Notte bianca con la tassa di soggiorno, Roccabruna evidenzia le criticità per gli operatori
SARONNO – “Leggo le dichiarazioni dell’assessore al Commercio D’Amato riportate oggi dalla stampa in merito a tassa di soggiorno e notte bianca e, sinceramente non so se mettermi a piangere o a ridere”.
Inizia così la nota di Sara Roccabruna nota per il suo impegno come membro del direttivo della lista civica Obiettivo Saronno ma in questo caso operatrice del settore interessato dall’intervento.
“Ricordo che la tassa di soggiorno è un’imposta di scopo, i cui introiti devono essere reinvestiti per incentivare il turismo attraverso l’incremento dell’attrattività ed il marketing territoriale. Come proprietaria di struttura ricettiva ho partecipato all’ incontro tenutosi alcune settimane fa tra i gestori delle strutture cittadine, dove si è discusso anche della tipologia di eventi che possono in qualche modo ricompensare le strutture per l’ulteriore sforzo organizzativo ed economico che la gestione di un ulteriore onere burocratico comporta. È del tutto evidente come un evento locale come la notte bianca – a meno che non ci sia l’intenzione di invitare i Maneskin e richiamare gente da tutta Italia – incentiverà solo l’arrivo dai Comuni limitrofi e non porterà un euro nelle casse di hotel e B&B, dato che è improbabile che chi arriva da Rovello o Gerenzano si fermi a dormire per la notte a Saronno.
Ricorda giustamente il nostro presidente dell’associazione B&B Varese, Alfredo Dal Ferro, che si dovrebbe almeno conoscere la differenza tra “turismo” ed “escursionismo di giornata”, che favorisce solo i soliti bar e gelaterie, senza nulla togliere a queste bellissime attività. Ben venga organizzare finalmente qualcosa dopo due anni in cui l’Amministrazione ha impedito per la mancanza del piano di sicurezza qualsiasi tipo di evento serale in piazza, ma non spacciamolo come qualcosa per cui è corretto reinvestire gli introiti della tassa di soggiorno o che porterà qualcosa di più a Saronno.
Siamo anche lieti come proprietari di venire a sapere a mezzo stampa che la data decisa per l’inserimento della tassa è dal primo luglio 2023, dopo mesi in cui abbiamo dovuto fare continue pessime figure con i clienti, perché la tassa è stata approvata a dicembre senza un minimo di consultazione preventiva con la categoria e poi non è più stato dato alcun riferimento pratico ed organizzativo. Mi chiedo inoltre cosa dovrà essere “condiviso” nel previsto incontro con gli operatori, visto che il regolamento verrà approvato senza consultazioni nel consiglio comunale del 26 aprile e che la data di partenza è già stata decisa in autonomia dal Comune.
Un’ultima osservazione su quello che è stata la giornata di ieri, 20 aprile: in pieno Salone del Mobile, con le strutture saronnesi stracolme di turisti di ogni parte del mondo (una delle rare date in cui si registra il sold out) si ripresenta un problema che da anni gli hotel segnalano all’Amministrazione, ovvero la totale irreperibilità di taxi. Ovviamente è un servizio privato, ma è così impensabile organizzare dei tavoli che mettano insieme vari operatori che hanno a che fare con la ricettività per provare a gestire insieme queste problematiche? Si inizia dalla fine – ovvero a far pagare una tassa aggiuntiva a chi dorme in hotel o B&B o affittacamere – senza aver svolto tutto il lavoro preventivo per accogliere le persone in una città che funzioni e che sia in grado di offrire i servizi minimi che servono ai visitatori.
Ieri in tanti hanno dovuto aspettare ore in una stazione ferroviaria da terzo mondo perché era impossibile camminare sotto il diluvio o recuperare un taxi per spostarsi. Personalmente, con le mie poche camere, mi sono offerta di accompagnare gratuitamente gli ospiti al ristorante e di andarli prendere in stazione – rischiando anche di sentirmi contestare che offerto un servizio che non posso dare – ma è assurdo che si debba tamponare in questo modo e si pensi di far pagare una tassa aggiuntiva a chi arriva in una città che non è minimamente organizzata per accoglierli.
21042023