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SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Con Saronno in merito al consiglio comunale di venerdì in cui la maggioranza è andata sotto sull’emendamento di Marta Gilli sulla mozione sul commercio presentata dalle opposizioni.
Il direttivo di Con Saronno lista civica di centro ritiene doveroso intervenire sui recenti avvenimenti politici cittadini.
Ci preme sottolineare che in questo festival della retorica polemica l’unico assente è proprio il commercio, che I tanto esigenti sostenitori non sanno spiegare come rinvigorire. Per un non-problema è scoppiata la guerra, con tutte le conseguenze che ciò può comportare. C’è davvero da domandarsi, come probabilmente si domandano i cittadini attoniti, se in Consiglio Comunale si intendesse discutere di misure concrete per il sostegno dell’economia saronnese – il che sarebbe un confronto di idee auspicabile ed arricchente – o se, come pare purtroppo, si sia voluto soltanto sparare bombe e bombette in politichese, per far emergere la smania di protagonismi di alcuni in perenne stato d’allarme e di pretese e, dall’altra parte, per regalare una facile “vittoria” ad un’opposizione priva di consistenza e ricca solo di inutili formalismi. Il senso delle istituzioni è tutt’altra cosa e non si accompagna ai colpi di teatro, dietro cui non c’è nulla, men che meno la dimostrata e ragionata capacità di amministrare e la responsabilità di governare una comunità come quella saronnese.
Tutto è migliorabile, anche l’attenzione al commercio, senza perdere però bussola, perché il tessuto sociale saronnese è composto di tante realtà, non solo di una. Polemizzare sull’attribuzione di una delega ad un assessore piuttosto che ad un altro serve solo a distogliere l’attenzione dai veri problemi, non a risolverli.
Non sarebbe stato tanto meglio individuare misure efficaci e condivise per proseguire su una comunque già percorsa strada per il rilancio del commercio? Si è preferita la polemica fine a se stessa, che nulla apporta di significativo. È questa l’azione politica che i Saronnesi giudicheranno, non i protagonismi e gli egoismi di lista e di singoli Consiglieri. Il tempo, breve, dirà se si è trattato di una tempesta in un bicchiere d’acqua o se si è volutamente minata un’alleanza e la figura del Capo dell’amministrazione. Da parte nostra, eviteremo prove muscolari e continueremo a richiamare al senso di responsabilità in questo difficile e mai provato periodo di pandemia. Ci auguriamo di essere ascoltati.
Sagge parole! condivido lettera per lettera.
Saluti
Potevi forse fate o dire il contrario?
Beh, anche volendo quali “prove muscolari” potreste fare?
Da due voti ne contate uno, l’altro è tra quelli che usano protagonismi inutili.
Con fuori OS dalla maggioranza poi sì che il vostro unico voto vi garantirebbe “prove muscolari”.
L’amministrazione Airoldi è ormai giunta ad un capolinea: tenere OS o Gilli?
Fuori Gilli si libera un posto di assessore e potrà essere dato ad OS, mettendoli così per il momento in silenzio.
Fuori OS invece partirà il bailamme “a chi tocca l’assessore” e Gilli, in qualunque caso, farà pesare il suo voto, l’unico che terrà a galla Airoldi.
Un PD completamente assente con un segretario impegnato nel tessere inutili trame.
Airoldi ha sbagliato tutto, fin dall’inizio.
Certo che anche con questo comunicato ce ne mettete anche del vostro in quanto a minare la maggioranza.
Sbaglio o la consigliera, adesso indipendente, Marta Gilli è stata eletta nella vostra lista e si è subito allontanata?
Quindi il buongiorno si è visto di primo mattino.
Il tempo breve ci dirà anche quanto sopravvivrà Con Saronno..
È già finita…
Non è nemmeno incominciata, basti pensare a chi sono i componenti della lista.
Vi piacerebbe eh? Invece c’è e conta…
Si vede come conta…
Ormai è un sacco vuoto
Dall’astio di questi commenti si capisce che la Lista Civica di centro Con Saronno dia parecchio fastidio… Sennò che senso avrebbe occuparsi di sacchi vuoti? Più del 10% conta niente?
Condivido le riflessioni di Gilli ( padre). I figli, anche gli altri consiglieri più giovani, non hanno ancora capito che un voto o due possono fare la differenza. Devono ancora “crescere”, politicamente parlando.
Maggioranza ormai sfaldata anche sul piano generazionale, con un PD incapace di dettare le regole del gioco
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