Cancelli chiusi, niente riscaldamento e personale: paralisi giudice di pace
SARONNO – Regna ormai il caos sull’ufficio del giudice di pace di Saronno dove stamattina si è rischiata la paralisi del servizio per l’assoluta mancanza di personale: basti dire che alle 9 quando sono arrivati davanti al palazzo di via Varese avvocati e controparti il cancello era ancora chiuso e solo l’arrivo dei giudici Erminio Venuto e Giovanni Masala ha permesso a tutti di entrare nel palazzo.
Qui un’altra sorpresa: il riscaldamento che venerdì era regolarmente acceso era spento e così la temperatura nelle aule, dai soffitti altissimi, era decisamente polare. Tante le proteste di cittadini ed avvocati arrivati per depositare atti e ricorsi in cancelleria si sono trovati davanti una porta chiusa. L’addetto del tribunale che negli ultimi ha tenuto attivi ed operativi i servizi ha finito il proprio servizio venerdì scorso perchè oggi avrebbero dovuto iniziare i due dipendenti comunali che negli ultimi cinque mesi hanno frequentato un apposito corso di formazione a Varese. Venerdì il sindaco Luciano Porro ha spiegato che, avendo inviato mercoledì un fax al ministero in cui il comune di Saronno con quelli di Caronno Pertusella, Cislago e Gerenzano rinunciava ad avere il servizio, a causa dei tagli e della mancata adesione del comune di Origgio ed Uboldo, avrebbe fatto rientrare i due dipendenti in servizio in Municipio.
Il giudice Venuto ha cercato di tenere aperta la cancelleria ma ci sono alcuni atti che in qualità di magistrato onorario non può fare o ricevere da qui le lamentele di cittadini e avvocati.
La situazione è decisamente critica: “C’è un decreto che sancisce che l’ufficio del giudice di pace competente per il Saronnese abbia sede a Saronno finchè non arriva un nuovo atto formale la sede resterà questa e sarà necessario avere del personale perchè si rischia la paralisi”.
Al momento l’Amministrazione non ha commentato l’accaduto. Interpellato il primo cittadino si è limitato a dire: “Sto cercando di capire esattamente cosa sia successo e perchè”.
Resta anche il giallo delle spese per il mantenimento del servizio: secondo il sindaco Luciano Porro l’ufficio costerebbe almeno 122 mila euro all’anno ma per il coordinatore dell’ufficio sarebbe un budget “fuori misura”: “Per anni mi sono occupato delle spese vive dell’ufficio che non hanno mai superato i 10 mila euro. Mi chiedo quindi come possa sostenere il Comune che i due dipendenti da lui distaccati possa costare complessivamente più di 110 mila euro”.
24102014
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Commenti
“Quer pasticciaccio brutto de via Varese “
Sono indignato. Porro dovrebbe vergognarsi. Ma si rende conto che ogni sua azione rappresenta un danno per la città? Dovrebbe avere la dignità di abbandonare immediatamente il suo ruolo lasciando a un Commissario lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni. Purtroppo mancano ancora un pò di mesi e, continuando così, c’è da scommettere che i danni non sono finiti…
non c’è più da stupirsi di nulla: lo sfacelo di Saronno è ormai al collasso
Ma questi lo sanno che cos’è un Ufficio Giudiziario? Secondo me no:
Speriamo che con la prossima amministrazione in qualche modo si possa riportare a Saronno questo servizio per la cittadinanza.
Ma lo sa il primo cittadino, che non basta un fax al ministero per interrompere un pubblico servizio?
imbarazzante!
sono senza parole!!!!
Pazzesco!!!