Bergamaschi (Forza Italia): “Lodo vaccinale prima della obbligatorietà”
SARONNO – Intervento del saronnese Lucio Bergamaschi, esponente locale di Forza Italia, sul tema tanto dibattuto in questi giorno, ovvero sull’eventuale obbligatorietà della vaccinazione anti-covid.
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Commenti
lodevole preoccupazione. ma uno come il dott. Bergamaschi non farebbe meglio a preoccuparsi del disastro della sanità lombarda di cui fa parte? chiedo per un amico (di Bergamaschi)
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Vedo ora la domanda. Ancorché un po’ strumentale, ma rispondo volentieri. La Lombardia è stata pesantemente colpita nella prima e seconda ondata. Il sistema ospedaliero bene o male ha retto, la rete dei medici di famiglia e della medicina territoriale meno. La campagna vaccinale però è stata un successo: insieme al Lazio siamo la prima regione per numero di vaccinati in rapporto alla popolazione con oltre il 70%. Alla luce di quanto è accaduto nel 2020, la Regione ha messo mano alla riforma della Legge 23/2015. L’erogazione di tutti i servizi sarà accorpata nelle ASST che diventeranno l’interlocutore dei comuni sui temi sanitari. Verranno ripristinati i Distretti con la creazione delle Case della Comunità, poliambulatori e uffici amministrativi insieme. Insomma siamo al lavoro per migliorare l’efficienza del sistema.
Troppo timido! E le famose cure domiciliari sono una chimera, chi mai puo’ gestire decine di migliaia di ammalati gravi a casa. Con tutto quello che ne consegue… Quando vaccinandosi si azzera o quasi tutto questo? Salvo chi nega la realtà non sa o finge di non sapere che oggi chi finisce in ospedale grave, e non lo curi certo a casa se necessita di intensiva o para intensiva, sono solo NON vaccinati
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Mi scusi ma perché mai le cure dovrebbero essere una chimera?
Sia in termini ospedalieri (anticorpi monoclonali, plasma iperimmune…) abbiamo cure che hanno dato un successo prossimo al 100%, sia in termini di protocolli domestici (che variano ovviamente in base alla gravità della sintomatologia) strutturare una politica sanitaria sulla cura come sarebbe normale iter mi sembra tutto fuorché una chimera.
Poi se il vaccino, utilissimo sia chiaro, deve diventare un nuovo totem secondo cui ogni approccio scientifico ne deve essere subordinato, si parla di qualcosa più simile al tifo calcistico che a un ragionamento strutturato e realistico.
Se la sperimentazione vaccinale non si dovesse verificare la soluzione, malauguratamente e sfortunatamente, cosa facciamo?
Un suicidio di massa oppure si insiste stupidamente perché “così è stato detto “?
Oppure, come ogni paese evoluto se ne prende atto e si cerca altrove, ad esempio valutando ANCHE ,le cure? Sempre che questa parola non susciti lo stesso effetto di una bestemmia in chiesa…
Credo che la sua preoccupazione sia di primaria importanza.
Però vediamo il caso israeliano in cui una campagna vaccinale condotta con successo non ha evitato le ospedalizzazioni né le terapie intensive.
Anche in Italia (fonte Repubblica) le ospedalizzazioni sono superiori tra la popolazione vaccinata che l’ormai esigua minoranza di non vaccinati.
Forse, con rammarico, questi numeri ci dicono che la campagna vaccinale non ha dato il risultato sperato da tutti e forse, al posto che insistere con mille altre dosi, sarebbe più sensato virare su terapie domiciliari per evitare le ospedalizzazioni.
In realtà quella strada non è ancora stata percorsa.
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In Italia ed in Israele l’incidenza di malattia grave è enormemente più elevata tra i non vaccinati.
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Mi sembra che la percentuale degli ospedalizzati NON vaccinati continui ad essere notevolmente superiore ai vaccinati. Cita Repubblica come fonte…in quale data sarebbe apparso ciò che lei afferma??
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Credo si riferisca al 19 Agosto passato.
In effetti i dati che Repubblica porta sono un po’ sconfortanti, ma tant’è
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