Ex Cemsa, Gilardoni: “Basta supermercati serve un rilancio sfruttando l’asse Saronno Malpensa Tokyo

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Nicola Gilardoni in merito al progetto per il recupero dell’ex Cemsa che prevede un grattacielo, un supermercato e un parco pubblico che però provvisoriamente sarà sostituito da un parcheggio.
“Non c’è dubbio che la variante, presentata dalla nuova proprietà, rispetto al progetto precedente del 2006 dell’Amministrazione Gilli, rappresenti un passo avanti sotto il profilo urbanistico e del riuso delle aree dismesse.
Credo che in fase attuativa si possa fare uno sforzo di progettazione ulteriore per far diventare l’area un luogo simbolico che crei emozioni, bellezza, attrazione, da cui far iniziare il rilancio di Saronno. Tanti sono gli esempi che fanno scattare l’immaginazione, da City Life a Milano al recupero della Franco Tosi a Legnano.
Il progetto si sovrappone in termini volumetrici a quello del 2006 e sviluppa quanto previsto dal Pgt, approvato dall’Amministrazione Porro, che ha stabilito le regole di attuazione mantenendo i diritti acquisiti della proprietà ma nel contempo fissando vantaggi di ritorno per l’intera comunità, tra cui: il miglioramento della mobilità con la realizzazione di nuova strada verso il cimitero in alternativa a Caduti Liberazione, la futura realizzazione di una nuova rotonda davanti all’ingresso del cimitero, l’inizio della realizzazione del grande parco urbano pari al 50% dell’intera area soggetta ad intervento, lo sviluppo di nuovi spazi ad uso terziario per la creazione di nuovi posti di lavoro in città.
Sotto il profilo insediativo non sembra però che l’Amministrazione Fagioli abbia giocato tutte le carte a disposizione: come al solito assistiamo all’ennesimo insediamento di un nuovo centro commerciale con annesso supermercato di superficie pari a 2499 mq (n.d.r. oltre i 2500 mq è obbligatorio richiedere l’autorizzazione regionale) ma in realtà le superfici totali dedicate al commercio arrivano fino a 4000 mq., che inevitabilmente andranno ad avere una ricaduta negativa sugli esercizi tradizionali di vicinato, sempre più allo stremo. Anche qui, come già accaduto nel piano di recupero delle ex Fonderie ed Officine di Saronno, sempre in via Varese, per un altro supermercato, si concede incredibilmente all’attuatore di realizzare parcheggi pertinenziali a raso e non nell’interrato, occupando quindi suolo prezioso.
Sotto il profilo viabilistico valutiamo positivamente l’idea di trasferire sul retro stazione il punto di arrivo e partenza dei bus delle linee extraurbane ma riteniamo insufficienti gli spazi dedicati, che intasano, già in fase progettuale, la via stessa, resa a doppio senso. I potenziali flussi di traffico generati dal nuovo parcheggio, dalla nuova area commerciale e dai nuovi insediamenti lasciano perplessi soprattutto in funzione degli innesti sulla piccola rotonda di Varese.
Ma ora arriviamo al bello! L’Amministrazione intende realizzare un parcheggio di 300 posti auto a raso dedicato all’utenza ferroviaria. Un ghiaone che occuperà circa due terzi dei 18.000 mq destinati al tanto atteso nuovo parco, fino a quando un attuatore privato non procederà a realizzare un pluriplano interrato. Scandaloso. Un tradimento verso i saronnesi e la loro speranza di vedere realizzata una grande area a verde fruibile per tutti.
Questa e l’adiacente area ex Isotta Fraschini sono il tesoro di Saronno. Rappresentano l’ultima vera occasione di rilancio della città per evitare che si spenga definitivamente. Non dobbiamo accontentarci di recuperare le aree dismesse ma dobbiamo fare in modo che esse diventino il volano di una nuova crescita economica e sociale della città, che ne determino la futura identità e opportunità per le nuove generazioni. Basta supermercati. Dobbiamo lanciare nuovi messaggi, puntare su progetti di caratura più elevata che possano caratterizzare ed innescare ricadute virtuose, in primo luogo facendo leva sulla straordinaria posizione geografica di Saronno sulla linea: Saronno – Malpensa – Tokyo.
(foto archivio)
01032019
Commenti
Rispondo ad anonimo che sorride all’idea di sviluppare la città sull’asse SARONNO-MALPENSA-TOKYO. . Non vorrei creare false aspettative o pensare a progetti faraonici ma solo evidenziare che la posizione di Saronno è invidiabile perché con il Malpensa Express è collegata a tutto il mondo
tutto ma non un supermercato….non se ne puó piú
Una analisi puntuale e ben articolata. Come al solito quello che va a perdere è il verde cittadino. Tenendo conto che il territorio saronnese è cementificato per quasi il 70 per cento stiamo proprio guardando al futuro.
Signor Gilardoni
Concordo con la sua critica al parcheggio a raso anzochè silos
Sulla impatto commerciale e l’ ipotetico asse con Tokio mi viene invece da sorridere.
Lo sa che la stazione/centro commerciale Shinjuku a Tokyo, che 30 minuti a piedi non riesci a percorla tutta, ha un traffico di 4 milioni di passeggeri al giorno?
Saluti
Con questa amministrazione si può pensare solo alla linea Saronno – Ceriano – Rovellasca. Già Malpensa è troppo avanti, figuriamoci fuori confini!
Pensa con quella di sinistra…ritorbetebbero i treni a carbone.
Beh bello dai ?
4000 mq di nuove attivita” commerciali ( negozi )
Un bel parcheggione
Superfice parco ridotta
Maggior traffico automobilistico
Dai gia” che ci siamo una bella discarichella non ce la mettiamo?
Veramente la superficie parco è aumentata. Basterebbe leggere i numeri.
Il parco che non si fa
Quello che leggo:
“Parcheggio che occuperà circa due terzi dei 18.000 mq destinati al tanto atteso nuovo parco”
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