Forni all’aperto, laboratori ed espositori: Saronno lancia la Festa della Ceramica
SARONNO – Si terrà a Saronno, sabato 30 e domenica primo luglio, la prima festa della ceramica organizzata in Lombardia.
A presentare l’evento ieri mattina sono stati gli assessori Maria Assunta Miglino (Cultura) e Paolo Strano (Commercio) con Luca Amadio presidente del Duc e Mara De Fanti curatrice del Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti.
Il punto di partenza è proprio il museo di via Carcano poco conosciuto in città tanto apprezzato dagli appassionati anche a livello mondiale.
L’iniziativa punta a porta in giro per la città la ceramica: dalla sua qualità alla sua cultura per farla conoscere.
“Saronno non è una città della ceramica ma può imparare a conoscerla ed apprezzarla partendo dalla ricca collezione Gianetti” hanno spiegato agli organizzatori.
E così spazio alle proposte a partire da tanti espositori “di qualità”: “Saranno 32 espositori che arriveranno da tutt’Italia (il più lontano da Benevento ndr). Li abbiamo selezionati tra 1.200 in modo da avere un’offerta di qualità”.
E’ prevista una ricercatissima cena, a numero chiuso e su prenotazione, con un prelibato menù e le cento ciotole dell’artista Riccardo Biavati.
Un altro esperto del settore, Angelo Zilio, realizzerà a cielo aperto, in piazza Volontari del sangue, la cottura di una statua dedicata a Maria Rosa Tagliabue, ex direttrice del museo, mancata nel 2014.
Completano il quadro dimostrazioni di lavorazione dell’argilla al tornio in centro, dimostrazioni degli artigiani saronnesi del gruppo «Mani in arte» e laboratori di modellazione ceramica aperti al pubblico per adulti e bambini in museo.
In prima linea anche i commercianti di via San Cristoforo che ospiteranno nelle loro vetrine, grazie al coinvolgimento del Duc, opere d’arte che lasceranno il museo per “mettersi in mostra in città”.
Tra le proposte anche un contest sui social accompagnato dall’hashtag #laceramicaèunacosaseria che propone ai saronnesi di realizzare uno scatto ironico: “L’iniziativa – conclude De Fanti – è stata studiata con gli studenti impegnati nel progetto di alternanza scuola lavoro al museo”.
04062018
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Commenti
Quindi ricapitolando,Banfi non andava bene perchè non faceva nulla,ma gli ultimi due grandi eventi fatti a Saronno sono frutti SUOI,e qualcuno ci sta mettendo il CAPPELLO,a Banfi non si davano risorse mentre ora di risorse ce ne sono in abbondanza,a Banfi si chiedeva di far pagare sempre la TOSAP e di restare in ordine con gli adempimenti SIAE ora puff magicamente via la TOSAP e “chissene” della SIAE
Se tutto va bene c’è QUALQUADRA CHE NON COSA…
La coerenza non è mai stata una delle doti Fagioliane,ma così vuol dire cercare di far passare per fesso uno che fesso non era e prendere in giro i cittadini che pagano…fior fior di quattrini con le tasse,programmucci tv,festicciole varie,ed eventini che si cerca di far passare per INNOVATIVI e DI LIVELLO…
Totó direbbe MA MI FACCIA IL PIACERE….
Roba avvenieristica,attenti a non cadere in un buco spazio temporale che poi vi sentite troppo avanti…
Tutto fatto da Castelli e Banfi… buono che i sostituti abbiano mantenuto!