Tsipras e Rc: “Condanna al terrorismo e alle politiche di esclusione del Comune
Ecco il testo integrale inviato oggi
Condanniamo gli attentati di Parigi come i bombardamenti francesi sulla Siria.
Dichiariamo la nostra solidarietà ai parigini come agli innocenti abitanti di Raqqa.
Condanniamo l’ipocrisia dei governanti occidentali (italiani inclusi) che dichiarano nemico l’ISIS e fanno affari ogni giorno con i suoi finanziatori: Arabia Saudita, Qatar, Emirati.
Condanniamo l’operato della Turchia, che finge di stare contro l’ISIS, ma poi lo usa per reprimere i Kurdi.
Condanniamo la vendita di armi, anche quella legale, a questi regimi, che speculano su immani tragedie.
Condanniamo le guerre occidentali in Africa e Medio Oriente, dall’Iraq alla Libia, dall’Afghanistan alla Siria.
Porgiamo la nostra solidarietà a tutti i popoli martoriati dalla “nostre” bombe.
Offriamo accoglienza in Europa ai rifugiati, che fuggono dalle “nostre” guerre e dai loro nemici interni.
C’è una minoranza al potere che vuole trascinare il mondo, come le nostre città, in una spirale di odio e di vendetta: noi non ci stiamo. Il dialogo è l’unica via d’uscita e di futuro!
Rispondiamo alle richieste di vendetta chiedendo pace, giustizia sociale e solidarietà. Possiamo farlo anche qui, da noi, ogni giorno, con gesti quotidiani.
Come?
Partecipando alla fiaccolata per la pace indetta venerdì sera da cittadini e associazioni che hanno deciso di non fomentare l’odio e la violenza, strumentalizzando gli eventi parigini, ma chiedono pace e solidarietà.
Condannando ancora una volta il sostegno a formazioni che sostengono la superiorità della razza e in nome di questa istigano alla discriminazione, addirittura patrocinate dall’amministrazione comunale di Saronno. E le reazioni agli attentati, isteriche e fallaci, di persone che hanno avuto incarichi di governo in città.
Contrastando le politiche di esclusione dai diritti praticate da chi governa Saronno. Si pensi alla recente delibera della Giunta Comunale che sancisce l’uscita di Saronno dal Sistema nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), assolutamente pretestuosa: non sarà l’accoglienza di 7 persone, peraltro pagata in gran parte dal Ministero dell’Interno, a gravare sui costi di un Comune di 40000 abitanti: si preferisce gettare persone ai margini, salvo poi gridare alle conseguenze di questa esclusione.
Condannando l’utilizzo di denaro sottratto al bilancio dei servizi sociali per pagare spese superflue, mentre sempre più abitanti di Saronno patiscono le conseguenze della crisi economica e della riduzione dei diritti.
Lavorando ogni giorno in questa città, in forma singola o associata, ciascuna e ciascuno per le proprie possibilità, per costruire relazioni tra le persone basate non sull’odio e la diffidenza, ma sulla conoscenza e la collaborazione, a partire dalla scuola, dove più che altrove si costruisce il futuro della nostra società.
Affermando, infine, che siamo contro l’ISIS, ma anche contro i governi che li finanziano e contro i nostri governi che sono loro partner e partecipano alla violazione della nostra Costituzione repubblicana non solo rispondendo con la guerra alla minaccia terrorista, ma anche commerciando armi e rifiutando l’accoglienza dei profughi che queste stesse ingiustizie producono in tante parti del pianeta.