SARONNO - C'è chi ha contattato la scuola, chi ha contattato direttamente il Municipio: sono diverse le mamme preoccupate per le temperature che domani mercoledì 12 aprile i bimbi e gli studenti saronnesi torneranno nei plessi scolastici cittadini.
Le scuole sono chiuse da qualche giorno per le vacanze di Pasqua e quindi anche il riscaldamento è spento. Malgrado il sole primaverile le temperature sono decisamente basse tanto che anche in case private e appartamenti il freddo si fa sentire. Dal Comune giovedì 6 aprile la conferma dell'obbligo di spegnere i riscaldamenti. “In base alla normativa in vigore (Decreto Cingolani) che disciplina il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, le abitazioni, i negozi, gli uffici privati saronnesi dovranno spegnere il termostato a partire da sabato 8 aprile, in quanto la fascia climatica E (in cui è collocata la nostra città) prevede che, al netto di proroghe, gli impianti possano funzionare per 13 ore giornaliere, con una temperatura massima di 19 gradi, dal 22 ottobre sino al 7 aprile 2023".
Unici autorizzati a tenere accesi riscaldamenti gli edifici sensibili "dove possibile mantenere l’accensione sino al 15 aprile, per un massimo di 6,5 ore giornaliere ed una temperatura massima di 19 gradi. La deroga è quindi consentita agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici; alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali; agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido; agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili; agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione”.
Scuole elementari, medie e superiori non rientrano nelle fattispecie per cui è previsto accensione da qui la richiesta dei genitori di una deroga: "In questi giorni fa decisamente freddo stare seduti tutta mattina non sarà decisamente piacevole in un classe dove il riscaldamento è spento diversi giorni viste le vacanze di Pasqua". I genitori hanno contattato la scuola, ad esempio l'istituto Ignoto Militi, e il comune (proprietario degli stabili) per chiedere l'accensione del riscaldamento da domani quando i bimbi torneranno in classe: "Abbiamo sentito sia l'ufficio stabili che l'ufficio scuola e speriamo che ci sia l'attenzione dal comune di garantire una temperatura che non costringa gli studenti a stare con giacche e cappotti".
Una deroga allo spegnimento dei riscaldamenti è arrivato negli ultimi ore con alcuni provvedimenti delle Amministrazioni comunali come quella di Tradate.
(foto archivio)
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SOLARO - Nuova ordinanza del sindaco Nilde Moretti in tema di risparmio energetico. In sostanza è stata rinviata al 3 novembre l'accensione dei riscaldamenti sul territorio comunale di Solaro. E' il secondo rinvio firmato dal primo cittadino solarese.
"La permanenza di temperature ben al di sopra della media del periodo (con 12-14 gradi di notte e 22-24 gradi di giorno) - si legge nel provvedimento - unita all’esigenza di ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti hanno suggerito ai Comuni di approvare questo provvedimento. Va ricordato in ogni caso che il nostro territorio per la stagione fredda è inserito nella zona climatica E, dove è previsto che l’orario massimo di funzionamento dei riscaldamenti sia di 13 ore giornaliere tra il 22 ottobre ed il 7 aprile, che la temperatura massima sia di 19 gradi per abitazioni, uffici e negozi e 17 gradi per le attività industriali e artigianali con un margine di tolleranza di 2 gradi in più o in meno".
Sono esentati dalle ordinanze gli edifici e le attività che necessitano del mantenimento di temperature più elevate, quali ad esempio ospedali o casa di cura, piscine o asili nido.
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LIMBIATE - Il sindaco Antonio Romeo ha firmato l'ordinanza che posticipa al 29 ottobre l’attivazione degli impianti termici ad uso riscaldamento. "Considerate le temperature sopra la media stagionale registrate in questi giorni e in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi, il Comune di Limbiate ha deciso di posticipare l'accensione degli impianti di riscaldamento" si legge in una nota del Comune.
In tutti gli edifici pubblici (ad eccezione di quelli previsti dalla medesima ordinanza) e privati sarà dunque possibile accendere gli impianti di riscaldamento a partire da sabato 29 ottobre.
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(foto: il sindaco Antonio Romeo di Limbiate ha firmato l'ordinanza che posticipa l'accesione dei termosifoni al 29 ottobre)
22102022
[post_title] => Anche Limbiate rinvia l'accensione dei caloriferi [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => anche-limbiate-rinvia-laccensione-dei-caloriferi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-10-21 11:44:16 [post_modified_gmt] => 2022-10-21 09:44:16 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=311490 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 277409 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-01-29 05:23:00 [post_date_gmt] => 2022-01-29 04:23:00 [post_content] =>LOMAZZO - Lavori urgenti al liceo artistico "Melotti" di Lomazzo dove venerdì scorso si erano staccati alcuni pannelli di cartongesso, crollati in una classe, senza che comunque si facesse male nessuno. Ma per tutti gli accertamenti del caso e per gli interventi necessaria la scuola era stata temporaneamente posta in Dad, quindi con didattica a distanza, con chiusura della scuola per 3 giorni disposta dal sindaco Gianni Rusconi tramite una ordinanza.
Obiettivo affrontare il problema, i calcinacci erano caduto a causa di una perdita d'acqua dovuta ad un guasto del riscaldamento. Ora il problema è stato risolto
Al Melotti fanno riferimento circa 140 allievi suddivisi i sei classi.
