Parma: assemblea dei dipendenti davanti ai cancelli. Lo striscione urla: “Vergogna”
SARONNO – SOLARO “Dobbiamo aspettare l’incontro al Ministero il prossimo 10 settembre ma abbiamo voluto ritrovarci per fare il punto della situazione e vedere i possibili scenari”. Stamattina alle 9 i dipendenti della Parma Antonio e figli la storica azienda di casseforti con sede legale a Saronno fallita lo scorso 21 agosto, si sono ritrovati davanti ai cancelli della sede operativa a Solaro.
Ci sono tutti impiegati ed operai. Ci si scambia commenti sulla difficile estate appena trascorsa e sulla situazione. Si inseguono voci e speranze e ci si chiede come muoversi. Ci sono i casi limiti come quelle di due lavoratori che hanno terminato la propria attività lavoratori ad agosto o ai primi di settembre: “Ci mancano dei documenti per poter completare la documentazione per andare in pensione, stiamo cercando il curatore per riuscire a completare l’iter. Il rischio è quello di avere dei ritardi. Fa amarezza comunque. E’ una questione di pochi minuti un mero cavillo ed invece è tutto fermo”.
I dipendenti hanno attaccato anche uno striscione “sulla Parma che chiude i battenti” con il forte finale “Vergogna” scritto con spray rosso. “La chiusura della fabbrica prima del fallimento ha un po’ complicato le cose. Seguiamo da vicino l’evolversi della situazione tra voci ufficiose in attesa di informazioni concrete”.
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03092019
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Commenti
Ma l’assessore al lavoro di Solaro, chi è?
Cosa fa?
Che lavoro fa?
Che esperienze ha?
Ma soprattutto in questo momento di emergenza dove è?
ASSENTE!
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https://ilsaronno.it/2019/09/09/electrolux-100-la-festa-a-solaro-per-il-colosso-dellelettrodomestico/
Nella foto tutti schierati, purtroppo non per la Parma!-
Sempre peggio!
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Ma a Solaro c’e Un assessore al lavoro?!? Ed a cosa serve?
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A quanto pare a nulla!
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Giunta imbarazzante!
https://ilsaronno.it/2019/09/04/al-via-la-stagione-della-polisportiva-con-un-nuovo-presidente/
Sempre presenzialista dove non occorre!
Povera Solaro!
Da imprenditore di una azienda molto specializzata posso dire che fare impresa in Italia è gia molto complesso e oneroso. L azienda Parma purtroppo risente del taglio degli appalti delle cassaforti e cassette di sicurezze per gli Istituti di Credito in italia e all estero che hanno ridotto il numero di sportelli. Inoltre l’avvento della valuta elettronica e dell home banking ha ridotto parecchio il cash flow e quindi è normale il taglio degli appalti importanti. Non basta la ricerca e sviluppo se il tipo di prodotto non è più richiesto dal mercato. Speriamo in una conversione che mi pare difficile. Sicuramente eventuali brevetti in pancia a Parma faranno gola a imprese estere, dove la manodopera costa molto meno.
Quello che forse fa più rabbia è il fallimento “improvviso” Se l’azienda avesse già detto agli operai da tempo “guardate che le cose non vanno bene, cominciate a guardarvi in giro” sarebbe stato più corretto.
Lasciate comunque perdere il supporto morale dei politici. Veramente, lasciate perdere…….
Ma chi farà la manutenzione degli impianti sparsi in tutte le banche italiane c’è qualcosa di poco trasparente in questo fallimento
Sul fallimento ci sono dei punti che non capisco, probabilmente altri come me non sono a conoscenza. Primo chi è la proprietà. Secondo il Brand o i brevetti sono stati verificati per un concordato. Terzo perché in periodo estivo durante la pausa estiva dei tribunali vi è stata un udienza fallimentare? Quarto a chi giova o chi viene tutelato il fallimento? Quinto chi sono i creditori richiedenti il fallimento? Qualsiasi operatore sa che il fallimento non produce recupero di risorse, con la benedizione del tribunale si chiude tutto.
Non conosco le potenzialità di questa azienda rispetto al mercato, non ho idea se il suo declino dipenda da cattiva gestione o altro. Rattrista il non aver sentito “una parola” dalla politica locale, Sindaci, Regione.
Resta sicuramente il rimpianto per un’ azienda storica che non si sarà più, per quello che può valere tutta la mia solidarietà ai lavoratori.
Solidarietà ai lavoratori.
Dichiarazioni delle amministrazioni comunali di Solaro e Saronno?
Ma l’assessore al lavoro e il sindaco di Solaro dove Sono?