Mercatini di fine mese: il dibattito in consiglio comunale
SARONNO – Dalla scomparsa della dicitura “artigianato artistico” sostituita da “artigianato locale e regionale” allo scarso anticipo con cui sono stati presentati gli emendamenti: durante l’approvazione in consiglio comunale del nuovo regolamento per i mercatini di fine mese non è mancato il confronto politico.
Ad aprire il dibattito è stato l’intervento del capogruppo Pd Francesco Licata che dopo aver sottolineato lo scarso preavviso con cui gli emendamenti sono stati presentati dalla maggioranza, ha posto l’accento “sulle scarse novità introdotte per rendere più attrattivo l’appuntamento”. Una presa di posizione a cui ha risposto il consigliere comunale Claudio Sala (Ln): “Nei propri 5 anni di attività l’Amministrazione guidata dal sindaco Pd Luciano Porro non ha fatto nulla per rinnovare l’appuntamento mentre l’Amministrazione Fagioli ha fatto delle scelte per migliorare il mercatino partendo della richieste e dalle esigenze dei clienti e delle associazioni di categoria”.
Paolo Strano (Sac) che ha chiesto come mai l’Amministrazione si limitasse a “invitare gli ambulanti ad usare gazebi bianchi ed azzurri senza creare un obbligo vincolante così da imporre davvero l’uniformità degli stand dando così maggior qualità”. L’assessore Francesco Banfi ha risposto: “E’ una scelta che abbiamo fatto per venire incontro agli ambulanti. Alcuni, come per esempio quelli che propongono dolci, sono caratterizzati da stand con specifici colori difficilmente sostituibili nel breve periodo. Così abbiamo pensato di dar loro più tempo per uniformarsi in modo meno impattante”. Quella dell’invito è stata invece una scelta apprezza da Agostino De Marco (Fi) che pur a fronte del valore aggiunto di un mercato più uniforme ha rimarcato la vivacità di un mercato con stand variopinti
Rosanna Leotta (Pd) ha invece lamentato la decisione dell’Amministrazione di emendare il proprio regolamento facendo sparire la dicitura “artigianato artistico” per preferire quella di “artigianato locale e regionale”. “Sarebbe auspicabile – ha detto la consigliera – che il mercatino riuscisse a dare spazio e visibilità all’arte e alla creativià”. “In realtà – ha risposto l’assessore alla partita – definire cosa sia artigianato artistico è decisamente complesso e inoltre questo non avrebbe lasciato spazio a quegli artigiani che producono porte e finestre che sono da sempre presenti nel nostro mercato. Diciamo che la diciatura attuale permette di dare spazio a tutti”.
Il capogruppo di Unione italiana Pierluigi Gilli, dopo aver trovato alcuni refusi nel testo presentato, ha evidenziato “l’assenza di una correlazione tra l’obiettivo di incrementare la qualità degli espositori e la soluzione proposta ossia la riduzione del numero degli stand e delle dimensioni degli stalli”. Anche in questo caso la risposta è arrivato dal consigliere Sala che, dopo un plauso all’assessore, ha dichiarato: “La presenza di meno stand evita di doppioni e permette di scegliere solo i migliori. Per quanto concerne gli spazi 18 metri quadrati sono più che sufficienti per esporre qualsiasi merce”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo della Lega Nord Angelo Veronesi che si è complimentato con Banfi “per la capacità di ascolta e relazionarsi con le associazioni di categoria”
Nessun commento è arrivato invece sulla scelta di annullare il ricorso agli spuntisti per gli stand rimasti vuoti per l’assenza dei titolari dello stallo.
Il provvedimento è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza (Lega, Sac FdI), quelli contrari di Pd, Ui, Movimento 5 stelle e Tu@Saronno e l’astensione di Forza Italia.
(foto del consiglio comunale di Edio Bison)
28012015
Lascia un commento
Commenti
Risorse del paese e del comune…..
sì, ma se sono di forte dei marmi non sono nè locali, nè regionali
penso che puntare sulla qualità sia imprescindibile, artigianato e non bancarelle di qualsiasi cosa si possa trovare al mercato… forse l’appuntamento nel corso degli anni ha perso sia in numero che in qualità di espositori, vuoi il periodo economico ma vuoi anche il livellarsi verso il basso di quanto proposto.. esempio gli ambulanti di forte dei marmi vanno a origgio, legnano etc… e ogni appuntamento è contraddistinto da molta partecipazione…il centro di saronno sarebbe la cornice ottima per un evento di questo tipo…abbinando magari anche gli espositori dell’artigianato locale..
quindi se io vado a più mercati locali e regionali mi devo attrezzare con più gazebi per assecondare i desideri cromatici questi incapaci?? non ne azzeccano una….poveri noi.
Gazebi bianchi e azzurri.. artigianato locale e regionale.. Insomma! Una visione dai lunghi orizzonti!
Critiche costruttive le sue…complimenti!