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29012022
[post_title] => Lomazzo, lavori urgenti al liceo Melotti per sistemare il riscaldamento e il cartongesso [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => lomazzo-lavori-urgenti-al-liceo-melotti-per-sistemare-il-riscaldamento-e-il-cartongesso [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-01-28 21:14:15 [post_modified_gmt] => 2022-01-28 20:14:15 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=277409 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 241221 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-04-16 18:14:13 [post_date_gmt] => 2021-04-16 16:14:13 [post_content] => SARONNO - "In seguito al calo delle temperature di questi giorni, l'Amministrazione comunale ricorda che la vigente normativa che disciplina la materia dà la possibilità di accensione degli impianti di riscaldamento anche al di fuori del periodo previsto che va dal 15 ottobre al 15 aprile, in presenza di situazioni climatiche avverse che ne giustifichino l’esercizio, per una durata massima di sette ore giornaliere". Lo si legge in una nota odierna dell'ente locale saronnese.Considerato il perdurare dei superamenti, i livelli delle concentrazioni e le previsioni non particolarmente favorevoli alla dispersione, come previsto dal protocollo di attivazione, sono introdotte, a partire da domani, le misure temporanee di primo livello nei Comuni interessati in provincia di Cremona e Pavia (7 giorni consecutivi con valori di Pm10 sopra il limite), in provincia di Milano, Bergamo e Monza (6 giorni consecutivi con valori di Pm10 sopra il limite), di Varese (5 giorni consecutivi con valori di Pm10 sopra il limite) e di Brescia e Lodi (4 giorni consecutivi con valori di Pm10 sopra il limite).
Ambiti - Sono sospese le misure temporanee sul traffico, quindi le limitazioni temporanee per i veicoli euro 4 diesel, tenuto conto della delibera della Giunta Regionale del 9 novembre 2020 e del fatto che la Lombardia è collocata nello 'scenario di tipo 4', in forza delle misure restrittive nazionali introdotte con il Dpcm 3 novembre e con l'ordinanza 4 novembre. Le misure temporanee di primo livello riguardano, nei Comuni con più di 30.000 abitanti, il riscaldamento domestico (riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni), l'agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici) e divieto assoluto di combustioni all'aperto (accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d'artificio). Si raccomanda inoltre la massima adozione dello smartworking.
Rilevazione quotidiana - I dati sulla qualità dell'aria vengono esaminati ogni giorno e viene data comunicazione in maniera tempestiva circa la cessazione delle limitazioni temporanee. Come previsto dalle 'd.G.R. n. 7095 del 18 settembre 2017' e 'n. 712 del 30 ottobre 2018', qualora si registrassero un valore al di sotto della soglia unito a previsioni metereologiche con condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti oppure valori al di sotto della soglia per due giorni consecutivi si potrà procedere con la disattivazione delle misure temporanee.
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Contestualmente sono stati sequestrati oltre 850 mila euro nei confronti di 5 società ritenute coinvolte negli illeciti. Fra le scuole dove sarebbe avvenuto il raggiro, anche cinque istituti di Saronno; oltre ad istituti di Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Luino, Bisuschio, Sesto Calende, Gavirate, ed anche Tradate e Gazzada Schianno.. I provvedimenti, emessi dal Tribunale di Varese, giungono al termine delle indagini condotte e coordinate dalla locale Procura che hanno fatto luce sulle condotte perpetrate ai danni della Provincia da 2 professionisti esterni incaricati rispettivamente di vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori e del collaudo del contratto di appalto - del valore di oltre 29 milioni di euro - relativo alla gestione clima e riqualificazione tecnologica degli edifici della Provincia. Dalle investigazioni sarebbe emerso che, almeno a partire dall’anno 2016, uno dei professionisti, quale direttore esecutivo del contratto, avrebbe falsamente attestato la regolarità esecutiva dei lavori, nonostante non fossero stati realizzati completamente. Tali gravi inadempimenti sono stati quantificati in 2,5 milioni di euro dalle nuove imprese subentranti nell’appalto. In tale fase si è inserita la condotta del secondo professionista che, all’atto del collaudo finale avrebbe quantificato in 850 mila euro il valore delle opere non realizzate. Le indagini hanno fatto emergere gli accordi illeciti intercorsi tra i due professionisti finalizzati ad alleggerire la posizione delle imprese inadempienti (per le quali, uno di essi, da libero professionista, aveva prestato collaborazione). Tali forzature avrebbero portato alla redazione di un rapporto finale ed al rilascio del certificato di collaudo in cui sarebbero stati ulteriormente ridotti i valori delle inadempienze, arrivando a quantificarli in circa 250 mila euro. Le condotte rilevate nel corso delle indagini avrebbero riverberato gravi effetti sulle attività didattiche dello scorso anno scolastico in numerosi istituti della provincia che sono state caratterizzate dal non corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento durante il periodo invernale. 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Non è caduto nel vuoto l'appello che era stato lanciato recentemente da alcuni genitori che avevano fatto presenti i problemi che si registravano nell'impianto sportivo scolastico. La segnalazione delle problematiche esistenti è dei giorni scorsi quando nella palestra il freddo si era fatto particolarmente intenso, con temperature attorno ai 14 gradi. Abbastanza per ammalarsi, per i giovani chiamati alle ore di educazione fisica; e non erano mancate le lamentele da parte dei famigliari dei bambini, anche sui social network. In precedenza si era infatti guastato l'impianto di riscaldamento, era stato risistemato ma con una sola delle due ventole funzionanti, non abbastanza per riuscire a scaldare tutto l'ambiente. Il Comune è dunque riuscito a correre ai ripari risolvendo l'impasse. 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Certo che può! - rimarca l'assessore comunale Marzia Campanella - I primi passi intrapresi sono proprio questi, fare il possibile per ridurre l’impatto ambientale e consentire il risparmio di energia e denaro: dalla mensa sostenibile alla riduzione del fabbisogno energetico; dalla raccolta differenziata e dal riciclo consapevole; dalla valorizzazione dell’acqua del rubinetto al “piedibus”! 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