, garantire intere sezioni delle scuole saronnesi, potenziare l’organico della polizia locale, ridurre le aliquote delle imposte comunali, potenziare il trasporto pubblico e sistemare qualche buca in più.”
I soldi necessari per tutto ciò sono stati fagocitati dai 130.000 euro di costi dello staff del Sindaco e dai quasi 60.000 di costi superiori della giunta che in totale fanno € 190.000 all’anno. Questo è ciò grava in maniera vergognosa e diretta sulle tasche dei saronnesi e non i fondi per i profughi che arrivano dal ministero e non vengono corrisposti dai comuni ospitanti.
(foto archivio per il collage di copertina foto Mellberg fonte : Swedish national football team 2006.jpg)
01042016