Telos: dopo lo sgombero la querelle coi musicisti
SARONNO – Lo sgombero del centro sociale Telos di via Varese si è portato a corredo anche qualche dissapore fra chi era all’interno della struttura al momento dell’intervento, domenica mattina, delle forze dell’ordine. C’erano infatti anche quattro musicisti, di un gruppo di Cesena, che poco prima avevano suonato in un locale cittadino e che non sapendo dove andare per la notte, si erano fermati lì a dormire. E che poi hanno preso la distanze dall’occupazione, dicendo di non c’entrare nulla. Circostanza evidentemente non gradita agli anarchici, che in un lungo comunicato fanno sapere il loro punto di vista.
Scrive il Telos
Siamo rimasti allibiti dalle dichiarazioni dei musicisti e abbiamo voluto condividere nella maniera più ampia possibile quella che per qualche minuto ci è parsa una divertente barzelletta. Ma una barzelletta non è, e più che ridere verrebbe da piangere. Per noi un concerto non è un puro evento fine a se stesso, ma un momento in cui incontrarsi, scambiarsi esperienze, condividere emozioni e contenuti. Suonare o frequentare – sia pur per bisogno – uno spazio occupato dovrebbe significare – secondo noi, avere una certa sensibilità rispetto a tutta una serie di tematiche quali, ad esempio, la questione degli spazi occupati nei quali in Italia, generi come l’hardcore (e affini), sono nati ed ai quali sono sempre rimasti indissolubilmente legati. Anche se oggi assistiamo spesso al cliché “suono hardcore, quindi suono negli spazi occupati”, come se fosse una moda come tante. Questo non per amore delle patenti da militante doc che non ci appartengono, ma per dimostrare coi fatti che no, non è soltanto musica.
Leggere frasi del tipo “eravamo al posto sbagliato nel momento sbagliato” fa intendere quanto questi “musicisti” siano consapevoli del luogo e di coloro che li stavano ospitando per dormire. Evidentemente per loro uno spazio occupato equivale ad un ostello in cui trascorrere la notte, ma gratuito. Ingenui noi ad ospitare quattro sconosciuti? Forse.Ma da parte nostra ospitare qualcuno che non ha i soldi per pagarsi un albergo, è un piccolo gesto che si incastona nel nostro agire quotidiano in questa città: un posto occupato in un luogo tetro, grigio e attraversato continuamente da tristi pendolari che pensano ognuno agli affari propri, è il tentativo di spezzare l’apatia della vita quotidiana per dare più spazio alla generosità, alla solidarietà e al coraggio di chi lotta. Condividere, anche solo per una notte, la vita di uno spazio occupato per noi significa essere complici e solidali con chi vive quotidianamente quello spazio.
Lo scriviamo qua e speriamo non ci sia più bisogno di replicare: all’interno dei nostri spazi non vogliamo individui che considerano tali spazi come posti sbagliati. E non può essere nemmeno considerato momento sbagliato uno sgombero che è ultimamente la realtà di diverse esperienze che ostinatamente remano contro la corrente. E in ogni caso, nell’ovvia diversità del vedere, del sentire e del percepire, vale sempre ciò che disse il saggio: un bel tacer non fu mai scritto.
27012016
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Commenti
Questi stanno sul pianeta Marte circondati da margherite e orsetti dai piedi di balsa. Spesso si definiscono gioventù bruciata… Ma questi di bruciato hanno il cervello. Pronto? C’è nessuno tra tutta questa demagogia? Ahahahah.
che ingrati… uno li ospita con generosità e questi 4 musicanti, solo per essere stati svegliati all’alba dalla celere in assetto antisommossa, prelevati di peso, portati in questura, identificati e denunciati, non solo non ringraziano, ma prendono addirittura le distanze…
poveri telosini… vivono in un mondo incapace di capire le loro buone intenzioni, i saronnesi non li sopportano, la polizia li picchia, gli amici musicanti si rivelano traditori ingrati…
comunque grazie, avete rallegrato la mia serata grigia da pendolare triste che pensa solo agli affari suoi… 🙂
Comunicato tragicomico…ricorda molto toni da cinegiornale Istituto Luce…
Io trovo che questi comunicati siano sempre stupefacenti ,dandone quindi una lettura strettamente farmacologica.
Tempo fa questa corrente di pensiero aveva avuto anche degli estimatori : tra amici e parenti aveva raggiunto un discreto numero
( 100 persone ) .
Tra queste 100 persone, possibile che nessuno abbia avuto cuore di ospitare 4 musicisti ?
viviamo proprio tempi villani
Che capitalconunisti maledetti che siete.
Offendere così la gente che ogni giorno deve tirare avanti una famiglia e “disgraziatamente” deve fare il pendolare.
Ma estinguetevi….voi e i vostri papà con la barca a Portofino.
Siete voi quelli sbagliati non vi siete ancora accorti ?
“tristi pendolari che pensano ognuno agli affari propri” … ma vi rendete conto di quello che dite … questa è gente che lavora, che oltre ad avere problemi sul lavoro magari ha anche problemi familiari … bistrattate la gente comune … naturalmente Voi siete superiori!
Andate a lavorare