Bertolino debutta al teatro Giuditta Pasta e fa il pienone
SARONNO – Bertolino debutta a Saronno: sarà infatti la città degli amaretti la prima piazza del nuovo tour di Enrico Bertolino e i biglietti sono già esauriti.
L’appuntamento è fissato giovedì, 14 novembre, alle 21 al teatro civico “Giuditta Pasta” di via I maggio.
Enrico Bertolino si esibisce in “Casta away la tempesta imperfetta” scritto dall’interessato, con Curzio Maltese e Luca Bottura; musiche di Teo Ciavarella e con la regia di Massimo Navone.
Dove eravamo rimasti? Ah sì: Berlusconi fuori dai giochi, la sinistra al potere, Bersani al governo, Grillo a urlare nelle piazze… E dove siamo finiti? Bersani fuori dai giochi, Berlusconi al governo, Grillo a urlare nelle piazze…
È l’Italia della Tempesta Imperfetta, delle rivoluzioni di velluto, un Paese in cui la nave è sempre lì che affonda ma poi la vedi che si allontana, coi tizi di sempre che ti esibiscono il gesto dell’ombrello dagli oblò, mentre tu ti ritrovi su un’isola deserta. Naufrago. Con la Casta che se ne va Away, ovvero lontano da Te e dalla gente normale.E Tu che fai? Parli, parli. Cerchi un complice, come Tom Hanks nel celebre film. E anche tu trovi un pallone. Ma non è Wilson. È un Supertele. L’imitazione del Telstar, la prima palla a esagoni, degli anni ’70. Una pessima imitazione, che quando te la portavi al campetto ti mandavano via, perché era vuota, troppo leggera. E quando la calciavi chissà dove finiva. Vuoto, imprevedibile, da prendere a calci, imitazione di una cosa che negli anni ’70 ci sembrava bella e nuova ma ora è superata e dimenticata: più che un pallone, il Pd.
Torneremo mai a terra? Verrà mai qualcuno a salvarci? È come in quella vecchia canzone di Finardi: all’inizio stare da soli sembrava quasi dolce, a pensare che intanto in Italia la Costituzione veniva riscritta da qualcuno che non l’aveva nemmeno Letta. Ma ora, forse, vorrei tanto un extraterrestre che mi riportasse a casa. E già lo sento, lo vedo che arriva, e che mi sussurra finalmente parole di conforto, una sola ma ripetuta all’infinito: Vaffanculo!
Il Supertele: e se avesse ragione lui?
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