Tafferugli 25 aprile: presidio in tribunale. Il Comune non si costituisce parte civile
La celebrazione della Festa della Liberazione in quell’occasione era stata al centro di una forte contestazione da parte dei ragazzi del centro sociale ma anche del comitato antifascista. In via Carlo Porta si erano verificati anche dei tafferugli con le forze dell’ordine.
Come anticipato sui social gli attivisti hanno realizzato un presidio solidale a sostegno degli imputati davanti al tribunale. Intorno alle 9,30 sono arrivate una trentina di persone che hanno srotolato lo striscione con la scritta “Il 25 aprile è antifascista”. Gli attivisti anche una distribuito un lungo volantino dal titolo “Liberi di resistere” con un excursus dell’accaduto e una loro forte presa di posizione contro il processo.
In aula il giudice Valeria Recaneschi ha annunciato che il procedimento sarà seguito dal collega Faletti. La difesa ha presentato una lista di 14 testimoni. Un po’ a sorpresa né il Comune ne l’Anpi si sono costituite parte civile. Il dibattimento entrerà nel vivo il prossimo primo dicembre con l’audizione dei testi dell’accusa.
Sulla vicenda sono scesi in campo, negli ultimi giorni, ventina di saronnesi, presenti durante i tafferugli, che hanno lanciato un appello a favore gli imputati.