Dall’affollamento ai costi: le sfide del Comitato viaggiatori Trenord
IL BILANCIO DEI PRIMI MESI DI ATTIVITA’
La costituzione del Comitato è avvenuta in relazione ad alcuni spostamenti di fermata del servizio Malpensa Express da/per Cadorna da Saronno a Busto Arsizio. Si è inserita tuttavia in un contesto molto teso e delicato per il Trasporto Pubblico Locale a livello sia nazionale che regionale.
Il Sistema Ferroviario lombardo (operato quasi totalmente da Trenord), pur senza aver ricevuto alcuna assistenza economica dal Governo Nazionale, ha tutto sommato sostenuto le necessità dell’Esposizione Universale, localizzate presso la fermata Rho Fiera Milano. Soprattutto con il termine di Expo si è potuta garantire in tutta la Regione e quindi anche nel nodo di Saronno la presenza di materiale rotabile – in pratica di posti seduti – più abbondante e di qualità migliore.
Alle nostre linee, Expo ha lasciato in eredità un potenziamento del servizio da e per Milano Centrale e del servizio serale delle linee Como, Varese e Novara. Le fermate del Malpensa Express da e per Cadorna sono state garantite a Saronno e Busto per tutte le corse.
TEMATICHE PER LE LINEE SARONNESI
Alcune delle principali tematiche specifiche relative alle nostre linee che non convincono il Comitato e che cercheremo di discutere con i soggetti responsabili sono:
Malpensa Express “falsi diretti” da e per Milano Centrale che non fermano a Rescaldina, Castellanza e Ferno – Lonate Pozzolo pur avendo i medesimi orari di quelli che le effettuano. Assegnare tali fermate a tutti i treni da e per Centrale consentirebbe una migliore ridistribuzione dei viaggiatori riducendo le corse con affollamento critico in particolare nelle ore di massimo traffico pendolare;
Sistematica assenza di controlleria su tutte le linee del Nodo e a tutte le ore, anche in presenza della Trenord Security potenziata a settembre;
Stato dei lavori alla ex-scuola Luini, che occupano il parcheggio della stazione di Saronno;
Raddoppio parziale del tratto a binario unico della ferrovia Saronno – Seregno, necessario e inevitabile per garantire alle corse S9 una circolazione più fluida; l’inaffidabilità ne riduce enormemente l’attrattiva, nonostante questo servizio sia un tassello fondamentale per legare la Brianza al Varesotto, parte di una ideale “Pedemontana Ferroviaria” da Bergamo ad Arona;
Affollamento nelle ore di punta di tutte le corse tra Saronno e Milano;
Garantire le informazioni al pubblico (sia in stazione che soprattutto a bordo treno) circa destinazione, fermate, guasti a bordo e anomalie di circolazione, come da Contratto di Servizio sottoscritto da Trenord e Regione Lombardia.
TEMATICHE REGIONALI
Il contesto economico e organizzativo su scala regionale è ancora complesso e vi è lo spettro di aumenti del costo dei titoli di viaggio e/o riduzioni del servizio (prevalentemente nel serale e nei finesettimana). Ovviamente la nostra reazione è un GRANDISSIMO NO ad entrambi. Qualora si dimostrasse che non fosse possibile garantire l’attuale servizio ai medesimi prezzi chiediamo ai nostri viaggiatori lo sforzo di esigere gli aumenti pur di scongiurare i tagli.
Ne va del nostro futuro: tagliare i presunti “rami secchi” invece di investire su di essi, anche solo nelle fasce orarie meno interessate dai flussi pendolari, ha portato gradualmente la regione Piemonte a chiudere praticamente tutte le proprie linee locali nell’arco di cinque anni, con inevitabile aumento della mobilità privata e delle emissioni inquinanti, senza un reale assestamento delle casse regionali!!! Alcune di quelle linee erano state aperte per le Olimpiadi del 2006. Noi abbiamo appena ospitato Expo. Coincidenze?
I dati presentati dalla Regione Lombardia e da Trenord in occasione della Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico Locale tenutasi il 14 dicembre 2015 mostrano che, a fronte di un aumento continuo dei viaggiatori di Trenord, si è verificata una riduzione dei ricavi dovuti al servizio. Questo ci induce a sospettare che, se a Trenord mancano fondi, occorre recuperarli migliorando i servizi di controlleria piuttosto che riducendo gli investimenti i quali, nel caso del TPL, se ben organizzati, sono sempre paganti.
Si può citare a proposito l’esempio della linea Merano – Malles in Alto Adige, chiusa dalle FS in quanto “ramo secco” e riaperta dopo anni dalla Provincia Autonoma con treni nuovi e programmando un servizio veramente riconoscibile e costante, ottenendo così ottimi risultati di pubblico.
Quale sarà nei prossimi anni la posizione della Lombardia tra i due esempi estremi di vizio e virtù, Piemonte e Alto Adige, adesso che ci siamo liberati dell’onore e dell’onere di Expo Milano 2015?
CONTATTI
Per segnalazioni o informazioni, è sempre possibile contattare il Comitato tramite la pagina Facebook (/trenordsaronno) e il fondatore Andrea Mazzucotelli. “Siamo anche disponibili – concludono gli organizzatori – su richiesta, a affrontare problematiche relative ai servizi autobus urbani di Saronno e interurbani nel circondario saronnese, nell’ottica di una mobilità pubblica integrata”.