Banfi elenca tutto quello che “non si capisce” del nuovo rifugio per i senzatetto
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’ex assessore ora consigliere comunale indipendente Francesco Banfi alla nota del segretario cittadino di Fratelli d’Italia Ernesto Credendino in merito alle norme di utilizzo del rifugio per i senzatetto creato dall’Amministrazione comunale.
Al leggere il comunicato stampa del segretario di Fratelli d’Italia circolo Italo Balbo di Saronno l’unico commento corretto è: non si capisce.
Non si capisce chi abbia detto di andare a prendere i “senzatetto” di fuoricittà.
Non si capisce che cosa intenda la maggioranza per “senzatetto saronnesi”: più volte il sindaco Fagioli ha infatti dichiarato che “i saronnesi” sarebbero solo coloro che sono residenti a Saronno. Tuttavia, non tutti i “senzatetto” -cioè le persone a cui teoricamente sarebbe destinato il ricovero emergenziale- sono saronnesi.
Non si capisce se stavolta “prima i saronnesi” sia declinato come “aiutiamo i senzatetto che sono residenti a Saronno” oppure come “aiutiamo i senzatetto che insistono sul territorio comunale di Saronno”.
Non si capisce come mai il segretario Credendino, di riflesso l’assessore Tosi, e il sindaco Fagioli non abbiano concordato quale sia il senso di “senzatetto saronnesi”.
Non si capisce nemmeno come faccia un residente saronnese ad essere “senzatetto” visto che “prima i saronnesi” dovrebbe garantire case per i saronnesi.
Non si capisce per quale ragione nello scorso consiglio comunale ho dovuto richiamare la maggioranza sulle incompatibilità tra quanto riportato nel documento unico di programmazione e quanto avviene negli effetti circa il caso di un saronnese disabile costretto a vivere tra l’ospedale e il centro sociale della Cassina Ferrara.
Non si capisce come sia possibile che solo i saronnesi soffrano il freddo e perciò vadano aiutati ma solo ovviamente nelle serate più fredde.
Non si capisce come i non saronnesi non soffrano il freddo. Tutti Kryptoniani, suppongo.
Non si capisce per quale ragione una scelta “umanitaria” non possa essere tale verso tutti i senzatetto che insistono sul territorio saronnese. Salvo alieni provenienti dal pianeta Krypton: in quel caso è ovvio che gli alieni non sono umani.
Non si capisce per quale ragione un “senzatetto” non possa autonomamente richiedere aiuto decidendo personalmente se abbia o meno freddo, ma debba attendere che sia la polizia locale a deciderlo, immagino dopo aver consultato qualche esperto meteorologo che possa stabilire che “questa è una serata più fredda”.
Non si capisce per quale ragione il rifugio per senza tetto sia una risposta ai commercianti e ai residenti del centro: sono senzatetto?
Non si capisce come l’amministrazione abbia potuto disporre celermente di uno spazio per ricoverare i senzatetto saronnesi (solo nelle serate più fredde) e, meno di un mesetto fa, dire che non disponeva di spazi nonostante si fossero liberati: volere è potere, sembra.
Non si capisce per quale ragione uno dica che tutto è stato approntato di corsa e l’altro dica che tutto è stato programmato da lungo tempo.
Non si capisce perchè proprio io dovrei gioire davanti a quello che appare più uno spot o un modo per rifuggire l’apertura del libro delle lamentazioni da parte di commercianti e residenti che notano le mancanze dell’amministrazione, come è già accaduto.
Non si capisce per quale ragione commercianti o residenti del centro dovrebbero trovare sollievo nel vedere spostati i “senzatetto” solo saronnesi e non i non residenti: forse l’amministrazione è a conoscenza del fatto che i senzatetto che insistono sul territorio saronnese sono solo residenti saronnesi e la stessa amministrazione non è in grado di rimediare al disagio?
Non si capisce perchè io, che apprezzo l’onestà intellettuale dell’assessore Tosi, dovrei essere soddisfatto nel vedere una evidente distanza di intenti tra assessore, cui andrebbe un plauso, e sindaco.
Non si capisce se parole come “fratelli” e “Italia” siano uguali a “tonno” e “insalata” oppure con sè portino valori tipici dell’Italia e del popolo italiano, quali, ad esempio, la solidarietà.
Non si capisce nemmeno se Credendino sia segretario di un partito chiamato Fratelli d’Italia oppure Amici della Lega di Saronno.
Non si capisce, insomma.