Giorno memoria, Anpi al sindaco: “Non ci ostracizza? L’aspettiamo agli eventi”
Ecco il testo integrale della missiva
Egregio sig. Sindaco,
spiace dover rispondere alla Sua lettera del 18 gennaio, ma è quanto mai necessario per fare chiarezza su almeno due punti:
1.Lei accusa le associazioni che qui si sottoscrivono di aver voluto imporre unilateralmente le iniziative per il Giorno della Memoria. Proposte come quelle che noi abbiamo formulato all’Amministrazione, non si improvvisano, mentre esse sono frutto di un lavoro lungo e complesso.
In data 3 dicembre 2015, le associazioni hanno proposto all’assessore alla Cultura un programma per la Giornata della memoria del 27 gennaio 2016. Duole constatare che l’assessore non sia stato informato della prassi pluriennale che ha caratterizzato le relazioni fra Amministrazioni e associazioni.
Né le associazioni hanno mai ricevuto comunicazione di diverse disposizioni nel frattempo intervenute con il cambio di amministrazione. Tutto questo per esattezza nella ricostruzione degli eventi.
Il tema del patrocinio, diventato dominante in tutta questa vicenda, non è una questione puramente formale, come lei lascia intendere.
Negli anni passati l’incontro fra Comune e associazioni ha sempre portato alla formulazione di un programma condiviso, supportato nelle forme proprie dell’amministrazione pubblica che ne assumeva la regia. Tutto questo, oggi, è assente.
2.Dalla Sua lettera emerge, poi, una risposta tanto puntigliosa quanto sterile. Cos’altro avrebbero dovuto fare le associazioni, in assenza, anzi in presenza di un diniego dell’Amministrazione durato più di un mese? Che le associazioni, dopo aver tanto lavorato, decidessero di presentare, comunque, alla cittadinanza le loro iniziative è cosa ovvia.
Meno scontato è che né da Lei né dall’assessore sia arrivato un giudizio sulle proposte.
Veramente spiacevole manifestare da parte sua “solo un’ipotetica volontà di concedere il patrocinio”, prescindendo dal merito.
Ci amareggia pensare che “il Giorno della Memoria” invece di essere una corale, pubblica, consapevole rievocazione di una barbarie senza limiti, si riduca ad una questione di patrocinio e spiace, ancor di più, constatare che Lei ci attribuisca finalità divisive come se fossimo un soggetto politico a Lei avverso e strumentalizzassimo un evento come questo per fini di parte.
Egregio signor Sindaco, anche a voler accogliere il suo invito, la Sua lettera ci giunge oggi, 19 gennaio, troppo in ritardo rispetto alla data della scadenza. Non vogliamo attribuire a questo alcun significato: dia Lei la prova che nelle parole dell’assessore e della sua lettera non vi è alcun volontà ostracista nei nostri riguardi, saremmo ben lieti di accoglierla agli eventi che abbiamo organizzato, anche senza il patrocinio dell’Amministrazione comunale, nel superiore interesse del Giorno della Memoria.
Per il Comitato Promotore “Giorno della Memoria”
Claudio Castiglioni